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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 30 gennaio 2014

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 gennaio 2014

 

"Cari figli, pregate, pregate, pregate perché il riflesso della vostra preghiera influisca su tutti coloro che incontrate. Mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nelle vostre famiglie e leggetela perché le parole di pace scorrano nei vostri cuori. Prego con voi e per voi, figlioli, perché di giorno in giorno siate sempre più aperti alla volontà di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 gennaio

Questo è il tipico messaggio dove la Madonna sintetizza richieste che ci ha già fatto tante volte nel passato. Il vero problema è verificare se quello che la Madonna chiede, che è fondamentale nella vita cristiana, noi lo viviamo nella nostra vita. La Madonna ci indica la strada; dobbiamo chiederci se noi stiamo percorrendo questa strada.

La Regina della Pace è guida materna, non si sostituisce certo ai pastori, ma svolge il suo compito di Madre della Chiesa. La Madonna che è stata donna di preghiera sulla terra, lo è tutt’ora, perché come tante volte ha detto, intercede continuamente per noi presso il Cuore di Suo Figlio, che è la fonte della Grazia e della Salvezza.

La Madonna è mediatrice delle grazie per tutti noi, con la preghiera.

La preghiera è fondamentale perché Dio è fondamentale, senza Dio è come se la terra fosse senza il sole, la vita umana sarebbe desolazione e morte. Con la preghiera noi incontriamo Dio, noi, che abbiamo la grazia della fede, incontriamo Gesù Cristo vivo che entra nel nostro cuore, ci porta la Sua luce, la Sua grazia, il Suo amore, la Sua forza, viene e guarisce le nostre ferite, illumina i nostri dubbi, rafforza la nostra volontà e accende la fiamma viva dell'amore nei nostri cuori.

Pregando incontriamo Gesù e Gesù dimora in noi e nella preghiera noi diventiamo di Gesù. La preghiera non è necessariamente “un dire le preghiere”, ma è la ricerca continua dell'unione con Dio.

Quando la Madonna dice: “pregate, pregate, pregate” dice questa ricerca di Dio che ha nella preghiera liturgica il suo punto fondamentale.

La preghiera per eccellenza è la Celebrazione Eucaristica, la Santa Messa e poi tutti i sacramenti che sono le fonti della grazia. In modo particolare il sacramento della Confessione e il sacramento dell'Eucarestia ci uniscono strettamente al mistero Pasquale di Cristo.

A questa preghiera si accompagna anche la preghiera personale che deve essere l'anima della nostra giornata, le preghiere del mattino, le preghiere della sera. Le piccole giaculatorie, attraverso le quali noi chiamiamo la presenza di Dio lungo il corso della giornata. Le preghiere nei tempi vuoti della giornata: quando siamo in macchina, quando siamo in qualsiasi parte. Possiamo invocare Dio, chiedere la Sua grazia che scenda sul mondo, sulle persone che incontriamo. La preghiera persino di notte, come dice il Salmo: “nella notte il mio cuore veglia”.

Quando questa preghiera c'è, Cristo è vivo in noi, noi portiamo il riflesso di questa preghiera, su tutti coloro che incontriamo.

Nel messaggio del 25 dicembre la Madonna ha detto che “il frutto della preghiera si vedrà sui vostri volti, si vede sui volti di pace, sui volti di luce, sui volti fraterni, sui volti che sorridono, sui volti che dicono parole di bontà, di misericordia, di verità. Questo è l'apostolato vero, quello che conquista e cioè attraverso la preghiera rendere presente Gesù nel nostro cuore, nella nostra mente, nella nostra vita, nel nostro parlare, nei nostri gesti, nelle nostre azioni, e senza che ce ne accorgiamo, nella vita quotidiana, all'interno delle nostre famiglie, nei posti di lavoro, anche nei luoghi di svago portiamo la luce di Cristo su tutti coloro che incontriamo, che molte volte sono nelle tenebre, però vedono le persone che credono, che sperano, che amano, che dicono una parola buona e in questo modo diffondiamo la grazia.

Poi la Madonna ci raccomanda un alimento fondamentale della preghiera, che è la Sacra Scrittura che è il Libro di Dio. Io credo che noi dovremmo mettere nel preventivo della nostra vita la lettura completa della Sacra Scrittura, magari incominciando dal Nuovo Testamento, che è più accessibile, più facile e poi scegliendo i testi più belli e accessibili del Vecchio Testamento, quelli più ricchi di spiritualità, come i Profeti, i Salmi, come i libri Sapienziali. La Sacra Scrittura è fonte inesauribile di sapienza e va letta nella luce dello Spirito Santo, con la fede, non con curiosità intellettuale, ma con il desiderio che alimenti la nostra vita cristiana.

La Madonna ci invita, essendo Lei una donna molto pratica, siccome molti di noi hanno la Sacra Scrittura, ma la mettono sugli scaffali, a mettere la Sacra Scrittura in un posto visibile della casa.

A Medjugorje i ragazzi di Suor Elvira fanno dei leggii di legno da mettere in casa, per metterci sopra la Sacra Scrittura già aperta, in un posto visibile, così che noi ogni giorno possiamo leggere qualche parola, un brano, una pagina e la nostra spiritualità si alimenti e in noi vivano le parole di Dio, della pace, della fede, le parole che nutrono il cuore, che rafforzano, le parole che illuminano, che sostengono; in confronto delle quali le parole umane sono veramente poca cosa.

Voi sapete quanto amore e quanta stima abbia per i messaggi della Madonna che ritengo il più grande commento che esista, con linguaggio materno, con il linguaggio della famiglia, del Vangelo, ritengo i messaggi della Madonna un libro di spiritualità di una bellezza straordinaria, però devo dire che nulla è paragonabile alla Sacra Scrittura, perché in essa c'è il Verbo di Dio, la Parola di Dio. La Madonna vuole che noi attingiamo a questa fonte di Grazia, di Luce, di Sapienza che è la Sacra Scrittura.

La gente ha fame della Parola di Dio, perché dà consolazione, conforto, forza, luce, fonte inesauribile da cui non ci si può stancare mai di attingere.

Poi la Madonna ci esprime tutta la sua vicinanza dicendo: “Prego con voi e per voi, figlioli”. Anche noi preghiamo con la Madonna, preghiamo per le sue intenzioni, perché nella preghiera possiamo scorgere la volontà di Dio, quello che Dio chiede alla nostra vita, perché possiamo avere la luce dello Spirito Santo, capire il piano di Dio su di noi, capire quello che ci chiede Dio durante la giornata, in modo tale che noi, con il cuore sempre più aperto, possiamo aderire alla Volontà di Dio, perché la santità consiste nell'unione della nostra volontà con la Volontà di Dio.

“Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Non lasciamo passare quello che ha detto la Madonna: “pregate, pregate, pregate”, “Mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nelle vostre famiglie e leggetela”, facciamo ambedue le cose, rinnoviamo la nostra preghiera e facciamo sì che la Sacra Scrittura sia la fonte della sapienza per le nostre famiglie!

Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

mercoledì 29 gennaio 2014

Due filmati storici

 

Intervista a Padre Slavko Barbaric - Le apparizioni di Medjugorje

 

 

Padre Slavko 10/04/1991

martedì 28 gennaio 2014

La canzone del bambino nel vento (Auschwitz)

 

LA CANZONE DEL BAMBINO NEL VENTO (AUSCHWITZ)
"Son morto con altri cento,
son morto ch' ero bambino,
passato per il camino
e adesso sono nel vento
e adesso sono nel vento....
Ad Auschwitz c'era la neve,
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno
e adesso sono nel vento,
adesso sono nel vento...
Ad Auschwitz tante persone,
ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora
a sorridere qui nel vento,
a sorridere qui nel vento...
Io chiedo
come può un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento,
in polvere qui nel vento...
Ancora tuona il cannone,
ancora non è contento
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento
e ancora ci porta il vento...
Io chiedo
quando sarà
che l' uomo
potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà
e il vento si poserà...
Io chiedo
quando sarà
che l' uomo
potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà
e il vento si poserà
e il vento si poserà..."

