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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 2 febbraio 2011

Messaggio del 2 febbraio 2011 a Mirjana

"Cari figli, vi radunate intorno a me, cercate la vostra strada, cercate, cercate la verità, ma dimenticate la cosa più importante: dimenticate di pregare correttamente. Le vostre labbra pronunciano parole senza numero, ma il vostro spirito non prova nulla. Vagando nelle tenebre, immaginate anche Dio stesso secondo il vostro modo di pensare e non quale è veramente nel Suo Amore. Cari figli, la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore, dalla vostra sofferenza, dalla vostra gioia, dalla vostra richiesta di perdono dei peccati. Questa è la via per la conoscenza del vero Dio e con ciò stesso anche di se stessi, perché siete creati a Sua immagine. La preghiera vi condurrà al compimento del mio desiderio, della mia missione qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio. Vi ringrazio".

Ascolta la lettura del messaggio


Fonte: Regina Mundi

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 febbraio 2011
Questo messaggio è denso, ricchissimo, è una catechesi sulla preghiera. La Madonna a Medjugorje si è presentata soprattutto come maestra di preghiera. Cerchiamo di dare intanto un’interpretazione globale al messaggio. Il messaggio è rivolto soprattutto, come sapete, ogni due del mese, in prevalenza ai non credenti, a quelli che sono lontani da Dio, ma tuttavia secondo una certa gradazione. Ci sono quelli che sono lontani ostinati, ci sono quelli che sono in ricerca, ci sono quelli che si stanno avvicinando e io direi che la Madonna rivolge il messaggio di oggi soprattutto a quelli che si stanno avvicinando perché dice: “vi radunate intorno a me, cercate la vostra strada, cercate, cercate la verità”.
Quindi c’è questa ricerca di Dio, c’è questo pungolo interiore, questa inquietudine, questo rimorso della coscienza, questo richiamo interiore a una vita diversa, questo desiderio di essere più puliti, di essere più buoni; questo desiderio di pace, di Eternità. Questo è quanto c’è nel cuore di tanti che si avvicinano a Dio.
Ebbene la Madonna in questo messaggio dà un’indicazione molto precisa per quelli che hanno già iniziato il cammino della perfezione, il cammino di conversione; naturalmente gli altri non sono esclusi, ma a me pare che la Madonna voglia dare a coloro che hanno iniziato il cammino di conversione, quindi che cercano la strada, che si radunano intorno a Lei, che cercano la verità, a tutte queste persone la Madonna vuol dare un’indicazione molto concreta per fare veramente passi avanti e per incontrare veramente Dio e cioè il modo di pregare, la preghiera vera.
Infatti la Madonna dice: “la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore”. Qual è la vera preghiera? La Madonna dice “la vera preghiera non è quella che voi fate parlando, dicendo parole”, quella preghiera al termine della quale siamo esattamente come prima”, cioè qual è la preghiera che Padre Gasparino, buon’anima, immaginiamo già in Paradiso, bollava come la preghiera parolaia? E qui la Madonna in qualche modo gli dà ragione quando dice: “le vostre labbra pronunciano parole senza numero”, questa è la preghiera parolaia: “ma il vostro spirito non prova nulla”, cioè non sentite col cuore quello che dite.
La Madonna, quando nei primi anni ha spiegato che cos’è la preghiera del cuore, ha detto: “quando dite il Padre Nostro e pronunciate la parola Padre, dovete sentire nel vostro cuore l’Amore di Dio Padre che vi ama, sentire nel vostro cuore l’affetto, la devozione, la fiducia dei figli. E così quando dite l’Ave Maria, dovete sentire la mia presenza come Madre che vi aiuta, che vi ama, che si prende cura di voi, e così come nel Gloria al Padre, il vostro cuore deve aprirsi all’Adorazione della Santissima Trinità”. Questa è la preghiera del cuore, ciò che noi pronunciamo con le labbra abbia un eco nel nostro cuore!
Perché, se al termine della preghiera noi siamo dentro di noi, nel nostro spirito esattamente come prima della preghiera, non abbiamo pregato, la nostra preghiera non serve a nulla.
Allora la Madonna dice: “non dimenticate la cosa più importante, se volete progredire nell’Amore di Dio, nella conoscenza di Dio e anche nella conoscenza di voi stessi, cercate di pregare col cuore”. Allora io già brevemente vi ho indicato come si fa a pregare col cuore, cioè sentire col cuore quello che si dice con le labbra. Se io dico: “Padre Nostro”, devo sentire col mio cuore quello che dico con le labbra.
Ma la Madonna qui dà un’indicazione ancora più ampia cioè la preghiera nasca dalle vostre situazioni di vita. Questa è la vera preghiera del cuore, è quella che è incarnata nelle situazioni della vita, cioè una preghiera esistenziale nasce dall’esistenza quotidiana.
Se sono nella difficoltà, perché sono tentato perché mi sento debole, perché mi sento trascinato dal male, allora grido, prego. Se sono nel peccato, perché sono caduto, allora grido dal profondo a te o Signore, ascolta la mia voce!
