Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

Richiesta di preghiere

* * * * *

Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

* * * * *

venerdì 2 ottobre 2009

Messaggio a Mirjiana del 2 ottobre 2009

“Cari figli, mentre vi guardo, il cuore mi si stringe dal dolore. Dove andate, figli miei? Siete così immersi nel peccato che non sapete fermarvi? Vi giustificate col peccato e vivete secondo esso. Inginocchiatevi sotto la croce e guardate mio Figlio. Lui ha vinto il peccato ed è morto affinché voi, figli miei, viviate. Permettete che vi aiuti perché non moriate, ma viviate con mio Figlio per sempre. Vi ringrazio!”.


Commento di Padre Livio

Vedete, cari amici, prosegue almeno da un anno a questa parte, la serie dei messaggi accorati della Madonna, e non soltanto attraverso la veggente Mirjana ma anche attraverso la veggente Marja il 25 del mese. Si tratta di messaggi accorati dove la Madonna è triste: “mentre vi guardo, il cuore mi si stringe dal dolore” è triste, addolorata. E’ addolorata perché siamo affetti dalla malattia più grave che una persona possa avere: il peccato. Il peccato è un tumore che distrugge la persona, non soltanto nel corpo, ma anche nel cuore e anche nell’anima e lo porta alla morte spirituale, alla morte eterna.

Non è la prima volta che la Madonna sottolinea questa situazione esistenziale: “dove andate figli miei?” si chiede. A questa domanda aveva dato la risposta qualche mese fa: “vi siete persi!” Ci siamo persi sulla via della perdizione, sulla via della rovina, come la chiama la Madonna, la via del peccato, la via della morte.

Questa volta però l’attenzione è centrata sulla parola peccato che è ripetuta più volte e sta ad indicare che questo è il cuore del messaggio e cioè che ciò che la Madonna vede è che noi, nonostante magari preghiamo, nonostante andiamo a Messa, nonostante facciamo gli esercizi di pietà, siamo tuttavia nel peccato, siamo nel peccato grave!

Quando la Madonna parla del peccato, parla di peccato mortale, cioè la Madonna ci vede nel peccato mortale, ci vede morti spiritualmente come quei sepolcri imbiancati di cui Gesù parla nel Vangelo, che al di fuori sembrano belli ma dentro sono ossa di morti, putridume.

La Madonna dunque ci vede (naturalmente ci saranno anche quelli che sono in Grazia di Dio) però la situazione che la Madonna vede è che gli uomini sono immersi nel male, sono immersi nel peccato, sono prigionieri del peccato e quindi sotto l’influsso del maligno e questa situazione è una situazione di morte; tant’è vero che la Madonna dice: “Permettete che vi aiuti perché non moriate”. Naturalmente il peccato è una malattia che comunque ripetuta si diffonde, mette radici, distrugge l’organismo fino a diventare una malattia irreversibile, una malattia mortale che quindi porta alla morte. Questa è una malattia spirituale che si evolve come le normali malattie solo che è una malattia mortale che si evolve e porta alla morte!

La Madonna è qui come medico delle nostre anime perché vuole aiutarci a non morire! La diagnosi che la Madonna fa della malattia è quella di una malattia tale per cui noi neanche ci rendiamo conto di averla, cioè siamo immersi nel peccato e neanche ce ne accorgiamo, neanche ce ne rendiamo conto; siamo così immersi nel peccato che anche quando ce ne accorgiamo, o lo sottovalutiamo o lo scusiamo, o comunque non siamo in grado di dire basta! Di dire rinuncio al male, di fare una frenata, di dare un colpo di cesoia, di tagliare la mala radice!

“Siete così immersi nel peccato che non sapete fermarvi” cioè, stiamo sprofondando, siamo come in una palude inghiottiti dalle sabbie mobili nelle quali fin quando uno è dentro solo fino alle caviglie può anche tentare di uscirne fuori, ma quando uno sprofonda e arriva fino al collo, come fa a uscire?

E la Madonna dice: “Siete così immersi nel peccato che non sapete fermarvi”. E perché questo, cari amici, avviene? Perché voi lo giustificate, dite che non è peccato, lo giustificate e vivete nel peccato. Cioè lo giustifichiamo, diciamo che non è peccato, lo sottovalutiamo, ne siamo schiavi e continuiamo in questa situazione di schiavitù di morte.

