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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 10 dicembre 2011

Vogliamo lasciare entrare Gesù nella nostra vita come Maria?

 

«Fratelli e sorelle, cari pellegrini!
Nel Salmo 117, anche in questo Tempo di Avvento, preghiamo: "Apritemi le porte della giustizia" oppure: "Questa è la porta del Signore".

Ci sono porte chiuse e grandemente sbarrate che impediscono l'incontro di un uomo con un altro - del marito con la moglie, del figlio col padre o con la madre -, ma ci sono anche porte aperte che conducono sempre ad un incontro. Mentre aspettiamo il medico o cerchiamo lavoro avvertiamo come una parte della nostra vita dipenda dal passare attraverso una porta.

Fratelli e sorelle, l'immagine della porta si può applicare anche a Maria: poco fa nelle litanie abbiamo pregato la "Porta del Cielo", abbiamo detto che è Maria la Porta del Cielo. Maria non è nient'altro che una porta aperta, un passaggio e un indicatore verso Cristo e verso il Dio Trinitario. Maria è la porta per mezzo della quale Cristo è venuto in questo mondo. Mentre le portava la lieta novella, l'angelo le ha annunciato che sarebbe divenuta Madre e che suo Figlio sarebbe stato un uomo completo. Ma quel Bambino non sarà soltanto un uomo: "Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo", come abbiamo ascoltato poco fa nel Vangelo. Il nome di quel bambino - "Gesù", fratelli e sorelle, nascondeva anche il suo futuro ruolo: Gesù vuol dire "in Dio c'è salvezza". Non nel progresso, non nei soldi, non nel successo ad ogni costo: solo in Lui c'è la salvezza, in Gesù Cristo che è entrato nel nostro mondo come Salvatore degli uomini! Tale venuta è stata resa possibile da Maria quando ha detto il suo sì, è stata resa possibile tramite la porta aperta della sua vita a cui Dio aveva bussato.

Fratelli e sorelle, Maria non ha ignorato il bussare di Dio. All'inizio ha un po' indugiato ed ha reagito come reagiscono gli uomini: "Come è possibile? Non conosco uomo". Tuttavia, dopo che l'angelo le ha spiegato un po' che cosa doveva avvenire, Ella ha detto il suo sì: "Ecco la serva del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola". Dio desidera redimerci, ma non senza di noi né contro la nostra volontà! Sant'Agostino direbbe: "Dio ci ha creato senza di noi ma non vuole salvarci senza di noi". Maria ha detto il suo sì a nome di tutti noi, per così dire ci sostituisce dicendo il proprio sì a Dio in piena libertà. Maria ha creduto con decisione piena, accettando tutte le conseguenze che tale decisione portava con sé per la sua vita futura. Dalla vita di Maria è possibile vedere cosa significhi davvero la fede, ossia come bisogna credere. Lei non aveva la possibilità di verificare quella notizia, né il meraviglioso avvenimento accaduto alla sua parente Elisabetta, che nella sua vecchiaia aspettava un figlio. Tuttavia lei ha detto il suo sì e con ciò ha mostrato di affidarsi completamente a Dio, senza se e senza ma. Ella ha posto tutto in un biglietto, in quello di Dio, ha posto tutto in Dio, a cui era legata fin da bambina in quanto figlia fedele del suo popolo di Israele.

Fratelli e sorelle, Maria col suo sì ha aperto a Dio quella porta che l'uomo aveva chiuso e chiude anche oggi col proprio peccato. L'uomo chiude la porta quando vuole essere come Dio e dice: "Basto a me stesso, non ho bisogno di Dio", ma il Nome di Dio rimanda ad una misura che non è di questo mondo e sapere questo è necessario oggi come mai prima. Maria ha aperto la porta all'opera di Dio nella propria vita e con ciò ha sgombrato la via attraverso cui Dio, col suo aiuto, ha potuto compiere le sue grandi opere nel mondo e sul mondo.

Fratelli e sorelle, se noi in questi giorni di Avvento attendiamo seriamente il Signore - come dice l'apostolo Giovanni nel libro dell'Apocalisse: "Sto alla porta e busso" -, allora è rivolta anche a noi la domanda: siamo disposti, come Maria, ad aprire la porta a Gesù? Vogliamo lasciarlo entrare nella nostra vita? Il Vangelo non dice nulla su come termina questo tentativo del Signore, ma l'immagine di questo bussare può essere applicata a ciascuno di noi, al suo bussare alla porta del nostro cuore.

Dalla vita di Maria, fratelli e sorelle, sono visibili tre vie attraverso cui Dio può venire a noi. Innanzitutto l'angelo che rimanda al silenzio in cui possiamo udire il bussare di Dio: tale silenzio ci offre lo spazio per chiederci quale sia la volontà di Dio nella nostra vita. Il silenzio è appropriato ed appartiene all'Avvento: la confusione, gli urli si oppongono all'Avvento. Il Tempo di Avvento è un ascoltare il silenzio ed obbedire ad esso. La seconda via visibile a partire dalla vita di Maria, è il fatto che Dio viene tramite la fede, come possiamo riconoscere appunto in Maria. Con totale fiducia in Dio, Maria ha accolto i piani di Dio per la sua vita e si è affidata alla sua guida. Tale fede viene confermata là dove anche noi, guardando alle difficili circostanze della nostra vita, siamo spinti a chiedere: "Come avverrà questo?". La fede è un passo nella novità iniziata con Dio, è lasciar entrare Dio nella nostra vita, anche nelle parti tenebrose del nostro essere. Credere significa anche mettersi in cammino e giungere con Maria da Elisabetta, ovvero andare verso le persone che hanno bisogno di noi e condividere con loro qualcosa dell'abbondanza che noi stessi abbiamo ricevuto da Dio e cercare un luogo di riposo per il Bambino Gesù nel cuore delle persone. Ed infine la gioia, la profonda gioia interiore in Dio per cui Maria ha esclamato: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore". Maria viveva della gioia che trovava nel Dio che voleva venire a Lei. Questo Dio vuole anche venire a noi ed unirci nella gioia con tutti coloro che con noi credono e che in questi giorni celebreranno la sua Incarnazione nel Bambino di Betlemme.

Fratelli e sorelle, sarebbe una grande pericolo se questo tempo fosse per noi così rumoroso ed impegnato da non sentire il bussare di Dio alla porta del nostro cuore preparandoci al Natale, se la nostra porta fosse chiusa perché il nostro cuore è appesantito da molte altre cose e impegni. Se non fossimo disposti a mettere ordine nei nostri cuori e nella nostra vita con una vera e sincera conversione, affinché Gesù possa entrarvi degnamente e gioiosamente, come ha fatto con Maria.

Apriamogli dunque, fratelli e sorelle, la porta, lasciamo entrare Gesù nella nostra vita, poiché: "Chi ascolta la mia voce e mi apre la porta io entrerò da lui, cenerò con lui ed egli con Me".

Amen».

Fonte IdM - (Omelia della Messa serale dell'8.12.'11 a Medjugorje. Ascolto di Radio "Mir" Medjugorje, traduzione dal croato personale (apostolo21)

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