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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 19 maggio 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 18 maggio 2016


Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Parola del Signore
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Cari fratelli e sorelle, il Vangelo di oggi è un brano molto interessante. Viene descritta una parte del cammino di Gesù insieme ai discepoli. I discepoli vengono da Lui e dicono che hanno visto qualcuno scacciare i demoni nel Suo Nome e loro glielo hanno vietato. Il motivo era perchè egli non era uno di loro.
Se leggiamo bene questo brano del Vangelo possiamo osservare la chiusura di quei discepoli verso coloro che non sono discepoli di Gesù. Gesù, invece, vuole mostrare loro un altro modo di vedere. Gesù risponde: “Non proibitelo”. E’ come se a Lui non importasse se facessero parte di quella comunità o meno. Egli pone l’importanza sul fare cose buone, ciò che dovrebbero fare anche i Suoi discepoli.
Perciò ciascuno di noi questa sera, davanti a questo brano del Vangelo di Marco, dovrebbe fermarsi e chiedersi: “Come è il mio comportamento verso coloro che non hanno ancora conosciuto Dio? O come è il mio comportamento verso coloro che si sono allontanati da Dio? Cosa mi viene ispirato dal mio incontro con Gesù? Questo rapporto mi chiude nel mio mondo o mi porta al prossimo, anche quando egli è diverso per quanto riguarda fede, nazione e opinione di vita?”
Per meditare su queste domande forse dobbiamo tornare alla festa della Pentecoste che abbiamo celebrato domenica scorsa. Lì si dice che i discepoli erano chiusi nel Cenacolo. Proprio questa immagine rappresenta la chiusura dei loro cuori. Ma Gesù viene anche se le porte sono chiuse e si mette in mezzo a loro.
Solo l’esperienza dell’incontro con Cristo Risorto e la discesa dello Spirito Santo fanno aprire i loro cuori e li rendono disposti al servizio e ad annunciare il Vangelo.
Cari fratelli e sorelle, noi abbiamo imparato sicuramente tante cose della nostra fede. Ne abbiamo sentite e lette molte. Ma se noi nella nostra vita non abbiamo fatto l’esperienza dell’incontro con Dio vivo, crocifisso e risorto, se non abbiamo fatto l’esperienza dello Spirito Santo corriamo il pericolo di tenere lezioni a tutti, ma noi stessi non abbiamo provato la gioia di avere un cuore trasformato.
Sant’Agostino scrive: “Tanti sono nella Chiesa, ma sono fuori di Essa. Tanti sono fuori dalla Chiesa, ma fanno parte di Essa”. Dio non fa mancare a nessuno la Sua grazia, anzi la dona in abbondanza. Il problema è soltanto se sappiamo riconoscere i segni della Sua grazia e inalzare il nostro sguardo verso il Suo Amore.
Sono convinto che ogni vero amore lascia una traccia nella vita dell’uomo.
Questa Eucaristia è il luogo e il momento della vera Presenza di Cristo, di Colui che per Amore ha dato la Vita per noi. Perciò ogni Eucaristia si imprime nel cuore dell’uomo e lo ispira ad andare nel mondo e ad amare tutti, proprio come ha fatto Cristo stesso, servendo gli altri e dando la vita per loro.
Cari fratelli e sorelle, noi vediamo che la Presenza di Cristo innalza, cambia, fa diventare capaci. Senza di Essa noi rimaniamo chiusi nei limiti delle nostre idee. La Sua Presenza ci libera, guarisce, apre i nostri orizzonti, ci toglie ogni concupiscenza e distrugge i limiti delle nostre capacità e incapacità che diventano ostacolo al servizio quotidiano.
Ci troviamo nel mese di maggio, mese di Maria. Proprio Maria è Colei che ha saputo riconoscere le ispirazioni dello Spirito Santo nella Sua Vita. E’ Colei che ha permesso di essere posseduta dallo Spirito Santo e ha permesso che l’impossibile diventasse possibile.
Perciò anche noi, secondo l’esempio di Maria e per l’ispirazione dello Spirito Santo, usciamo da questa santa Messa felici, perchè abbiamo incontrato Cristo vivo. Andiamo col desiderio di fare qualcosa di nuovo, qualcosa di migliore, affinchè trasformati possiamo trasformare gli altri. Noi che abbiamo incontrato Cristo nella Santissima Eucaristia vogliamo diventare sempre più santi.
Questa è la nostra speranza.
Sia lodato Gesù Cristo.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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