Questa è una diagnosi che a mio parere ci tocca da vicino, ma che riguarda anche l’insieme del mondo oggi. La Madonna è qui, nella Luce dello Spirito Santo, come inviata di Dio per convincere il mondo del peccato; vorrei chiedere se anche noi sacerdoti nella nostra predicazione convinciamo il mondo del peccato.

Dunque questa è la prima parte del messaggio che indica una malattia che è talmente grave da far sì che stiamo per morire, però come sempre la Madonna nella seconda parte del messaggio ci apre il cuore alla speranza e, come sempre, ci indica Colui che ci può aiutare in queste situazioni disperate che è suo Figlio. Qui si vede veramente il compito di Maria, quello di portarci a quella fonte della salvezza che è Gesù Cristo e ci dice: “Inginocchiatevi sotto la Croce e guardate mio Figlio”.

Mi viene in mente Santa Caterina da Siena che diceva guardando il crocefisso: “chi è quello stolto bestiale che vedendosi così amato non ricambia con l’amore?” Cioè Gesù Cristo ha preso su di sé i nostri peccati, li ha espiati al nostro posto, li ha espiati per amore di noi, per liberarci dalla schiavitù del peccato. Ci ha ottenuto dalla Croce il perdono dei peccati e ha donato agli Apostoli, il giorno della Pasqua, lo Spirito Santo per la remissione dei peccati: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi” (Gv. 20,23).

La Madonna ci invita dunque alla confessione, ci invita ad inginocchiarci davanti alla Croce, a guardare Suo Figlio, Lui che ha vinto il peccato, che è morto per noi per espiare i nostri peccati perché noi avessimo la vita. Qui, se vogliamo, a mio parere, concretizzare veramente il messaggio della Madonna e far sì che non passi invano, dovremo fare una revisione di vita, identificare con molta lealtà davanti a Dio, senza nasconderci dietro un dito, le situazioni di peccato, le situazioni di peccato mortale nelle quali ci troviamo, guardandole alla luce dei Dieci Comandamenti e alla luce della Parola di Dio. Si sa benissimo che quello che per Dio sono peccati, per il mondo sono virtù, si sa benissimo che il mondo giustifica il peccato, che il mondo è nel peccato.

Però noi non dobbiamo dire “fanno tutti così”, noi siamo figli di Dio, siamo figli di Maria, dunque dobbiamo con molta lealtà metterci davanti alla Croce e vedere dove dobbiamo migliorare, dove dobbiamo tagliare le radici del male e dobbiamo deciderci per la conversione. E quindi mi pare che sia nella logica del messaggio, che se siamo nel peccato mortale, se sappiamo che satana attraverso qualche vizio capitale ci tiene legati a sè, ci tiene imprigionati, perché chi fa il peccato è schiavo del peccato, dobbiamo decidere in questo fine settimana, senza aspettare tanto, dobbiamo decidere la confessione, dobbiamo decidere la conversione, dobbiamo decidere una vita nuova e saremo tanto felici perché questa è sicuramente un’esperienza che si è fatta, che molti hanno fatto, che tutti possono fare e cioè deciderci per la conversione. E decisa la rinuncia al male, ci si sente leggeri, liberi, ci si sente gioiosi.

La Madonna con la Sua delicatezza materna che non vuole imporre ma proporre dice “Permettete che vi aiuti perché non moriate”, e si tratta di una morte che incomincia in questa vita ma poi diventa morte eterna se moriamo nel peccato.

La Madonna vuole che viviamo “con il mio Figlio per sempre” oggi e per sempre. “Vi ringrazio”.

Non c’è bisogno di tante parole, bisogna adesso, alla luce di questo messaggio e alla luce della diagnosi che la Regina della Pace ha fatto della nostra situazione spirituale, vedere la nostra situazione spirituale, prendere in mano la cesoia, tagliare le radici del male, decidere la conversione, fare la confessione, iniziare una vita nuova!

Che la Madonna ci accompagni in questo mese di Ottobre, in questo rinnovamento radicale perché, senza la rinuncia al male, uno non può salvarsi.

Bisogna rinunciare al male ed affidarsi alla Divina Misericordia.

Fonte: Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

Nessun commento: