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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 26 ottobre 2011

Video Commento di Padre Livio al Messaggio del 25 ottobre 2011


Commento di Padre Livio al Messaggio del 25 ottobre 2011 dato dalla Madonna alla veggente Marija Pavlovic Lunetti.

 
Fonte: Radio Maria

martedì 25 ottobre 2011

Video Marja Pavlovic legge il Messaggio del 25 ottobre 2011 a Radio Maria


Marja Pavlovic legge il Messaggio del 25 ottobre a Radio Maria

 
Fonte: Radio Maria

Messaggio del 25 ottobre 2011

"Cari figli,
vi guardo e nei vostri cuori non vedo la gioia. Oggi io desidero darvi la gioia del Risorto perché Lui vi guidi e  vi abbracci con il suo amore e con la sua tenerezza. Vi amo e  prego incessantemente per la vostra conversione davanti al mio figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

La fede

 

LA FEDE


Quella vecchietta cieca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
... te ciaccompagno io, ché la conosco.


     Se ciai la forza de venimme appresso,
     de tanto in tanto te darò 'na voce,
     fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
     fino là in cima, dove c'è la Croce…


Io risposi: - Sarà … ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede … -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.

(Trilussa)

Video Inno di Medjugorje


 

Siamo giunti Madre cara,
Da ogni parte della terra.
Ti portiam le nostre pene,
Con le gioie e le speranze.
 
              O Regina della pace,
              Il tuo sguardo ci consoli,
              Su noi posa le tue mani,
              Supplicando il Divin Figlio.

Guarda a Te la Chiesa intera,
Stella estrema di salvezza,
Ti preghiam con voce ardente:
Rendi puri i nostri cuori.

               O Regina della pace...

Il Tuo piccolo Bijakovo,
Medjugorje tutta insieme
Han diffuso la Tua gloria
Esaltando il Tuo bel nome.

               O Regina della pace...


Per l'amore, o Madre cara,
Che per noi hai dimostrato
Promettiam di diventare
Piu ferventi che in passato.

              O Regina della pace...

Fonte: Radio Maria

lunedì 17 ottobre 2011

La Preghiera nei Messaggi della Madonna a Medjugorje (2)

 

Continuando la riflessione del precedente post sulla Preghiera non dobbiamo dimenticare la raccomandazione della Madonna per la Santa Messa.

Mirjana ha detto: “ Una volta (la Madonna)  ha detto a noi veggenti - quando ancora eravamo bambini - se volete scegliere tra il vedere me (avere appari-zione) o andare alla Santa Messa, dovete sempre scegliere la Santa Messa, perché durante la Santa Messa mio Figlio è con voi! “.

Il pensiero della Madonna sulla S. Messa risulta chiaro da diversi messaggi; ne ho raccolti qualcuno qui di seguito dai quali si evince quanto segue:

  1. partecipare – se possibile – alla S. Messa quotidiana
  2. prepararsi spiritualmente prima della S. Messa
  3. vivere la S. Messa, umili e rispettosi durante il suo svolgimento
  4. ringraziare Dio dopo la S. Messa, non abbandonando subito la Chiesa
  5. pregare - ad esempio - come ringraziamento il Credo ed i 7 Pater-Ave-Gloria

Messaggio del 2 settembre 1983 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
”Non meravigliatevi se vi dico questo: voi siete proprio deboli perché pregate poco. Se siete molto occupati con lo studio o con il lavoro, pregate come minimo per mezz’ora al mattino e alla sera. Poi cercate altro tempo per la preghiera durante la giornata. Vi raccomando in modo particolare di partecipare alla messa quotidiana.

Messaggio del 30 marzo 1984 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
”Bambini miei! Desidero che la santa messa sia per voi il regalo della giornata. Aspettatela, desiderate che essa cominci perché Gesù stesso si dà a voi durante la messa. Anelate dunque a quel momento in cui voi siete purificati. Pregate molto perché lo Spirito Santo rinnovi la vostra parrocchia. Se la gente assiste alla messa tiepidamente, ritorna a casa fredda e con il cuore vuoto.”

Messaggio del 13 gennaio 1984 (Messaggio straordinario)
«La Messa è la forma più alta di preghiera. Non riuscirete mai a capirne la grandezza. Perciò siate umili e rispettosi durante la celebrazione e preparatevi a essa con molta cura. Vi raccomando di partecipare tutti i giorni alla Messa».

Messaggio del 28 marzo 1984 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
”Quando uscite da casa per recarvi a messa, cominciate già lungo il cammino a prepararvi e a raccogliervi spiritualmente. E dopo la messa, non uscite mai dalla chiesa senza aver ringraziato adeguatamente Dio.”

Messaggio del 2 giugno 1984 (Messaggio straordinario)
”Figli cari! Dovreste rinnovare le vostre preghiere allo Spirito Santo. Partecipate alla messa! E, dopo la messa, fareste bene a pregare in chiesa il Credo e i sette Pater Ave Gloria come si fa per Pentecoste.

Messaggio del 9 marzo 1986 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
Venite in chiesa per tempo! A volte sarebbe meglio non venire piuttosto che arrivare di corsa e riandarsene in fretta appena finisce la messa.”

Come ho scritto all’inizio, siamo invitati alla partecipazione giornaliera alla     S. Messa, ma è comprensibile che non sempre è possibile a tutti parteciparvi.

Altra pratica di preghiera che viene subito dopo la S. Messa ed anch’essa consigliata è la Preghiera o Liturgia delle Ore.

La Liturgia delle Ore è antica quanto la Chiesa. Gesù stesso, leggiamo nel Vangelo, si ritirava spesso nel deserto o sul monte a pregare (Mc 1, 35; 6, 46) alzandosi al mattino presto (Mc 1,35); o passava la nottata intera in orazione al Padre (Lc 6, 12; Mt 14,23.25). 
Gesù ha raccomandato anche a noi di seguire il suo esempio, pregando sempre, senza stancarci mai (Lc 18,1; 1 Ts 5,17). Una preghiera umile, vigilante, perseverante, fiduciosa nella bontà del Padre.
Gli Apostoli, a loro volta, continuarono a richiamare il comando del Signore. Li vediamo riunirsi per la preghiera all'ora di terza (At 2,1-15). Lo stesso Pietro «salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare» (At 10, 9); anche «Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso te tre del pomeriggio» (At 3, 1). 
La comunità cristiana era anch'essa assidua nella preghiera e nell'ascolto dell'insegnamento degli Apostoli (At 2, 42). E questo fin dall'inizio, quando era ancora viva Maria, la Madre di Gesù (At 1, 14 ).

La “Liturgia delle Ore” è la preghiera ufficiale della Chiesa Cattolica, per la quale essa è partecipazione sacramentale alla preghiera personale di Gesù Cristo: Egli continua, incessantemente, quale supremo e perfetto Sacerdote, a pregare e lodare il Padre nella preghiera della Chiesa.

Anche quando la si recita nel chiuso della propria cameretta non si è MAI da soli, si sta compiendo un’azione nella Chiesa e CON la Chiesa.

Il contenuto della Liturgia delle Ore è basato soprattutto sui salmi e sulla lettura della Parola di Dio: Antico e Nuovo Testamento, Lettere cattoliche e altri scritti.

La Liturgia delle Ore si articola in varie ore canoniche. Le due ore principali sono:

·      le Lodi Mattutine, che si celebrano all'inizio della giornata;

·      i Vespri, che si celebrano alla sera, solitamente all'imbrunire o prima di cena.

La Liturgia delle Ore comprende anche altre ore minori:

·      l'Ufficio delle Letture, che non è legato ad un'ora prestabilita ma può essere celebrato in qualunque ora della giornata;

·      l'Ora Media (Terza, Sesta e Nona che corrispondono alle 9, alle 12 ed alle 15);

·      la Compieta (prima di andare a dormire).

La successione temporale delle ore nel corso della giornata è:

·      Lodi Mattutine,

·      Ora Media – terza,

·      Ora Media – sesta,

·      Ora media – nona,

·      Vespri,

·      Compieta.

Le letture possono invece essere celebrate come si desidera. Spesso si celebrano al mattino prima delle Lodi che seguono immediatamente dopo. Un altro momento adatto potrebbe essere prima della Compieta.

Tutte le ore (tranne la Compieta) sono basate sul salterio, che è uno schema di quattro settimane che raccoglie i 150 Salmi presenti nell’Antico Testamento, in maniera tale che nel corso del mese si possano recitare tutti (o quasi). Lo schema della Compieta è invece di una sola settimana.

Un laico può scegliere le ore della Liturgia che desidera celebrare. È sommamente consigliabile celebrare almeno le Lodi ed i Vespri che sono le due ore principali. Normalmente si celebra una sola ora media (solitamente solo i religiosi celebrano tutte e tre le ore medie). Per i laici l’orario non è rigido, ma può essere adattato entro limiti ragionevoli ai propri ritmi.

sabato 15 ottobre 2011

La Preghiera nei Messaggi della Madonna a Medjugorje

 

Il richiamo a pregare è sempre presente nei messaggi della Madonna; è noto  il suo desiderio affinché dedichiamo alla preghiera – se ci è possibile – almeno mezz’ora al mattino e mezz’ora la sera.

La riflessione di oggi è su questo bellissimo messaggio che ci indica “come”  la Madonna desidera che noi preghiamo:

Messaggio del 27 gennaio 1984


(Messaggio straordinario)

«Pregate e digiunate. Desidero che approfondiate continuamente la vostra vita di preghiera. Ogni mattina in famiglia rinnovate le preghiere di consacrazione ai sacri Cuori di Gesù e di Maria. Pregate ogni giorno l’Angelus, il Credo, cinque Pater, Ave e Gloria in onore della passione di Gesù, un sesto per il nostro Santo Padre, il Papa, e un settimo per l’effusione dello Spirito Santo su di voi. Poi la preghiera di invocazione dello Spirito Santo. Se vi è possibile, pregate anche il Rosario».