 

 

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

1944, UNO DEI TRENI

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1944, UNO DEI TRENI

Non avere paura di niente, bambino mio.
Non avere paura.  
Ci aspettano prati infiniti, sotto cieli sterminati.
I prati si riempiranno di fiori al nostro arrivo,
i cieli si riempiranno di stelle.
Tieni i tuoi piccoli occhi chiusi,
e non vedrai più il treno;
non lo sentirai nemmeno.
La tua bocca è secca, perché abbiamo il deserto da attraversare.
Il rumore che hai nelle orecchie è quello del vento nelle dune.
La manna cadrà dal cielo, e noi non avremo mai più fame.
Noi impareremo a volare.
La terra del latte e del miele è dall'altra parte del sole.
Per arrivarci bisogna morire.
La morte ha i colori dell'alba, il rumore delle onde, e l'odore del sale.
Gli uomini e le donne un giorno dissero a Dio,
il cui santo Nome non si può nominare,
ma sui treni tutto è permesso, anche questo:
-Signore ci hai abbandonato.
Anche la Speranza se n'è andata.-
E l'Altissimo rispose:
-Non era lei l'ultima compagna che vi avevo lasciato,
ma sono le storie,
la forza di raccontare.
Anche nel fondo dei ghetti
dove vi hanno chiuso,
nei lazzaretti, sui treni,
dietro i fili spinati,
potete ancora chiudere gli occhi
e aprire le ali.-
E allora ascolta bambino mio, non smettere mai di ascoltare.
E non avere paura di niente, bambino mio.
Non avere paura.
Al di là del sole
la terra del latte e del miele non aspetta che noi.
I cieli si riempiranno di stelle,
tra cui impareremo a volare.
La morte è un bel gioco;
è lei l'ultima compagna,
quando la speranza è finita,
quando le labbra spaccate dall'arsura,
le lingue tagliate
non riescono più a raccontare.
Quando l'orrore ha tagliato le ali.
È lei l'ultimo dono.
Sia lode all'Altissimo per la sua pietà.

di Silvana De Mari 27/01/2014

lunedì 27 gennaio 2014

Commento al messaggio da Medjugorje del 25 gennaio 2014

La veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria:

"Cari figli! Pregate, pregate, pregate perché il riflesso della vostra preghiera influisca su tutti coloro che incontrate. Mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nelle vostre famiglie e leggetela perché le parole di pace scorrano nei vostri cuori. Prego con voi e per voi, figlioli, perché di giorno in giorno siate sempre più aperti alla volontà di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

P. Livio: Vedo che la Madonna ha detto tante volte in questi 32 anni: “Pregate, pregate, pregate” e ha anche detto cose sulla preghiera che se si raccogliessero in un libro sarebbe il più bel libro sulla preghiera che sia mai stato scritto….

Marija: La Madonna dice sempre che ogni preghiera fatta con il cuore è buona e piace a Dio. La Madonna ha iniziato a chiedere fin dai primi giorni i 7 Padre Nostro, 7 Ave Maria e 7 Gloria con il Credo; queste sono state le prime preghiere che abbiamo fatto davanti alla Madonna. Poi ha chiesto il Rosario, all’inizio solo una parte, ma poi pian piano ha aumentato fino al Rosario completo. Con Giovanni Paolo II abbiamo avuto la grazia dei misteri della luce e ha voluto che, da preghiera mariana, diventasse anche preghiera di contemplazione della vita di Gesù. Poi la Madonna ci ha chiamato all’adorazione e ha detto: “Dove siete voi che pregate davanti al Santissimo ci sono anch’io che Lo adoro”. Poi ha chiesto di creare i gruppi di preghiera nella famiglia, i gruppi di preghiera in parrocchia. Oggi ci sono tanti gruppi che pregano ogni 25 del mese e aspettano il messaggio della Madonna. Anche noi, nella parrocchia di Medjugorje, ogni 25 tutta la notte la parrocchia prega, adora Gesù per il dono della presenza di sua Madre.

P. Livio: Mi sembra che nel messaggio di oggi la Madonna, assieme alla lettura della Bibbia, abbia molto raccomandato la preghiera nella famiglia e della famiglia.

Marija: La Madonna ci chiede di pregare perché il riflesso della nostra preghiera tocchi tutti quelli che incontriamo. Ci chiede ancora una volta di mettere la Sacra Scrittura in un posto visibile nelle nostre famiglie e di leggerla perché la pace scorra nei nostri cuori. Ci dice che se siamo nella preghiera, abbiamo Dio e siamo in pace. Nei primi giorni delle apparizioni, la Madonna ha detto che la vera pace arriva soltanto attraverso la preghiera.

P. Livio: Però dobbiamo ricordare che la Madonna a Medjugorje, al cuore di tutta la preghiera, ha messo la S. Messa.

Marija; Il programma che la Madonna ha voluto a Medjugorje ha al centro la S. Messa, preceduta dal Rosario e dall’apparizione; e poi ha chiesto la preghiera di guarigione e la parte ultima del Rosario come ringraziamento dell’incontro con Gesù. Ha voluto il Credo prima del Rosario e l’invocazione allo Spirito Santo prima della Messa.

P. Livio: Nei primi anni c’era il gruppo di preghiera della parrocchia che si impegnava molto nella preghiera spontanea. Era una richiesta della Madonna o un’iniziativa del vostro gruppo di preghiera?

Marija: La Madonna ci ha sempre incoraggiato a pregare in modo spontaneo. Già all’inizio ci diceva di leggere la Sacra Scrittura, ma noi non capivamo tanto. Era più semplice per noi leggere i salmi e questi ci hanno aiutato ad avere questa semplicità e spontaneità con Gesù nella preghiera.

P. Livio: La mia impressione è che la Madonna abbia cominciato questo grande rinnovamento della Chiesa indicando soprattutto questi due sacramenti fondamentali della grazia che sono l’Eucarestia e la Confessione.

Marija: E’ vero. Dicono infatti che Medjugorje è il confessionale più importante del mondo. A Medjugorje ogni pellegrino, ogni persona che si incontra con il messaggio della Madonna ha anche il desiderio di essere più vicino a Dio attraverso la confessione. La Madonna ha chiesto la confessione settimanale o una volta al mese, prendendo un sacerdote come guida spirituale per crescere sul cammino della santità. La Madonna ha voluto farci capire qual è la volontà di Dio per noi nella nostra vita attraverso la preghiera.

P. Livio: E’ importante che i gruppi di pellegrini siano guidati dai sacerdoti. All’ultimo dell’anno ho visto che fuori, al freddo, di notte, c’erano file e file di persone che si confessavano. Fortunatamente c’erano alcune centinaia di sacerdoti.

Marija: Grazie a Dio sempre ci sono tanti sacerdoti a Medjugorje. E anche i sacerdoti che non hanno l’abitudine di confessare, quando vengono a Medjugorje, sono stimolati a farlo. Il cardinale Schönborn, arcivescovo di Vienna, ha detto che la sua esperienza più bella è stata proprio nel confessionale. Io penso e spero che ogni sacerdote che viene a Medjugorje sperimenti la grazia che il Signore dà attraverso la confessione, perché nella confessione inizia e matura la conversione dei cuori. Le persone che vengono, sentono il bisogno di avvicinarsi sempre più alla Madonna e perciò si confessano.

P. Livio: Ho sentito da una registrazione di Mirjana che, quando ha avuto la possibilità di parlare con Giovanni Paolo II, lui le ha detto che se non fosse Papa, sarebbe andato a Medjugorje a confessare.

Marija: E’ vero. La cosa bella è che l’ha ripetuto in diverse occasioni: “Se non fossi Papa, sarei a Medjugorje a confessare”.

P. Livio: A Medjugorje c’è ancora questo fervore di preghiera?

Marija: Grazie a Dio c’è ancora. Io lo vedo anche nelle persone che vengono per la prima volta: sentono il bisogno di essere più vicini a Dio, ma anche loro, come tutti noi, ci vediamo peccatori e sentiamo il bisogno di cambiare, di convertirci, di confessarci e di abbracciare il cammino della santità. Nonostante che il diavolo stia tentando in mille modi di distruggere Medjugorje, questa è rimasta un’oasi di preghiera e sono certa che, con l’aiuto della Madonna, vinceremo noi.

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Marija ha quindi pregato il “Magnificat” e il Gloria.

... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.

Marija e P. Livio

sabato 25 gennaio 2014

Messaggio a Marja del 25 gennaio 2014

“Cari figli! Pregate, pregate, pregate perché il riflesso della vostra preghiera influisca su tutti coloro che incontrate. Mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nelle vostre famiglie e leggetela perché le parole di pace scorrano nei vostri cuori. Prego con voi e per voi, figlioli, perché di giorno in giorno siate sempre più aperti alla volontà di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”

Marija Pavlovic comunica a Radio Maria il

Messaggio del 25 Gennaio da Medjugorje

grazie a Vittorio

mercoledì 22 gennaio 2014

Mirjana - Testimonianza del 3 ottobre 2013

 

Benvenuti ! torniamo 32 anni indietro al 24 Giugno 1981 (il giorno di S. Giovanni). Io con due ragazzine di 13 e 14 anni abbiamo voluto stare un po' da sole e siamo uscite dal paese e abbiamo passeggiato sotto la collina che oggi ha preso il nome di collina delle apparizioni. Non c'erano delle case, era tutto deserto e quando ci siamo stancate ci siamo sedute sotto la collina. Ad un certo punto Ivanka mi ha detto "penso che ci sia la Madonna sulla collina" io non ho guardato perché per me questo era impossibile. Siamo cresciute in Jugoslavia e da noi con il comunismo la fede non era libera. Potevamo andare a Messa (una volta alla settimana: un'ora e non di più) ma tutta la vita religiosa era dentro le nostre case. I genitori ci insegnavano a pregare, abbiamo pregato il rosario insieme ogni sera ma non ci hanno parlato tanto della fede per la paura che noi, da bambini, avessimo parlato di questo a scuola creando problemi. Io non ho sentito di Fatima, di Lourdes e non sapevo che la Madonna poteva scendere sulla terra, pensavo che la Madonna fosse in cielo e che noi la preghiamo; quando Ivanka mi ha detto che pensava che la Madonna era sulla collina io ho risposto in un modo un po' duro, ho detto: "la Madonna di sicuro non ha nulla da fare per essere venuta a vedere cosa facciamo io e te", ho lasciato Ivanka in quel posto e volevo tornare a casa, ma sentivo una chiamata così forte che sono dovuta tornare indietro e quando sono tornata ho visto Ivanka nello stesso posto e lei mi ha detto: "guarda adesso per favore" io ho visto sulla collina una Signora con un vestito lungo grigio che teneva un bambino in braccio.
Tutto era strano perché sulla collina non andava nessuno: non c'era una stradina come adesso, era strano anche vedere una donna in abito lungo e con un bambino piccolo in braccio, io sentivo tante emozioni insieme: paura e gioia e non capivo se ero viva o morta, c'era una confusione dentro di me.
Sono scappata a casa e ho detto a mia nonna che avevo visto la Madonna. Mia nonna mi ha detto: "prendi il Rosario, vai nella tua camera e prega, lascia la Madonna là in celo dov'è". Io non avevo la forza di discutere con lei, volevo stare sola in preghiera perché solo in quel modo avrei avuto pace, l'indomani ho aiutato i miei zii come tutti i giorni ma ho sentito nuovamente quella chiamata dentro di me e ho detto ai miei zii che dovevo andare sotto la collina, che c'era qualche cosa che mi chiamava. Loro sono venuti con me per vedere cosa mi stava succedendo, quando sono venuti quasi metà del paese era sotto la collina perché con ogni veggente era venuto qualcuno, noi abbiamo visto la Madonna nello stesso posto solo che quella volta non aveva il Bambino in braccio e quel giorno, il 25 Giugno siamo andati proprio vicino.
Lei si è presentata e ha detto: “cari figli , non dovete avere paura di me , io sono regina della pace”.
Così sono cominciate le nostre apparizioni quotidiane. Per poco tempo abbiamo avuto apparizioni sulla collina, come vi ho detto, quello era tempo del comunismo e subito dopo qualche giorno sono venuti i poliziotti con i cani e la collina è stata circondata. Chi andava sulla collina finiva in prigione. Ma per i primi giorni La Madonna si è fatta vedere sulla collina e quasi tutti in paese hanno visto qualcosa. Per esempio gli abitanti del paese hanno potuto vedere che la croce sul Krizevac spariva e compariva la Madonna vestita di bianco; dopo apparve sul cielo la scritta MIR: io ricordo che i poliziotti hanno detto a padre Jozo (che a quell'epoca era parroco) di chiudere la chiesa e lui rispose: "io con i miei occhi ho visto dal Krizevac alla chiesa la scritta MIR e io non chiuderò la chiesa", sapete tutti che finì anche lui in prigione.
Dopo avvennero guarigioni impossibili e le persone del paese vedendo tutto questo e conoscendo noi bambini credettero alle apparizioni. Noi abbiamo avuto apparizioni ogni sera in un posto diverso, io ho avuto ogni giorno apparizioni fino a Natale ‘82, in quel giorno la Madonna mi diede il decimo e ultimo segreto e mi disse che avrei dovuto dire i segreti ad un sacerdote, io dirò a lui dieci giorni prima cosa succederà e dove, sette giorni staremo in digiuno e preghiera e tre giorni prima lui dovrà dire a tutti: sarà obbligato a fare la volontà di Dio.
La Madonna dice "figli miei, non parlare sui segreti, pregate perché chi sente me come Madre e Dio come Padre non ha paura di niente". Lei dice che la paura è solo di quelli che non hanno ancora conosciuto l'amore di Dio. A noi come persone umane dico sempre "chi può dire con sicurezza che domani è vivo? " nostra Madre ci insegna ad essere ogni momento pronti ad andare davanti a Dio perché lei ha detto "figli miei ciò che ho cominciato a Fatima lo finirò a Medjugorje, il mio cuore trionferà" e allora se il cuore di nostra Madre trionferà di cosa dobbiamo avere paura?
Nell'apparizione di Natale 82 Lei mi ha detto anche che io non avrei avuto apparizioni tutti i giorni, lei ha detto che l'avrei vista una volta all'anno il 18 Marzo e che ciò avverrà per tutta la mia vita; ha detto che ci sarebbero state anche apparizioni straordinarie e queste apparizioni (ogni 2 del mese) sono cominciate il 2 Agosto '87 e durano fino ad adesso e non so quando avranno fine.
Queste apparizioni sono anche una preghiera per i non credenti. Nostra Madre non dice mai "non credenti" perché quando dici ad una persona non credente hai dato il tuo giudizio: la Madonna non giudica mai e dice "quelli che non hanno ancora conosciuto l'amore di Dio" e chiede il “nostro” aiuto. Quando la Madonna dice "nostro" lei non pensa solo a noi ma a tutti i suoi figli, a tutti quelli che sentono lei come madre perché dice che noi possiamo cambiare i non credenti ma solo con la nostra preghiera e solo con il nostro esempio. La Madonna vuole che nelle nostre preghiere quotidiane mettiamo al primo posto i non credenti perché dice che tante cose che succedono in questo mondo soprattutto oggi , guerre, separazioni, suicidi, droga, aborti, tutto ciò arriva dai non credenti e dice "figli miei , quando voi pregate per loro voi pregate per voi e per il vostro futuro". Lei chiede anche il nostro esempio, non vuole che andiamo in giro e predichiamo, lei vuole che noi parliamo con la nostra vita che i non credenti possano vedere in noi Dio e l'amore di Dio. Questa è una cosa estremamente seria: se poteste vedere almeno una sola volta le lacrime negli occhi della Madonna per i non credenti sono sicura che preghereste con tutto il cuore, lei dice che noi che siamo figli di Dio e che viviamo una grande responsabilità.
Prima dobbiamo sentire l'amore per i non credenti, sentirli come nostri fratelli e sorelle non fortunati quanto noi che conosciamo l'amore di Dio e solo sentendo questo possiamo pregare per loro. Mai giudicare, mai criticare: semplicemente amarli, pregare per loro e dare il nostro esempio.
Il nostro esempio vuol dire tanto perché il non credente è nella nostra casa, è il vicino, il collega e noi dobbiamo chiederci se quel non credente vede Dio e l'amore di Dio in noi perché noi rispondiamo al Signore. Io ultimamente cito sempre un’ esperienza che mi è successa a Medjugorje. Sono venuta una volta a Messa, in chiesa ho visto un po' di spazio su una panchina e mi sono seduta. Avevo attorno pellegrini italiani e appena mi sono seduta tutti mi hanno gridato "alzati: è la nostra panchina noi siamo venuti prima" io sono diventata rossa, poi è venuta una persona che faceva parte di quel gruppo e mi ha riconosciuta e allora mi hanno offerto tutta la panchina. Ma se io fossi stata una non credente che la Madonna aveva invitato e che per la prima volta entra in una Chiesa cattolica… dentro ci sono quelli che dicono di conoscere l'amore di Dio… entrerò mai ancora in una chiesa cattolica? e di chi sarà la responsabilità ? ecco di cosa la Madonna vuole parlare, della nostra responsabilità, perché ognuno di noi può imparare a parlare bene ma non è questo che vuole la Madonna, lei vuole che parli la nostra vita, che si veda nel nostro comportamento che siamo diversi, che noi abbiamo qualcosa in più ma solo con il comportamento, non con le parole. In queste apparizioni a Medjugorje lei ha dato a ciascuno di noi 6 veggenti una missione, un compito, la mia è pregare per i non credenti , Vicka e Jakov pregano per i malati, Ivan prega per i giovani e i sacerdoti, Marija per le anime nel purgatorio, Ivanka per le famiglie.

Il più importante messaggio che la Madonna ripete spesso è la S. Messa, ma non solo la Domenica. Quando noi eravamo bambini all'inizio delle apparizioni la Madonna ci ha detto: se doveste scegliere fra vedere me e andare a Messa dovete sempre scegliere la Messa perché durante la Messa mio Figlio è con voi. La Madonna non ha mai detto "pregate e io vi darò …" ma sempre "pregate e io pregherò mio Figlio per voi" sempre Gesù al primo posto. Tanti pellegrini quando arrivano qui pensano che noi veggenti siamo privilegiati, basta chiedere a noi. Per una mamma non esistono figli privilegiati, per la Madonna siamo tutti suoi figli e lei ci sceglie per diverse cose: attraverso noi 6 lei lascia messaggi, lei ha scelto ognuno di voi, lei ha detto "cari figli (non cari veggenti), aprite il vostro cuore lasciatemi entrare che io possa fare di voi i miei apostoli".
Io sono l'unica fra i veggenti che non è nata e cresciuta qui: ho vissuto a Sarajevo, venivo a Medjugorje in vacanza dalla famiglia. Qui a Medjugorje sono tutti croati e quindi cattolici, lì a Sarajevo sono tutti mussulmani e comunisti e nella nostra casa a Sarajevo venivano tutti i giorni i poliziotti e mi portavano con loro, io avevo solo 15 anni e non sapevo mai se sarei ritornata a casa o no.
Ogni volta pensavo che la Madonna mi avrebbe aiutato, che lei mi avrebbe detto qualcosa, quando avevo l'apparizione invece la Madonna mi diceva le stesse cose, come agli altri veggenti, niente su di me e la mia situazione e io mi sentivo abbandonata. Dopo un po' di tempo con la preghiera nel cuore ho capito: per Dio e per la Madonna non ci sono privilegiati se hai una croce prendi il Rosario, prega e Dio non ti lascia solo e quando ho capito questo ho sopportato tutto ciò che veniva con molta più forza. Quando avete bisogno della Madre non vi servono i veggenti, vi serve solo il cuore aperto. Madonna dice sempre "aprite il vostro cuore, io sarò sempre con voi". Solo dal mio cuore dipende quanto vogliamo che nostra Madre stia con noi. Se qualcuno è privilegiato per lei (come ho capito dai messaggi che lascia ogni 2 del mese) sono i nostri sacerdoti perché lei non dice mai loro cosa devono fare, lei dice sempre cosa noi dobbiamo fare per loro.
La Madonna dice "non hanno bisogno del vostro giudizio e delle vostre critiche; hanno bisogno delle vostre preghiere e del vostro amore perché Dio giudicherà loro come sono stati da Sacerdoti ma giudicherà voi per il vostro comportamento verso di loro. Figli miei, se voi perdete rispetto per i sacerdoti, piano piano perdete rispetto per la Chiesa e per il Signore". Anche durante l'apparizione (com'è successo ieri) la Madonna dice "io vi do la mia benedizione materna, ma la più importante benedizione che voi potete ricevere sulla terra è quella che voi potete ricevere dai sacerdoti perché tramite loro mio Figlio vi benedice", "non dimenticate di pregare per i vostri pastori, le loro mani sono benedette dal mio Figlio".
Per questo io vi prego: quando tornate nelle vostre parrocchie, fate vedere come deve essere il nostro comportamento con i sacerdoti. Se il vostro parroco non fa come voi pensate non andate in giro a giudicare ma prendete il Rosario e pregate per lui, questo è il modo di aiutarlo ma non il giudizio: in questo mondo c'è tanto giudizio ma così poco amore. La Madonna vuole sempre che noi siamo riconosciuti per l'amore, solo Dio può giudicare. Io vorrei tanto dirvi perché la Madonna ci prepara da così tanti anni ma purtroppo ancora non posso. Ma vi posso dire una cosa: fra il tempo che viviamo adesso e il tempo del trionfo del cuore di nostra Madre c'è un ponte e quel ponte sono i nostri sacerdoti. Per questo la Madonna insiste così tanto soprattutto negli ultimi tempi sulla preghiera per loro perché il ponte debba essere molto forte affinché possiamo passare tutti. La Madonna dice "con loro trionferò", allora senza i nostri sacerdoti non ci sarà il trionfo del cuore di nostra Madre. Anche ieri lei diceva che dobbiamo pregare per i nostri sacerdoti che abbiano forza e amore per guidarci, per questo vi chiedo di pregare per i vostri pastori, fate vedere che sono rispettati e amati.
Dopo la Madonna vuole che si preghi nelle vostre case, lei dice che non c'è niente che può unire le famiglie più di quando si prega insieme e dice che c'è una grande responsabilità che i genitori hanno davanti ai propri figli perché sono loro che devono mettere il seme nel cuore dei propri figli. Non possiamo parlare ai nostri figli dell'importanza della S. Messa se loro non vedono che è al primo posto per noi, non possiamo parlare dell'importanza della preghiera se non vedono noi che preghiamo; per questo la Madonna dice che i genitori hanno una grande responsabilità, perché i bambini devono vedere che per mamma e papà Dio è al primo posto, dopo viene tutto il resto.
Io parlo sempre di un esempio che è successo a me a casa mia: mia figlia più grande, Maria, quando aveva solo 2 anni .. io non dicevo niente sulle apparizioni perché pensavo che era troppo piccola per capire, un giorno, quando lei giocava con la sua amica in camera ho sentito che l'altra bimba diceva che sua madre guidava la macchina e, siccome io non guido mia figlia le ha risposto: "… mia madre parla con la Madonna tutti i giorni". Allora, senza che io le avessi detto niente, lei ha capito perché ha visto cosa succedeva in casa, per questo noi genitori abbiamo una grande responsabilità perché dobbiamo dare Dio ai nostri figli con il nostro esempio e con le nostre preghiere.
La Madonnina mi ha insegnato a non giudicare ma devo dire che tante volte ho
visto qui a Medjugorje pellegrini che durante la Messa telefonano o parlano fra di loro durante la Consacrazione e non sono inginocchiati ma stanno con le mani in tasca, questo mi fa male, non capiscono che Gesù sta con noi e tutto il nostro cuore deve essere rivolto a Lui e nient'altro. Per questo dobbiamo pensare un po' che quando i nostri figli vedono il nostro comportamento in Chiesa; non basta solo portarli in Chiesa dobbiamo fare vedere come si ascolta la S. Messa con il nostro esempio, la Madonna non fa distinzione di nazione : dice "cari figli" ma devo dire quando la Madonna chiede il digiuno mercoledì e venerdì a pane e acqua voi italiani siete gli unici a lamentarvi.
Vi suggerisco di provare come la Madonna ha fatto con noi all'inizio: l'unica cosa che ha chiesto è stata di recitare 7 Padre, Ave e Gloria. Non mi dite che in 24 ore non c'è tempo per questo! Dopo un po' la Madonna ha chiesto una parte del Rosario e il digiuno il venerdì, dopo un po' anche la seconda parte, poi anche la terza e il digiuno del mercoledì. La Madonna andava passo dopo passo e questo può essere un esempio per tutti noi: l'importante è camminare con la Madonna, io dico ai pellegrini di non promettere il Rosario completo e il digiuno 2 volte a settimana perché non lo farete; promettete una cosa che sapete di essere capaci di fare e cominciate piano piano a seguire nostra Madre. Anche ieri lei ha detto : "io camminerò con voi", allora l'importante è aprire il cuore e cominciare a camminare con nostra Madre. Dopo si crescerà nella preghiera e si vorrà fare di più. Nostra Madre non ha bisogno dei nostri Rosari e dei nostri digiuni, ne abbiamo bisogno noi per potere camminare con lei perché l'unica cosa che lei vuole è darci suo Figlio.
Possiamo avere tutto quello che esiste nel mondo, ma se non abbiamo la pace non abbiamo nulla e l'unica vera pace è solo quella che ci dà Gesù. La Madonna chiede tutto questo a noi perché vuole che abbiamo la pace, e la pace si può avere se abbiamo Gesù come centro della nostra vita. La Madonna chiede che ci confessiamo almeno una volta al mese; lei dice che non c'è un uomo sulla terra che non ha bisogno di confessarsi una volta al mese e anche ieri diceva "datemi i vostri cuori puliti, aperti" per questo se non lo avete ancora fatto io vi chiedo come sorella: confessatevi! Solo un cuore pulito sa come aprirsi e solo un cuore pulito sa come ricevere le grazie. La Madonna chiede sempre questo: è molto importante per il nostro bene.
Quando la Madonna dà un messaggio tramite me non me lo spiega, me lo da nello stesso modo con cui io lo do a voi. Ad esempio avete visto i messaggi  del 2 di ogni mese, sono abbastanza lunghi e io ricordo esattamente come ha detto la Madonna solo uno e due minuti dopo l'apparizione per questo subito io ripeto il messaggio in maniera tale che sia scritto e anche io quando ritorno nella mia stanza per pregare ho bisogno del messaggio scritto in modo da poterlo leggere e, con la preghiera, provare a capire cosa Dio dice a me con quel messaggio, cosa devo fare io, cosa devo cambiare io, per questo la Madonna vuole che abbiamo la Bibbia in casa e che facciamo una cosa semplice, leggere due o tre righe. La Madonna dice che nella Bibbia ci sono tutte le risposte che noi cerchiamo.
Ieri vi devo dire che è stata una bellissima giornata per me e penso anche per voi perché nostra Madre è venuta in mezzo a noi, lei era piena d'amore era anche decisa e ci ha dato il messaggio della speranza. Io non ho il diritto di spiegarvi il messaggio, questo lo deve fare il vostro cuore con la vostra preghiera perché non siamo le stesse persone non abbiamo le stesse croci, Dio parla ad ognuno di voi e così quando leggiamo il messaggio dobbiamo leggerlo con la preghiera e cercare sé stessi in questo messaggio e provare a fare quello che vuole nostra Madre; quanto ci riusciamo lo sa solo Dio, nessuno da solo può dire : "io ho capito tutto io faccio tutto come vuole Dio", io avrei paura di una tale persona, perché qualcosa non va bene in lei; noi tutti siamo sulla strada della santità, quanto ci siamo riusciti questo lo sa solo nostro Padre; possiamo sperare che ci giudichi attraverso  l'amore non da quanto abbiamo guadagnato; ieri la Madonna ha ripetuto che la benedizione di Dio passa per le mani dei sacerdoti, e che è più importante la benedizione dei sacerdoti della sua. La Madonna ci guarda con tanto amore: se la chiamate, se la invitate, se aprite il cuore sarà sempre con voi, non ci abbandonerà mai perché è una mamma.
Fonte: IdM (Registrazione e trascrizione personale di Emanuela

25 gennaio 2014: Veglia di Preghiera in attesa del Messaggio Mensile da Medjugorje nella chiese del SS. Salvatore


02 Bologna, Chiesa di San Salvatore

Sabato sera 25 gennaio 2014, come ogni mese, in unione a tutti i gruppi di preghiera nello spirito di Medjugorje, di Bologna e tutta l'Italia in attesa del Messaggio da Medjugorje, veglia di preghiera aperta a tutti alle ore 20,45 nella Chiesa del SS. Salvatore largo Cesare Battisti Bologna, con Adorazione del Santissimo Sacramento e recita del Santo Rosario con la presenza e guida del sacerdote P. Roberto Viglino

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Con l’occasione ricordo anche l’altro appuntamento mensile del Gruppo di Preghiera Regina della Pace:
  • Sabato mattina 25 gennaio 2014: consueto pellegrinaggio mensile al Santuario della Madonna di S. Luca con partenza dal Meloncello alle ore 08:10: preghiera delle prime tre parti del S. Rosario salendo a piedi al Santuario, S. Messa alle ore 09:30 e quindi discesa pregando l’ultima parte del S. Rosario
sanluca2


Il Gruppo di preghiera "Regina della Pace" si riunisce tutti i Giovedì sera nella Chiesina di Padre Marella in Via del Lavoro, 13 - Bologna alle ore 20:30:preghiamo il S. Rosario, facciamo la Consacrazione, celebriamo la S. Messa e facciamo l'Adorazione del SS. Sacramento.

martedì 21 gennaio 2014

LA PAROLA DELLA CHIESA SU MEDJUGORJE

 

LA PAROLA DELLA CHIESA SU MEDJUGORJE

Novità per Medjugorje. Venerdì scorso ha ufficialmente concluso i suoi lavori la Commissione internazionale di inchiesta, istituita da Benedetto XVI e presieduta dal cardinale Camillo Ruini, sulle apparizioni della Madonna iniziate nel 1981.

I risultati dello studio di questa Commissione, che ha interrogato i protagonisti e molti testimoni, sono adesso nelle mani della Congregazione per la dottrina della fede.

Ci sarà un pronunciamento? Forse. Ma cosa c’è da aspettarsi?

IL CRITERIO DI GESU’

Dovrebbero essere del tutto improbabili sia una bocciatura che condanni il fenomeno Medjugorje come una truffa da cui guardarsi; sia un riconoscimento ufficiale della soprannaturalità delle apparizioni, che non può essere fatto finché il caso è in svolgimento.