Se sono in un momento di indigenza, di bisogno, perché ho una malattia, perché ho una disgrazia, perché ho perso il lavoro, ho bisogno che Dio mi aiuti! Allora dal profondo della mia situazione esistenziale, faccio salire a Dio il mio grido, la mia richiesta di aiuto!
Se mi sento oppresso dal male e dal peccato, se mi sento torturato dentro, se ho degli scrupoli, se sono scontento di me stesso, chiedo a Dio! Dio crei in me un cuore puro! Come dice la Madonna: ”la vera preghiera proviene dalla vostra richiesta di perdono dei peccati”.
Se sono malato, allora nella mia sofferenza chiedo a Dio la Grazia di portare la croce, chiedo a Dio il sollievo dalla sofferenza, chiedo a Dio la virtù della fortezza, chiedo a Dio di saper offrire la sofferenza.
Se sono nella gioia, perché la Madonna nota anche questo: “dalla vostra gioia”, cioè dalle situazioni esistenziali di gioia deve nascere la preghiera, e quindi il ringraziamento per le Grazie ricevute, per la Gioia che Dio ci dà, per le vittorie che abbiamo ottenuto nel combattimento spirituale, per i benefici e i progressi che abbiamo fatto sul cammino di santità, ma anche per i benefici e le Grazie che Dio ci ha dato nella vita materiale, il ringraziamento per la nascita e il dono di un figlio, tutte le vicende belle della vita! Saper ringraziare!
La Madonna dice: “Cari figli, la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore, dalla vostra sofferenza, dalla vostra gioia, dalla vostra richiesta di perdono dei peccati”. Se noi preghiamo in questo modo, col cuore, a partire dalle nostre situazioni di vita, allora noi conosciamo il vero volto di Dio, che è un volto di Padre, che ci ama, che ci vuole bene.
Il volto di Dio è Amore e non dobbiamo rimanere impigliati, dice la Madonna, da quell’immagine di Dio che noi ci siamo costruiti secondo il nostro modo di pensare, che è un’immagine tenebrosa di un Dio lontano, un Dio che non si occupa di noi, che ci punisce, un Dio che è più una proiezione della nostra infelicità che l’apertura del nostro cuore al suo Amore. E’ la prima volta che la Madonna fa quest’osservazione e cioè che quando ”vaghiamo nelle tenebre” e quindi non siamo entrati nella luce di Dio, nell’Amore di Dio, ci facciamo di Dio un’immagine sbagliata! Ci costruiamo un Dio secondo il nostro modo di pensare, e non qual è veramente nel Suo Amore.
Quindi nella preghiera del cuore noi conosciamo Dio com’è veramente, cioè Amore, cioè Padre. Attenzione, la Madonna dice che nel medesimo momento non solo conosciamo Dio così com’è veramente, ma conosciamo anche noi stessi in Dio, come diceva sant’Agostino: “noverim te ut noverim me”, e cioè: “che io possa conoscere Te per poter conoscere me”. Perché in Dio, nell’Amore di Dio, noi conosciamo noi stessi, siamo suoi figli, sue creature siamo peccatori, ma anche infinitamente amati, siamo elevati a dignità di figli, destinati alla Vita Eterna. Dunque la Madonna ci esorta ad andar sul concreto, a non pregare con le labbra, come ha detto Gesù criticando gli scribi e i farisei, ma a pregare col cuore, a partire dalla nostra situazione di vita, di sofferenza, di gioia, ma anche di richiesta di perdono, di richiesta di aiuto. Questa è una situazione esistenziale nella quale noi dobbiamo far scaturire la preghiera, in questo modo cresciamo nella conoscenza di Dio, cresciamo nella conoscenza di noi stessi e comunque, cari amici, c’è un termometro molto ben preciso che ci indica se preghiamo bene, se dopo la preghiera ci sentiamo uniti a Dio, più vicini a Dio. Se dopo la preghiera ci sentiamo più uniti a Dio, più vicini a Dio, più determinati, più forti sulla via del bene, più consolati dalle nostre afflizioni, più liberi dalle nostre paure, vuol dire che abbiamo pregato bene, che abbiamo pregato col cuore ed è attraverso questa preghiera del cuore che ci uniamo a Dio e così creiamo “la famiglia di Dio”, di tutti coloro che, come ha detto una volta la Madonna, - “i vostri cuori, il mio Cuore e il Cuore di Gesù”, - “formano un solo cuore di amore e di pace”. Questo, ha detto la Madonna, è il “compimento del mio desiderio, della mia missione” riunire, unificare tutta la famiglia di Dio qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio. Vi ringrazio".
Questo dunque è lo splendido messaggio che ci ha dato la Regina della Pace attraverso la veggente Mirjana e questo è un invito per noi a riflettere su come preghiamo e a deciderci per una preghiera che sia la preghiera del cuore, sia lo sforzo del cuore di aprirsi a Dio.
Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito:www.medjugorjeliguria.it

1 commento:

giuseppe ha detto...

La gioia provata nel messaggio del 25 gen., ci è stata cancellata dal giusto rimprovero sul nostro modo di comportaci.Bene ha fatto la Madonna ha ricordarci quello a cui dobbiamo tendere e a non credere di essere diventati "bravi".
Giuseppe