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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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giovedì 9 giugno 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 6 giugno 2016

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».
Parola del Signore.

“Gesù vedendo le folle salì sul monte e si mise ad insegnare loro”. Così ci dice il Vangelo di oggi.
I Vangeli parlano di Gesù come di Colui che hail potere e non come gli scribi. Poi sta scritto che ha un insegnamento forte: comanda addirittura agli spiriti impuri e loro Gli obbediscono.
Gesù di Nazaret veramente era forte nella Parola e nelle opere. La gente ha capito e ha visto. Perciò quotidianamente Lo cerca una grande folla. La Sua Parola è rivolta a coloro che Lo ascoltavano allora come a noi che Lo ascoltiamo nel nostro tempo. Perchè la Parola di Dio non è passeggera, non invecchia. E’ piena di vita.
Questo discorso di Gesù sulle Beatitudini viene considerato da molti il discorso più bello che un uomo abbia mai pronunciato.
Sappiamo che nella storia dell’umanità sono stati pronunciati molti discorsi belli. Per preparare alcuni di questi c’è voluto tanto tempo o ci si è ispirati ad altri. Discorsi pieni di ideali e promesse. Ma nessuno degli uomini che hanno fatto questi discorsi poteva testimoniarli con la vita.
Soltanto Gesù di Nazaret ha vissuto ciò che ha detto. Questo lo ha dimostrato alla fine della Sua Vita terrena con il Sacrificio dell’Amore. L’Amore vince e premia coloro che amano.
Nel discorso della montagna Gesù per otto volte descrive chi saranno i beati nel giorno del giudizio. Sono i poveri in spirito, cioè coloro che sono rimasti liberi dai beni di questo mondo e hanno fiducia soltanto in Dio.
Beati sono coloro che sono nel pianto. Beati i miti. Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia. Ricordiamo quanti oggi sono oppressi e condannati. Le misure non sono uguali per tutti, anche se fanno la stessa cosa.
Gesù poi dice: Beati i misericordiosi e beati i puri di cuore. Beati gli operatori di pace. Beati i perseguitati per la giustizia.
E alla fine di questo discorso Gesù di Nazaret dice: “Beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa Mia. Rallegratevi ed esultate perchè grande è la vostra ricompensa nei Cieli”.
Fratelli e sorelle, beati noi e beati coloro che sopportano tutto per amore verso Dio e verso gli altri. Per la salvezza nostra e degli altri. Con le parole del Vangelo Gesù ci esorta e ci ammonisce di cercare la nostra felicità in Dio. Ogni cristiano praticante sa benissimo che la felicità e la gioia non sono nelle cose materiali di questo mondo passeggero. Il problema sta nel fatto che un uomo che cerca di avere beni materiali non trova il tempo per Dio e per il proprio prossimo.
Con il discorso in cui dice “beati” e agli altri dice “guai” Gesù non dice nulla di nuovo, ma conferma la Parola di Dio che avevano predicato prima i Profeti. Lui dice queste cose a modo Suo e le conferma con i prodigi.
Parla col Cuore, con forza e la Sua Parola è accompagnata dai miracoli.
L’uomo non può dire nulla se non “questa è la Verità”. Questo è qualcosa di veramente nuovo, anche se Dio nella storia attraverso i Profeti ci ripete sempre cose simili. Ma Gesù le dice in un modo nuovo, meraviglioso.
Gesù parla con tutto il Suo Essere, parla con il Suo Cuore. I Profeti prima di Gesù si impegnavano a difesa degli oppressi, dei poveri e spesso ammonivano i ricchi usando il Nome di Dio. Vediamo cosa accade nel tempo in cui viviamo. I ricchi, con le loro ricchezze enormi, creano i poveri, aumentando la loro miseria. Perciò tutti i Profeti che si sono opposti ai potenti di questo mondo sono stati perseguitati e molti anche uccisi.
Gesù sapeva che anche a Lui spettava questo destino. Ecco perchè diceva ai Suoi discepoli: “Sarete uccisi; dovrete vivere le tribolazioni a causa Mia e a causa del Vangelo”. Ma diceva anche: “Non abbiate paura, perchè Io sono con voi”.
Fratelli e sorelle, Gesù pensa anche oggi a tutti gli uomini che sono miseri, a tutti coloro che soffrono, a tutti coloro che piangono sulla propria sorte. Lui sorprende tutti con le Sue Parole: “Beati voi”.
Il Vangelo di oggi specifica tutte le persone alle quali Gesù promette la vita eterna: coloro che sono nel pianto, gli affamati, i poveri, gli oppressi. Queste Parole di Gesù sono così attuali nel nostro tempo. Gesù conosce tanti poveri, tanti profughi, tanti che muoiono di fame nel nostro tempo moderno. Nel tempo del progresso tecnologico, tempo che molti non potevano nemmeno immaginare, molti muoiono di fame. Questo è umano?
Gesù vede tutti coloro che piangono e sono tristi, perchè sono rimasti soli e abbandonati. Coloro che piangono sono coloro che hanno perso i loro cari nelle guerre. Nonostante il progresso in cui viviamo ci sono coloro che piangono per la casa persa. Gesù pensa a queste persone e dice: “Beati loro”.
Gesù vede anche coloro che faticano nel far crescere i loro figli. Gesù vede coloro che lavorano senza prendere lo stipendio. Vede coloro che non possono riposare o sono senza ferie per poter incontrare la propria famiglia. Gesù vede anche i cristiani che devono lavorare la domenica. Nella nostra patria devono lavorare la domenica, perchè sono minacciati dai datori di lavoro.
Nel nostro tempo ci sono anche coloro che nel posto di lavoro devono stare in piedi. tutto il periodo. Otto ore. Come se fossero carcerati.
Oggi ci sono tante cose per cui Gesù direbbe: “Guai a voi!” E tanti ai quali direbbe: “Beati voi che portate la vostra croce”.
Noi cristiani vediamo tutte queste cose, ma spesso non abbiamo la forza di dire alle persone che soffrono “beati voi”.
Egli non desidera dare una consolazione superficiale, bensì lo pensa sul serio. Lo dimostra con la Sua Vita, con la Sua povertà. Anche Lui era perseguitato, profugo. Aveva fame e sete e spesso non aveva il posto dove posare il Capo. Perciò Gesù tutto ciò lo dice per propria esperienza e lo dice sul serio.
Le Sue Parole risuonano anche oggi nei nostri cuori come una sfida. Beati noi se non saremo legati alle cose materiali, come tanti datori di lavoro che sfruttano i loro operai senza ferie e riposo.
Beati noi se non abbiamo il cuore duro quando vediamo la miseria attorno a noi.
Beati noi se aiutiamo i poveri e la Chiesa di Cristo alla quale apparteniamo.
Beati noi se non mormoriamo contro Dio, ma sopportiamo con pazienza la nostra croce.
Gesù pregava tanto. Pregava tutte le notti e sopratutto ha pregato tanto prima della Sua Via Crucis. La persona che prega può sopportare tante cose.
Il Vangelo di oggi è un invito alla fede, alla fiducia in Dio, alla fiducia in Gesù. Ci ammonisce di non fidarci di qualcosa, ma di Qualcuno.
Nella nostra vita quotidiana, nelle nostre difficoltà sia sempre nel nostro cuore la Parola di Dio.
“Dio mio in Te confido; Dio mio amo solo Te”.
Amen.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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