La prima ipotesi è da escludere per una miriade di motivi che sono sintetizzati nel criterio di giudizio fornito da Gesù stesso nel Vangelo: “non c’è albero buono che dia frutti cattivi, né albero cattivo che dia frutti buoni. Ogni albero si riconosce dai suoi frutti” (Lc 6, 43-44).

I frutti di Medjugorje sono straordinari.

Questo fenomeno – come ebbe a dire Vittorio Messori – rappresenta “il maggior movimento di masse cattoliche del postconcilio”. E soprattutto il maggior movimento di conversione di massa, perché da più di trent’anni lì si verificano miriadi di conversioni: tanti tornano alla fede, ai sacramenti, alla preghiera e alla penitenza, in un mondo che invece ha imboccato velocemente la china opposta, quella dell’anticristianesimo accanito.

A Medjugorje si torna alla fede della Chiesa, perfettamente ortodossa, fedele al Papa e ai vescovi. Un fatto molto significativo se si considera che sono dilagate, nel postconcilio, dottrine eretiche, disobbedienza e resa alle ideologie, non solo fra i fedeli, ma anche fra teologi ed ecclesiastici (provocando apostasia, abbandoni di massa del sacerdozio, scismi chiassosi e silenziosi).

Il miracolo delle tantissime conversioni è stato accompagnato anche – come nei Vangeli e in tutte le grandi apparizioni – da segni straordinari, come le tante guarigioni inspiegabili dal punto di vista della medicina, le quali forniscono l’evidenza della presenza della Madonna.

Anche di recente un italiano di 37 anni, Cristian, sposato e con due figli, ammalato di Sla dal 2008, arrivato da Cosenza a Medjugorje il 22 settembre in pellegrinaggio, immobilizzato su una sedia a rotelle, alla collina delle apparizioni ha ricominciato a camminare e ora sta tornano alla vita normale. Sono in corso tutte le verifiche scientifiche e i medici sono sbalorditi perché è noto che dalla Sla non è umanamente possibile guarire.

Un altro segno nel segno, della bontà di Medjugorje, è rappresentato dalla quantità di vocazioni che proprio da lì sono fiorite. Anche in questo caso in controtendenza rispetto a quanto accade dovunque.

Il movimento di evangelizzazione che è nato dalle apparizioni di Medjugorje peraltro si diffonde con tantissimi gruppi di preghiera in tutto il globo e anche con nuovi sistemi missionari che hanno una forte incidenza fra la gente: basti pensare al fenomeno rappresentato in Italia da “Radio Maria”, che è forse il mezzo di evangelizzazione (e di formazione cristiana) più efficace e capillare nel nostro Paese (e “Radio Maria” è ormai arrivata in altri settanta Paesi del mondo).

IL GIUDIZIO DI WOJTYLA

Non a caso Giovanni Paolo II, che era personalmente un convinto sostenitore di queste apparizioni, arrivò a dire: “Medjugorje è il centro spirituale del mondo”.

Il 24 novembre 1993, ricevendo i vescovi dell’Oceano Indiano e poi conversando con loro a cena, il Pontefice – a proposito dei messaggi della Madonna a Medjugorje – disse: “Questi messaggi sono la chiave per comprendere ciò che avviene e ciò che avverrà nel mondo”.

Naturalmente papa Wojtyla non volle forzare le tappe. Anche perché la Chiesa non può riconoscere l’autenticità di un fatto soprannaturale mentre è ancora in corso.

Le apparizioni infatti continuano ancora e questo è il principale motivo per cui non c’è assolutamente da attendersi che la Chiesa riconosca oggi ufficialmente Medjugorje.

Oltretutto per la dottrina della Chiesa anche apparizioni riconosciute come Lourdes o Fatima sono proposte ai credenti come aiuto alla fede, ma non sono vincolanti. Non è obbligatorio per un cattolico credervi.

La rivelazione cristiana infatti si è conclusa con la morte dell’ultimo apostolo e tutti gli avvenimenti soprannaturali che, nel corso dei secoli, hanno “mostrato” la permanente presenza di Gesù Cristo vivo e operante fra i suoi, nella Chiesa, aiutano la fede, fanno “toccare con mano”, ma non aggiungono nulla alla rivelazione.

IL PRECEDENTE

Dunque cosa c’è da attendersi dall’eventuale pronunciamento della Congregazione per la dottrina della fede? Probabilmente una posizione attendista, simile a quella che assunsero, con la dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991, i vescovi della ex Jugoslavia.

Questa fu la formula che usarono: “Sulla base delle indagini finora condotte, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali”.

Diversamente da ciò che potrebbe sembrare, questa formula (“finora non è possibile affermare che si tratti di apparizioni”) non era affatto una bocciatura: lo sarebbe stata se invece i vescovi avessero dichiarato: “affermiamo che non si tratta di apparizioni soprannaturali”. Se avessero cioè usato la formula “consta della non soprannaturalità delle apparizioni di Medjugorje” (quella che era sostenuta dal vescovo di Mostar).

Invece la formula usata nel 1991 è una posizione di attesa, che – come disse il cardinal Bertone, segretario di Stato di Benedetto XVI – “lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve perciò andare avanti”.

In effetti i fedeli non furono diffidati dal recarsi a Medjugorje e dal seguire i messaggi della Madonna e c’è da star sicuri che se questi contenessero qualcosa di pericoloso per la fede, la Chiesa sarebbe subito intervenuta con un fermo divieto. Il silenzio della Chiesa è insomma un tacito consenso alla devozione.

TEMPI ECCEZIONALI

Quello che c’è da aspettarsi – e che in parte è già accaduto con un recente documento della Congregazione per la dottrina della fede – è semmai una regolazione di questa devozione popolare.

Non sono ammesse quelle manifestazioni – come le apparizioni ai veggenti di Medjugorje in chiese o cattedrali – che sottintendono una già avvenuta approvazione ufficiale da parte della Chiesa.

Ma questo è un comprensibile e salutare principio di ordine il cui effetto probabilmente sarà quello di convogliare più pellegrini a Medjugorje come centro di preghiera e santuario mariano.

In fin dei conti, trattandosi di una parrocchia della Chiesa cattolica, tutto resta sempre ben sicuro sotto il manto e lo sguardo materno della Chiesa.

Dunque, alla fine, siamo davanti al fatto nudo e crudo: le apparizioni della Madonna che proseguono tuttora, da più di trent’anni, e chiamano alla conversione per salvare il mondo e l’umanità da una rovina temporale e dalla rovina eterna.

La durata delle apparizioni non è straordinaria in sé perché a Laus la Madonna apparve alla pastorella Benedetta Rencurel dal 1664 al 1718, quindi per 54 anni (tali apparizioni sono state riconosciute dall’autorità ecclesiastica nel 2008 e questo la dice lunga sui tempi della Chiesa).

Ma nel caso di Medjugorje sono apparizioni pubbliche, con messaggi pubblici rivolti ai cristiani e all’intera umanità. Non essendo mai accaduto un fatto smile in duemila anni di storia della Chiesa, c’è da ritenere che se ciò si verifica oggi è perché i tempi richiedono un intervento straordinario del Cielo.

D’altronde a Medjugorje la Madonna ha dichiarato di essere venuta per compiere ciò che aveva iniziato a Fatima, con la sua grande profezia sulla tragedia del XX secolo.

Lo scrittore Paul Claudel già definì Fatima “il più importante evento religioso del secolo”. Se si lega a Medjugorje siamo davanti a un mistero straordinario che riguarda il nostro tempo.

Antonio Socci

Da “Libero”, 19 gennaio 2014

 

Medjugorje, la commissione ha finito i lavori

La commissione internazionale d’inchiesta sulle apparizioni di Medjugorje presieduta dal cardinale Camillo Ruini ha concluso i suoi lavori.  L’esito dello studio ora verrà sottoposto alla Congregazione per la Dottrina della fede presieduta dal neo-cardinale Gehrart Müller. Lo ha confermato il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.  Il portavoce vaticano ha spiegato che «ieri, venerdì 17 gennaio, ha avuto luogo l’ultima riunione della Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje, costituita presso la Congregazione per la Dottrina della fede sotto la presidenza del cardinale Ruini».

La commissione «ha così terminato i suoi lavori», ha aggiunto Lombardi e «come previsto, l’esito dello studio verrà ora sottoposto alle competenti istanze della stessa Congregazione».

Non è dunque affatto detto che in tempi brevi vengano rese note le conclusioni della commissione, che ha agito  con poteri consultivi per conto dell’ex Sant’Uffizio su input iniziale di Benedetto XVI.

Le apparizioni mariane di Medjugorje, un paesino dell’Erzegovina, hanno avuto inizio nel 1981 e continuano ancora oggi. Dei sei veggenti, tre continuano assicurano di avere ancora l’apparizione quotidiana alla stessa ora del pomeriggio e in qualunque luogo essi si trovino in quel momento: sono Vicka (che vive a Medjugorje), Marija (che vive a Monza) e Ivan (che vive negli Stati Uniti ma torna spesso a Medjugorje). Mirjana ha un’apparizione ogni giorno 2 del mese, mentre gli ultimi due veggenti hanno un’apparizione all’anno.

Un problema che si è trovata ad affrontare la commissione è rappresentato dall’enorme mole di messaggi attribuiti alla Madonna, che continuano ad essere divulgati. Una strada che sembrava fosse stata inizialmente imboccata dalla commissione era quella di focalizzarsi sui primi eventi e sui primi messaggi.

La fine del lavoro della commissione non significa che l’esito sarà immediatamente divulgato. La Congregazione per la dottrina della fede esaminerà il dossier e quindi presenterà le sue conclusioni al Papa.

Com’è noto il vescovo di Mostar, monsignor Peric, come pure il suo predecessore Zanic, in carica al momento dell’inizio delle apparizioni, sono sempre stati decisamente contrari a riconoscere la soprannaturalità delle apparizioni. Mentre altri alti prelati, tra questi il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn, sono decisamente favorevoli.

La parrocchia di Medjugorje è diventata uno dei luoghi mariani più visitati al mondo. Moltissime persone si avvicinano o si riavvicinano alla fede dopo essere state lì in pellegrinaggio.

articolo pubblicato su Vatican Insider (al momento il link non funziona più)

 

Scatta l’ora X di Medjugorje. Francesco decide sul dossier dei teologi

 

Il giudizio del Papa sulle apparizioni di Medjugorje si avvicina. Giovedì, in Vaticano, è stato ricevuto il cardinale bosniaco Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo. Da ieri, è a Roma anche il cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria. Fonti croate hanno poi spiegato che il dossier su cui lavora da tempo la commissione guidata da Camillo Ruini sta per essere posato sul tavolo di Francesco. Con i sigilli del caso, a rimarcare la delicatezza del contenuto e l’importanza della materia. Quattro anni di lavoro per il gruppo di teologi, medici, psicologi ed esperti di mariologia istituito da Benedetto XVI e chiamato a dire se nelle apparizioni della Madonna sulla collinetta di un paesino dell’Erzegovina ci sia del soprannaturale. La vicenda va avanti da più di un trentennio, e da Roma non è ancora giunta una risposta definitiva.

L’aspetto più delicato e controverso è che quello delle apparizioni è un fenomeno tutt’altro che concluso. Continua, a cadenza seriale, ed è perfino delocalizzato. I veggenti, cioè, vedono la “giovane donna bellissima” ovunque si trovino. Anche a migliaia di chilometri da Medjugorje, anche oltreoceano. Un aspetto, questo, che ha spinto lo scorso ottobre il prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, il teologo Gerhard Müller, a vietare ai cattolici americani di partecipare a “riunioni, conferenze e pubbliche celebrazioni” in cui sia data per certa la credibilità delle apparizioni di Medjugorje. L’obiettivo della lettera inviata dal capo dell’ex Sant’Uffizio al nunzio a Washington, monsignor Viganò, era di evitare che folle immense partecipassero agli eventi organizzati da Ivan Dragicevic, uno dei veggenti che si dice in contatto con la Vergine.

La posizione della chiesa al momento è sempre quella del 1991, spiegava Müller:finché il Pontefice non si esprimerà in proposito, non è possibile classificare quei fenomeni come soprannaturali. Un provvedimento, quello del prefetto, diretto alle diocesi d’America, ma presto preso a esempio anche in Europa. A stretto giro, infatti, gli episcopati di Madrid, Siviglia e Toledo chiarivano che “per evitare scandalo e confusione tra il popolo di Dio”, sarebbe stato meglio porre qualche opportuno paletto. In virtù di ciò, si legge nel comunicato dell’arcivescovado di Toledo – che è anche sede del primate di Spagna –, “non è permesso al clero né ai fedeli partecipare a incontri, conferenze durante i quali si dia per certa la credibilità di tali apparizioni”. Non aiuta a districarsi nella vicenda neppure il fatto che il clero (anche quello ai più alti livelli) sia diviso, lacerato. Così, se il vescovo di Mostar è convinto che in cima a quella collinetta non ci sia nulla di soprannaturale e mistico, e che la Madonna mai sia apparsa in quelle zone, ci sono eminentissimi prìncipi della chiesa persuasi del contrario. Il cardinale Schönborn, ad esempio, che nella cattedrale di Santo Stefano a Vienna accoglie e fa parlare più volte l’anno i veggenti, con un’affluenza di pubblico che raggiunge anche le cinquemila persone.

In tutto questo, c’è l’enigma rappresentato dal Papa. Che dirà Francesco? Come giudicherà il dossier faticosamente compilato dalla commissione istituita nel 2010 da Ratzinger? Poco prima di decollare alla volta di Roma per il Conclave, lo scorso marzo, il cardinale Bergoglio autorizzava i fedeli della capitale argentina a partecipare a riunioni e conferenze con Ivan Dragicevic. In cinquemila presenziarono all’evento del 4 marzo al Microestadio Malvinas, addirittura in diecimila all’appuntamento di due giorni dopo al luna park di Buenos Aires. Il tutto con l’approvazione dell’arcivescovo. Il copione degli eventi, sempre lo stesso: rosario, messa e apparizione della Madonna. Non irrilevante è poi il fatto che il confessore di Bergoglio dal 2010 fosse padre Berislav Ostojic, francescano giunto in Argentina da Citluk, villaggio a pochi passi da Medjugorje. E i francescani, favorevoli al riconoscimento delle apparizioni, da trent’anni sono in rotta con le gerarchie ecclesiastiche locali. Ma questo accadeva prima del 13 marzo 2013. Una volta eletto Papa, Bergoglio ha lasciato intendere che sulla questione bisogna invece essere prudenti.

Si esprimeva così, il 14 novembre scorso, a Santa Marta: “La curiosità ci spinge a voler sentire che il Signore è qua oppure è là; o ci fa dire: ‘Ma io conosco un veggente, una veggente, che riceve lettere della Madonna, messaggi dalla Madonna’. Ma la Madonna è Madre! Non è un capoufficio della Posta, per inviare messaggi tutti i giorni. Queste novità allontanano dal Vangelo, dalla pace e dalla sapienza, dalla gloria di Dio, dalla bellezza di Dio”. Perché “Gesù dice che il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione: viene nella saggezza”.

© - FOGLIO QUOTIDIANO

di Matteo Matzuzzi 

giovedì 9 gennaio 2014

Battesimo del Signore

«Tu vieni da me?» si chiede stupito Giovanni il profeta.
«Tu vieni da me?», non ci capacita il più grande tra gli uomini, non sa darsi pace. Buffo: la sua vita è passata aspettando quel momento e, ora che è arrivato, non è come se lo aspettava. Ha passato la sua infanzia sapendo di essere il prescelto, gliel'ha raccontato la mamma Elisabetta e l'incredulo Zaccaria, consapevoli di essere stati travolti dalla grazia e l'iniziativa di Dio. Ha passato la sua giovinezza intera ad imparare, a meditare, a leggere, a scrutare, a riflettere. Sceso a Qumran, nella radicale comunità degli esseni, ha imparato ad attendere il Messia disprezzando la politica piaciona di Erode e del rinato Tempio. Poi ha scelto di osare di più, abbandonando anche gli esseni e vivendo nell'assoluta solitudine. Curioso: più una persona vuole farsi gli affari propri (e quelli di Dio) e più la gente percepisce che egli è un'antenna, un ponte fra Dio e gli uomini.
Sono venuti da lontano, prima poche decine, poi un fiume di persone ad aspettarlo, in silenzio, sulle rive del Giordano. Compariva, Giovanni, per insultare la gente, per urlare. E tutti tacevano, il capo chino. Ciò che diceva era vero: nessuno meritava salvezza, nessuno meritava perdono, nessuno avrebbe meritato Dio.
Non dicevano forse le Scritture che il Messia sarebbe stato inviato solo se il popolo si fosse preparato? Ma il popolo era bue, lontano, distratto. Giovanni ne lamentava la tiepidezza: così il Messia non sarebbe mai arrivato, non sarebbe mai venuto.
E invece.

Stupori

«Tu vieni da me?», si è chiesta Maria guardando il suo ventre che, giorno dopo giorno, cresceva, prima lievemente, poi sempre di più.
«Tu vieni da me?», si è chiesto il giovane Giuseppe, nella notte tormentata in cui Dio gli ha rubato la ragazza e gli ha chiesto, gentilmente, di prendersi in casa una sposa e un figlio non suoi.
«Tu vieni da me?», si sono chiesti i pastori, i maledetti, svegliandosi di soprassalto storditi dalla luce di mille angeli.
«Tu vieni da me?», si sono chiesti i facoltosi curiosi d'oriente, uscendo dal palazzo del folle Erode e seguendo la stella fino a Betlem.
«Tu vieni da me?», mi sono chiesto cento, mille volte, in questa mia luminosa ed inquieta vita, quando ho visto Dio raggiungere i dimenticati, saltare gli steccati, sfinirsi nel cercare ogni perduto, ogni sconfitto, ogni perdente.
Mischiato fra i peccatori, il capo chino, uguale agli uguali, confuso fra il fango, avanza il falegname di Nazareth. Giovanni continua ad immergere le persone sotto l'acqua per poi farle riemergere, nuove. Lo vede, infine, e si ferma. «Tu vieni da me?»: com'è possibile, non era l'uomo a dover cercare Dio? Non era Israele ad essersi rovinato con le proprie mani, abbandonando Dio che ora lo aveva abbandonato all'ostinazione del proprio cuore? Non era, Dio, il nascosto, l'inconoscibile, il desiderio segreto e irraggiungibile della ricerca umana?
No, Giovanni, scusa. Dio è diverso, anche da ciò che ti aspettavi, tu, il più grande tra i credenti.

Solidale

È già tutto qui il Vangelo, è già tutto evidente e palese il volto di Dio, è già detto e mostrato l'essenziale, è già chiuso il discorso. Giovanni tentenna, e noi con lui. I ragionamenti, le distinzioni, la meritocrazia religiosa, peggio – se possibile – di quella sociale, le devozioni, tutto è spazzato via da quel gesto umile e devastante di Dio.
Egli è il totalmente altro, l'assoluto, il realizzato, la perfezione, la pienezza.
E l'abbandona, per farsi solidale, per venire incontro, per conoscere, per redimere, per salvare.
Senza condizioni, senza ricatti, senza attese.
Dio ama, perciò si spoglia di sé, perciò avanza nel fango.

Mi compiaccio

E perché non sembri l'iniziativa discutibile di un giovane e timido cercatore di Dio, il falegname di Nazareth, perché non pensiamo che sia una delle benevole interpretazioni del predicatore di turno (che sarei poi io!), il Padre conferma: «Mi compiaccio», dice ai presenti e a noi.
Il Padre è totalmente d'accordo con la scelta del Figlio, vuole che sia così, è questa la sua linea di azione.
Primo gesto di una lunga serie che in tre anni porterà il Rabbì a pendere dalla croce, Gesù svela il volto di un Dio che esce a cercare la pecora persa, che attende il ritorno del figlio spendaccione; che si ferma nella casa di Zaccheo, che banchetta con i peccatori, che non giudica la peccatrice pubblica, che porge l'altra guancia, che non spegne il lucignolo fumigante, né spezza la canna incrinata, che fa festa per ogni peccatore che si converte, che muore – infine – pronunciando parole di perdono.
Ecco Dio, amici. Ecco il nostro Dio.

 

P. Curtaz

sabato 4 gennaio 2014

Apparizione straordinaria a Ivan del 3 gennaio 2014 alla Croce Blu alle ore 22:00


Ecco le parole di Ivan:
«Anche stasera, come ogni volta, la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e, all’inizio, ha salutato tutti noi col suo materno saluto:

“Sia lodato Gesù, cari figli miei!”.

Poi la Madonna ha steso le mani ed ha pregato qui su tutti noi presenti per un tempo prolungato. Poi ha pregato in particolare su voi malati presenti qui e poi io ho raccomandato in modo particolare tutti voi malati presenti.

Poi la Madonna ha detto:

“Cari figli, anche oggi desidero invitarvi: vivete i messaggi che vi sto dando. Vivete i miei messaggi, solo così potrò darvi nuovi messaggi. Pregate particolarmente in questo tempo per i miei progetti che desidero realizzare: progetti col mondo, progetti di pace. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata”.


Poi la Madonna ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che voi avete portato perché venisse benedetto. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in particolare i malati. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi ed in questa preghiera se n’è andata, se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto:

“Andate in pace, cari figli miei!”.

 

 

Grazie a Vittorio per la segnalazione

venerdì 3 gennaio 2014

Apparizione straordinaria a Ivan questa sera alla Croce Blu alle ore 22:00

 

Carissimi, Krizan ci ha appena comunicato che questa sera, Venerdì 3 Gennaio 2014, Ivan avrà una apparizione alla croce blu alle ore 22:00.

Fonte: IdM

giovedì 2 gennaio 2014

Video Apparizione a Mirjana del 2 gennaio 2014

 

 

Fonte: MaryTV

Messaggio a Mirjana del 2 gennaio 2014

“Cari figli, per poter essere miei apostoli e per    poter aiutare tutti coloro che sono nella tenebra a conoscere la luce dell’amore di mio Figlio, dovete avere cuori puri ed umili. Non potete essere d’aiuto affinché mio Figlio nasca e regni nei cuori di coloro che non lo conoscono, se Egli non regna, se non è il Re nel vostro cuore. Io sono con voi, cammino con voi come Madre, busso ai vostri cuori: non possono aprirsi, perché non sono umili. Io prego - ma pregate anche voi, figli miei amati, - affinché possiate aprire a mio Figlio cuori puri ed umili e ricevere i doni che vi ha promesso. Allora sarete guidati dall’amore e dalla forza di mio Figlio. Allora sarete miei apostoli, che diffonderanno ovunque attorno a loro i frutti dell’amore di Dio. A partire da voi e attraverso di voi agirà mio Figlio, perché sarete una cosa sola. A questo anela il mio Cuore materno: all’unità di tutti i miei figli per mezzo di mio Figlio. Con grande amore benedico e prego per gli eletti di mio Figlio: per i vostri pastori. Vi ringrazio”.

All’inizio la Madonna era addolorata e, in seguito, decisa.
La Madonna ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti che abbiamo portato perché venissero benedetti.