Riassumiamo le raccomandazioni della Madonna:

  1. Consacrazione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria
  2. Angelus
  3. Credo
  4. i “Sette Pater-Ave-Gloria”, come segue
    1. i primi 5 Pater-Ave-Gloria  in onore alla Passione di Gesù
      (le 5 piaghe, mani piedi e costato)
    2. il 6° Pater-Ave-Gloria per il Papa
    3. il 7° Pater-Ave-Gloria per l’effusione dello Spirito Santo
  5. Preghiera di invocazione dello Spirito Santo
  6. Il Rosario se ci è possibile

La preghiera del Rosario è particolarmente raccomandata dalla Madonna; ecco qui di seguito alcuni Messaggi che ci aiutano a capire come pregare il Santo Rosario:


Messaggio del 3 settembre 1981
(Messaggio straordinario)

All'inizio della corona del rosario pregate sempre il Credo.


Messaggio del 14 agosto 1984

 "Vorrei che la gente in questi giorni pregasse con me. E che preghi il più possibile! Che inoltre digiuni il mercoledì e il venerdì; che ogni giorno reciti almeno il Rosario: i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi".

(ndr: non deve meravigliare la mancanza dei “Misteri della Luce” dato che furono istituiti il 16 ottobre del 2002 con la pubblicazione della Lettera Apostolica “Rosarium Virginis Mariae” da parte del beato Giovanni Paolo II)

Messaggio del 28 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)

Pregate dapprima il Credo. Poi la giaculatoria “O Gesù mio, perdona le nostre colpe...”. Quindi annunziate il mistero e meditate…

Messaggio del 25 agosto 1997

Figlioli, il Rosario mi è particolarmente caro. … 

 

Riassumiamo ancora le raccomandazioni della Madonna:

  1. All’inizio della corona del Rosario pregare sempre il Credo
  2. Subito dopo la giaculatoria “O Gesù mio, perdona le nostre colpe …”
  3. Quindi annunziare il mistero e meditarlo
  4. Se e quando ci è possibile pregare tutto il Santo Rosario: Misteri della Gioia, della Luce, del Dolore e della Gloria
  5. Il Rosario è particolarmente “caro”alla Madonna

Buona preghiera a tutti.

martedì 11 ottobre 2011

La migliore arma da impiegare contro Satana è il Rosario

Messaggio straordinario del 1 agosto 1990

“Cari giovani!

Tutto quello che il mondo di oggi vi offre è illusione, passa.

Proprio per questo potete comprendere che Satana vuole, con la sua presenza, distruggere voi e le vostre famiglie.

Cari figli, questo è il tempo delle grandi grazie.

Desidero che rinnoviate i miei messaggi e che li viviate col cuore.

Siate portatori della mia pace e pregate per la pace nel mondo.

Vi chiedo di pregare innanzitutto per la pace nei vostri cuori e nelle vostre famiglie e poi per la pace nel mondo.

Cari giovani, Satana è forte e farà di tutto per disturbarvi ostacolandovi in tutte le vostre iniziative.

Aumentate quindi le vostre preghiere perché ne avete particolarmente bisogno in questi ultimi tempi.

La migliore arma da impiegare contro Satana è il Rosario. “

Fonte: IdM

Grazie ad Antonio e Concetta per la segnalazione

Come si arriva al pane

pani pesci mini
Settembre è un mese di ringraziamento per i frutti della terra che sono maturati. In esso si celebrano anche le giornate dedicate al pane, con cui si vuole attirare l'attenzione e ricordare - soprattutto ai bambini in età scolare - il valore del pane che essi vedono, toccano e di cui si nutrono ogni giorno. Si insegna loro a ringraziare Dio in preghiera per il pane.


Una delle libere interpretazioni della miracolosa moltiplicazione dei pani compiuta da Gesù nel deserto, in modo molto interessante, parte dal fatto che tra la folla c'era un ragazzino che aveva cinque pani e due pesci. Il ragazzino portò quello che aveva ai discepoli ed essi lo diedero a Gesù. Gesù lo prese, lo benedisse, lo spezzò e lo distribuì. Quando gli altri lo videro, estrassero anch'essi dalle loro bisacce e dalle loro tasche ciò che avevano, perché di sicuro avevano qualcosa (pane, frutta secca ecc. ) e lo condivisero gli uni con gli altri.

Gesù ci rivela ciò che abbiamo

Immagino che nella nostra mente si sia affacciata la domanda: Questo è forse un miracolo? Cosa c'è di miracoloso in questo?

Sì, questo è un miracolo! Il miracolo sta nel fatto che le persone hanno preso, offerto e condiviso ciò che avevano. Per Gesù sarebbe stato più facile fare del pane dalle pietre che non aprire le bisacce e le tasche - aprire, cioè, i cuori degli uomini! - perché condividessero ciò che avevano.

E' interessante come Gesù ha reagito inizialmente, quando gli apostoli gli dicevano di congedare la folla perché la regione in cui si trovavano era deserta. Gesù ha risposto: "Date loro voi stessi da mangiare!". I discepoli ripresero: "Non abbiamo nulla qui, se non cinque pani e due pesci".

Questo, a prima vista, è comprensibile: da dove potevano prenderne per darne agli altri se non ne avevano neppure loro! Ma la verità era un'altra: non è che i discepoli non avessero pane, ma anch'essi affamati! Nel loro cuore c'è tirchieria! Temevano per loro stessi: sarebbe stato sufficiente per loro? " I cinque pani e i due pesci rappresentano ciò che abbiamo, di cui ci vergogniamo e per cui siamo tristi perché è troppo poco" (C. M. Martini). I discepoli pensavano di non avere, ma Gesù ha rivelato loro ciò che avevano. Essi pensavano che ciò che avevano non sarebbe stato sufficiente neppure per loro, ma Gesù ha insegnato loro che, se lo avessero condiviso con gli altri, ne sarebbe rimasto anche per loro.

La preghiera cambia il cuore

Oltre al fatto di aver sfamato la folla, nel gesto della moltiplicazione dei pani compiuto da Gesù possiamo leggere anche qualcos'altro: cioè come risolvere un problema quando ci imbattiamo in esso, cosa fare quando non sappiamo come andare avanti, quando ci troviamo di fronte ad un ostacolo. Osserviamo cosa ha fatto Gesù: "Egli prese i cinque pani e i due pesci, volse gli occhi al cielo, pronunciò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli perché li distribuissero" (Mc 6, 41).

Immagino che la risposta ci abbia sorpreso. Sì, Gesù risolve il problema con la preghiera. Forse qualcuno potrebbe sorridere e dire: "Cosa otterrai dalla preghiera? La preghiera può forse darti del pane? Perché preghi, perché vai in Chiesa? Cosa ti ha dato Dio?". E' vero, la preghiera non mi dà il pane, ma la preghiera cambia il mio cuore! Come avviene questo? Gesù ha guardato al Cielo. Gesù ha posto cioè se stesso e la situazione concreta in relazione col Padre. Ciò ci insegna a non guardare da soli a quello che abbiamo (cinque pani e due pesci o altro), ma a farlo di fronte al Padre. Gesù guardava al Padre e poi a ciò che aveva dalla prospettiva del Padre.

Come guardavano i discepoli? Da soli, solo coi loro occhi. Quando osservo da solo i cinque pani e i due pesci, solo con i miei occhi, allora ciò che ho è poco, poco per me e per i miei cari: come potrei dare qualcosa ad altri? Quando invece li guardo in preghiera, davanti a Dio e con gli occhi di Gesù, allora non sono più poca cosa. Li posso anche condividere con gli altri, non devo aver paura di farlo: non solo ce ne sarà per me, ma ne avanzeranno ancora. Dunque, la preghiera non mi dà il pane, ma cambia il mio cuore, il mio sguardo. Vedo le cose diversamente e da un'altra prospettiva: da quella di Gesù. Questa è una trasformazione, è un miracolo, un miracolo dentro di me!

Nella preghiera comprendo che tutto quello che ho è un dono

Ogni evento, noi stessi e gli altri - sia i buoni che coloro che ci attaccano ed offendono -, devono essere visti da noi in preghiera. Lì, dinanzi allo sguardo di Gesù, comprendo che gli altri sono per me un dono e non dei nemici. Un tale pensiero (che siano dei nemici) nasce in me quando qualcuno mi ferisce e quando guardo a questo fatto da solo, senza Gesù. Dobbiamo porre tutto ciò che abbiamo in relazione con Dio, dinanzi al Padre Celeste. Non dobbiamo risolvere nulla da soli né con le sole nostre forze, ma dobbiamo risolvere tutto con Dio. Credo che ci sia noto l'esempio di quei due fratelli che stavano litigando per la terra. Uno diceva: "La terra è mia" e l'altro: "No, è mia proprietà". La terra ha risposto sorridendo: "No, entrambi siete mia proprietà: non sono io ad appartenere a voi, ma voi appartenete a me".

Quando guardo alle cose terrene da solo, spesso le osservo da una prospettiva di paura e di avidità. Nella preghiera, dinanzi al Padre Celeste invece comprendo che tutto quello che ho è un dono. Niente è mio, non sono proprietario né di cose né di persone. Io sono un amministratore, le cose e le persone mi sono state affidate, ma nulla mi appartiene. Un giorno mi lascerò tutto alle spalle.

Un giornalista di New York vide tutto quello che Madre Teresa faceva con i lebbrosi e disse: "Io non lo farei neanche per un milione di dollari!". Madre Teresa rispose: "Neanch'io!".

La croce

Anche la croce, ciò che è difficile nella vita, dipende dalla preghiera. La chiave per la croce è nel mio cuore. Per qualcuno è una croce una determinata cosa che non lo è per un altro. Ciò dipende dalla sua accettazione o dalla mancata accettazione. Se resto solo, senza Gesù di fronte alle difficoltà, allora è difficile portare la croce, ma se guardo a quella cosa con gli occhi di Gesù, allora sentirò le sue parole: "Prendi la tua croce!". E quando la prendo, essa perde peso. Quando si accetta qualcosa e lo si fa con amore il suo peso diminuisce. Curare i lebbrosi per quel giornalista sarebbe stata una croce, ma non lo era per Madre Teresa. Perché? Perché lei aveva accettato ciò che faceva e lo faceva con amore!

In ogni Eucaristia noi sperimentiamo ciò che Gesù ha fatto in quella regione deserta con quei cinque pani e due pesci. In ogni Messa ascoltiamo le sue parole: "Prendete e mangiate: questo è il mio Corpo per voi!". Gesù dona se stesso per te. Incondizionatamente e gratuitamente. Dopo la Comunione Egli mi dice: "Vai in pace!". Con ciò vuol dirmi: "Ti ho dato l'esempio: va' e fai anche tu per gli altri quello che hai visto che ho fatto io".

Ora capiamo perché la Regina della Pace ci invita così spesso alla preghiera?

fra Marinko Sakota



Fonte: "Glasnik mira", Settembre 2011, pagg. 16 - 17. Traduzione dal croato personale (IdM apostolo21)

domenica 9 ottobre 2011

Video Medjugorje 2011





Ndr: bellissimo filmato (a parte qualche fotogramma di pubblicità, ma ci sta …)

Il messaggio – completo – riportato nel filmato è il seguente:

Messaggio del 10 gennaio 1985
Cari figli, anche oggi desidero ringraziarvi per tutti i sacrifici; grazie in particolare a quelli che sono diventati cari al mio cuore e che vengono qui volentieri. Ci sono molti parrocchiani che non ascoltano i messaggi; tuttavia, per merito di coloro che sono particolarmente vicini al mio cuore, continuo a dare messaggi alla parrocchia. E li darò anche in seguito poiché vi amo e desidero che diffondiate di cuore i miei messaggi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Apparizione a Marija Pavlovic 6 Ottobre 2011 a CASTEL GOFFREDO


Apparizione a Marija Pavlovic 6 Ottobre 2011 a CASTEL GOFFREDO

 
Fonte: Radio Maria

venerdì 7 ottobre 2011

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 ottobre 2011

Messaggio a Mirjana del 2 ottobre 2011

“Cari figli, anche oggi il mio Cuore materno vi invita alla preghiera, ad un vostro rapporto personale con Dio Padre, alla gioia della preghiera in Lui. Dio Padre non vi è lontano e non vi è sconosciuto. Egli vi si è mostrato per mezzo di mio Figlio e vi ha donato la vita, che è mio Figlio. Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre. Pregate! Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui. Pregate! Pregate affinché la bontà che viene solo da mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori. Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre. Io continuerò a guidarvi. In modo particolare vi prego di non giudicare i vostri pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati? Pregate! Vi ringrazio”.

Al termine del messaggio Mirjana ha aggiunto: “in precedenza io non ho mai detto nulla, ma siete consci fratelli e sorelle, che la Madre di Dio è stata con noi? Ognuno di noi si chieda: ne siamo degni? Dico questo perché per me è difficile vedere la Madonna nel dolore, perché ciascuno di noi chiede un miracolo, ma non vuole fare un miracolo dentro di sé.”


Commento di Padre Livio al messaggio del 2 ottobre 2011

Come vedete, il messaggio ha due parole chiave che ci aiutano a comprendere la sua grandezza straordinaria. La prima parola è l’invito alla preghiera che si ripete per ben quattro volte all’imperativo e quindi c’è un fortissimo invito alla preghiera, che ha una risonanza particolare in questo mese di Ottobre che è dedicato, come sapete, alla Madonna del Santo Rosario.

Poi l’altra parola che si ripete più volte è quella del Padre e poi quella del Figlio. Quindi è un messaggio che ha una dimensione Trinitaria e che ci invita a una preghiera che, anche se non è mai nominata, in realtà è la stessa preghiera che Gesù ci ha insegnato: il Padre Nostro!

Infatti quando gli Apostoli hanno chiesto a Gesù di insegnare loro a pregare, Gesù ha insegnato loro il Padre Nostro. Cioè ha insegnato a  rivolgersi al Padre insieme a Lui. Ovviamente il modo in cui Gesù chiama il Padre e si rivolge al Padre è diverso dal nostro modo, perché Gesù distingue fra Padre Mio e Padre Vostro. Per Gesù il Padre è Colui dal quale Egli, il Figlio, è eternamente generato, distinto nella persona, ma uguale nella natura. Quindi “Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio Vero”, ha assunto la natura umana e intercede per noi.

Invece per noi il Padre è Colui che ci ha creati, per mezzo del Figlio ci ha creati dal nulla e quindi siamo davanti a Lui delle creature, ma Gesù ci invita ad associarci a Lui, perché è soltanto da Lui che il Figlio è eternamente generato e noi possiamo avere accesso al Padre e chiamiamo anche Lui con il nome Padre, che nella formulazione aramaica è Abbà, che è l’appellativo con cui il bambino ebreo, nell’intimità della famiglia si rivolgeva al padre; quasi che noi potessimo chiamarlo col nome di papà.

Comunque possiamo chiamarlo Padre con grande atteggiamento di figli consapevoli della nostra piccolezza, ma anche dell’affetto e dell’abbandono che dobbiamo avere verso di Lui.

Quindi la Madonna ci invita a rivolgerci al Padre, come Gesù ci ha insegnato, e cioè con l’affetto dei figli, istaurando con Lui un rapporto personale, cioè rivolgersi al Padre con Gesù, con cuore filiale e tenere viva questa preghiera verso il Padre, perché è una preghiera che si associa al Figlio. Infatti Dio Padre, anche se non Lo vediamo, (per cui Filippo ha detto a Gesù: “Maestro mostraci il Padre”, e Gesù gli ha risposto: “chi vede Me, vede il Padre”), non è sconosciuto, non è lontano! Perché non è sconosciuto e non è lontano? Perché, dice la Madonna: “Si è mostrato per mezzo di Mio Figlio”.

Vedete quante volte la Madonna chiama Gesù Suo Figlio e “vi ha donato la vita, che è Mio Figlio”, mai dimenticare che il Padre ci ha donato tutto ciò che ha, cioè Suo Figlio, e ha chiesto di farsi uomo e di patire per noi per la nostra salvezza.

Si è rivelato per mezzo di Suo Figlio, ci ha salvato per mezzo di Suo Figlio, ci ha portato nel seno della Santissima Trinità per mezzo di Suo Figlio, ci ha fatto partecipi della Divina Natura per mezzo di Suo Figlio.

Quindi la Madonna ha detto: “Perciò, figli miei”, la Madonna ci chiama figli, cari figli, ma anche questa espressione ci mostra come Dio Padre è  il nostro Padre nell’ordine della Divinità, la Madonna è nostra Madre nell’ordine dell’elevazione soprannaturale: “Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre”.

Attenzione, cari amici, nelle prove della vita, non mormoriamo!

Sì a volte ci vien da dire: “Signore dove sei?”, e lo sentiamo anche nei Salmi. Anche nei Salmi sentiamo dire: “Signore rispondimi!”. Anche Gesù ha pregato quel salmo che inizia con quell’espressione: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato!”, però attenzione, non mormoriamo nelle prove, non imprechiamo nelle prove, non facciamoci vincere dal serpente che attraverso le prove ci vuole separare da Dio Padre.

È per questo, che sono le prove della Croce, ma anche le prove della seduzione; per non farci vincere da queste prove, che allontanandoci dal Figlio ci separano da Dio Padre, per questo dobbiamo pregare! Per cui la Madonna dice: “Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre, pregate”.

La Madonna dà uno sguardo al mondo d’oggi riguardo al quale già tanti anni fa aveva detto: “Volete costruire un mondo nuovo senza Dio, perciò siete infelici. Un mondo senza Dio non ha né futuro né Vita Eterna”. E la Madonna aveva già detto anche in un messaggio del 2008: “Satana vuol mettere se stesso al posto di Dio” e la Madonna ci mette in guardia: “Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui”.

Quali sono le famiglie senza Dio? Sono le famiglie senza preghiera, le famiglie che sono nel peccato, le famiglie che non sono quelle fondate sull’amore, sul patto d’amore del matrimonio, che è un patto d’amore indissolubile, fedele.

Per non parlare poi delle perversioni che oggi dilagano. La Madonna dice: “Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui”, perché? Perché saremmo senza futuro e senza Vita Eterna.

E poi dice: “pregate” ancora una volta, dice: “pregate affinché la bontà che viene solo da Mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori”.

Nel commento alla stampa avete sentito quel commento di quel prete di quel film del regista Olmi: “Si può essere buoni senza la Fede”, qui c’è la risposta della Madonna: “pregate affinché la bontà che viene solo da Mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori”. L’unico vero Amore, l’unica vera Bontà, è quella che ci viene da Gesù Cristo che effonde su di noi lo Spirito Santo, cioè l’Amore di Dio, ma perché questo avvenga occorre la Fede.

Senza la Fede in noi non c’è la bontà, c’è un umanitarismo che non regge all’egoismo della carne che si annida dentro di noi.

Pregate, affinché la bontà che viene solo da Mio Figlio, e che è la vera bontà”, non la falsa bontà, il falso umanitarismo. Noi sappiamo quanti movimenti, anche mondiali hanno strumentalizzato i poveri, li hanno sfruttati, poi li hanno gettati perché erano società senza Dio. “Pregate, affinché la bontà che viene solo da Mio Figlio, inondi i vostri cuori”. Solo i cuori pieni della bontà che viene da Gesù, possono comprendere ed accogliere Dio Padre.

Quindi, una straordinaria, potrei dire senza che venga nominato, è una straordinaria meditazione sul “Padre Nostro”, col quale noi insieme a Gesù ci rivolgiamo al Padre, che ci dona il Suo Amore attraverso Suo Figlio e che ci invita a diffondere questo Amore ai fratelli.

La Madonna poi conclude ancora una volta, mettendo a fuoco il Suo ruolo, come fa in tutti i messaggi e cioè il Suo ruolo è quello di essere qui tra noi come inviata dal Padre, come inviata dall’Onnipotente e da Suo Figlio, per continuare a guidarci verso il Padre attraverso il Figlio: “Io continuerò a guidarvi”.

Poi dice: “In modo particolare, vi prego di non giudicare i vostri Pastori”.

La Madonna, nei messaggi di questi ultimi due anni, è intervenuta più volte, dicendo di pregare per i Pastori della Chiesa, e per Pastori della Chiesa si intende: il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti, di pregare per loro, di non criticare i Pastori della Chiesa, ma di pregare per loro, di non giudicarli e anche ha detto: “Io trionferò con i miei Pastori”.

Quindi, molte volte avremmo voglia di giudicare e di criticare, perché i pastori non sono angeli, sono uomini. La Madonna ci dice: “non giudicateli”, e pregate: “in modo particolare, vi prego di non giudicare i vostri Pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati?

Naturalmente questo è un messaggio che mostra anche la preoccupazione della Madonna, già manifestata in altri messaggi, perché la Chiesa sia unita e compatta e realizzi la vera Comunione nella Verità e nell’Amore. “In modo particolare, vi prego di non giudicare i vostri Pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati? Pregate!

C’è quattro volte l’imperativo: pregate; c’è l’invito alla preghiera e poi c’è quattro volte, pregate.            

Pregate, vi ringrazio”.

Ovviamente la Madonna, quando ha parlato era triste, perché Mirjana dice: “mi è difficile vedere la Madonna nel dolore”. Perché la Madonna è triste? Lo ha spiegato la Madonna stessa nei messaggi precedenti a Mirjana, dice: “voi venite qua, tutti pieni di entusiasmo, venite qui a pregare per i non credenti, ma Io vedo che voi che siete qua, avete il cuore impuro, siete nel peccato. Andate a confessarvi!”

E Mirjana dice: “perché ciascuno di noi chiede un miracolo, ma non vuole fare un miracolo dentro di sé”.

Questo miracolo si chiama conversione.      

Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito:www.medjugorjeliguria.it

Video Testimonianza della veggente Mirjana a Medjugorje il 1 ottobre 2011

Prima parte


Seconda parte


Terza parte


Quarta parte
 
Fonte: Radio Maria

martedì 4 ottobre 2011

Commento al messaggio del 25 settembre di Padre Livio di Radio Maria

“Cari figli, vi invito affinché questo tempo sia per tutti voi il tempo per testimoniare. Voi che vivete nell’amore di Dio e avete sperimentato i Suoi doni, testimoniateli con le vostre parole e con la vostra vita perchè siano gioia ed esortazione alla fede per gli altri. Io sono con voi e intercedo incessantemente presso Dio per tutti voi perché la vostra fede sia sempre viva, gioiosa e nell’amore di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. “


Commento al messaggio del 25 settembre di Padre Livio di Radio Maria

Cari amici, ovviamente questo messaggio è dato alla vigilia del mese di ottobre, mese mariano dedicato al Santo Rosario, mese che ha il suo fulcro il 13 ottobre (apparizione della Madonna a Fatima) e mese missionario in cui la Chiesa celebra la giornata missionaria; è quindi il mese della testimonianza e della fede in cui abbiamo il dovere di essere missionari personalmente, in unione con i Pastori. La Madonna è Madre della Chiesa, cammina con la Chiesa e ci dà sempre messaggi intonati alla realtà ecclesiale: nel tempo di Quaresima, di Pasqua, della Pentecoste, il mese di Maggio, Natale, la festa dei Santi e dei morti, sempre i messaggi riecheggiano i momenti di vita della Chiesa. Le parole chiave di questo messaggio sono tre: fede, gioia, testimonianza. La parola fede è fondamentale; perché? Perché la Madonna ha detto, già nei primi tempi, che era venuta qui per risvegliare la fede e d’altra parte la crisi della fede è il più grande problema del mondo contemporaneo. L’aveva già messo in evidenza Paolo VI che parlava del dilagare del secolarismo anche all’interno della Chiesa e anche Benedetto XVI in tante occasioni e nel recentissimo viaggio in Germania dove, parlando a tutto l’Occidente, ha detto che la vera crisi non è istituzionale, per cui i rimedi verrebbero dall’esterno, ma la vera crisi che si patisce all’interno della Chiesa è la crisi della fede. Questa crisi della fede c’è perché non si prega, non si medita la parola di Dio, perché si lascia che il mondo penetri nelle menti, nei cuori e come un veleno paralizzi la vita della Chiesa. Quindi la mancanza di fede è il vero tumore che corrode il cuore dei credenti, è il vero male a cui dobbiamo fare fronte. La Madonna quindi in questo messaggio raccomanda che noi che abbiamo avuto questa grazia del risveglio della fede, viviamo questa fede, la viviamo nell’amore e così la possiamo testimoniare agli altri in modo tale da risvegliare la fede nel cuore degli altri. È questo il programma della Regina della Pace. Quando ha cominciato a dare messaggi alla Parrocchia nel marzo del 1984 ha detto nel secondo messaggio: “Convertitevi voi della parrocchia, perché tutti quelli che vengono qui si convertano a loro volta.” Il primo passo della conversione è il risveglio della fede, poi naturalmente bisogna fare anche gli altri passi che sono il rinnovamento della vita. Quindi la Madonna vuole che noi cristiani abbiamo una fede viva e gioiosa, non una fede abitudinaria, incerta, piena di dubbi, corrosa dalla mondanità su cui si è depositata la polvere dell’effimero per cui oggi molta gente vive senza Dio anche se non lo nega, anche se dice “Beh, qualcuno ci deve pur essere…”, vive senza Dio e muore senza la prospettiva della vita eterna. È una cosa gravissima che dei cristiani muoiano senza la prospettiva della vita eterna! Vuol dire che la fede si è spenta, perché la fede illumina la vita e indica lo sbocco della vita che è appunto la vita eterna; non solo, ma anche le stesse famiglie che accompagnano un moribondo lo fanno senza pregare, perché pensano che se pregano magari è l’ora di morire! Queste sono forme che dimostrano fino a che punto la fede è spenta in tanti cuori. Per prima cosa dunque “risvegliate la fede nel vostro cuore” come un dono, “voi che avete sperimentato la luce, la grandezza, la forza della fede”. Poi la Madonna parla della testimonianza che deve essere duplice: prima con la vita, perché se noi parliamo e non viviamo non siamo credibili, siamo cembali squillanti. La testimonianza della vita è certamente da sola molto eloquente. Mi viene in mente un ammonimento che la Madonna ha dato ai genitori che non vivono la fede: “I vostri figli vi osservano e si allontanano nell’ateismo” cioè, i vostri figli non parlano, ma vedono la vostra vita, vedono che non è coerente e si allontanano nell’ateismo. Perciò, cari amici, prima di tutto viviamo la fede nella nostra vita, che sia veramente un incontro con Gesù Cristo, un amore per Gesù Cristo e la sua Parola, sia veramente un entusiasmo per Gesù Cristo e per il Cristianesimo. Mi ha fatto impressione in questi giorni leggere un’affermazione che è discutibile, a mio parere, però c’è qualcosa di vero anche se andrebbe precisato, cioè che oggi la differenza fra i cristiani e i musulmani in Europa consiste in questo: i musulmani sono più convinti della loro fede di quanto lo siano i cristiani. Ciò è stato detto da un sociologo cattolico. Ora questo non va generalizzato, perché prima di tutto dovremmo distinguere tra fede e fanatismo, tra fede e immobilismo, tra fede e fondamentalismo, però c’è qualcosa di vero. Poi non si può generalizzare tra i cristiani, perché sappiamo benissimo come lo Spirito soffia e ci sono cristiani che per la fede affrontano il martirio. Non esistono martiri musulmani che per la fede sono uccisi dagli altri. Quelli uccisi dagli altri sono tutti cristiani. Ma molti cristiani hanno una fede tiepida, senza le opere, senza entusiasmo, una fede che non illumina la vita, che sa di scipito; questo è vero e questa fede fa perdere la fede anche agli altri, ai non credenti, perché dicono: “Se questa è la vostra fede a cosa serve?” Come dice Gesù: “se il sale non dà sapore serve solo ad essere buttato via”. Quindi la Madonna dice prima di tutto di vivere la fede con entusiasmo, con gioia, con amore e poi diffonderla anche con le parole che devono attingere alla nostra esperienza, dire chi per noi è Gesù Cristo, come Lui illumina la mia vita, come mi libera dal male, dalla morte, dal dolore, dalla disperazione, dagli scoraggiamenti, dalle depressioni, da tutto. Non devono essere le parole che pungono, ma le parole che illuminano e che rendono conto della nostra esperienza di Dio come dice San Paolo: “Rendete ragione della vostra fede!” In questo modo, quando la fede è vissuta e quello che viviamo lo testimoniamo, allora la testimonianza è gioia ed esortazione, perché anche gli altri si aprano alla fede. Quindi la Madonna vuole convertire il mondo conquistando i cuori attraverso la testimonianza della vita e delle parole che attingano alla vita. La Madonna ci accompagna in questa testimonianza, come ci accompagna nel cammino di conversione e in questo viaggio che stiamo facendo nella modernità che è denso di pericoli come mai ci sono stati, perché il mondo è a rischio di autodistruzione. Ma la presenza di Maria ci ricorda quello che ci ha detto Gesù: “Io sono con voi fino alla fine del mondo”, Gesù che è risorto, è vincitore e ci dice che il male non può vincere. Ci conferma in questo Maria dicendo: “Io sono con voi e intercedo incessantemente presso Dio per tutti voi”. Tutti voi vuol dire uno per uno! E prega perché la nostra fede sia sempre viva, gioiosa e nell’Amore di Dio. Cari amici, credetemi se la nostra fede è viva, gioiosa e nell’Amore di Dio sposta le montagne, converte le persone; ma questo deve avvenire cuore per cuore, famiglia per famiglia, ovunque vi troviate, nelle aule di scuola, nei posti di lavoro, nei bar, nei luoghi di gioco, di divertimento, perfino nei luoghi di peccato, ovunque portate la vostra fede viva, gioiosa e piena d’amore. “Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito:www.medjugorjeliguria.it

Festa di San Francesco d’Assisi

san-francesco

 

Cantico delle Creature

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfano
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie mi’ Signore, cun tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,
de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’ mi’ Signore, per sora luna e le stelle,
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’ mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dai sustentamento.

Laudato si’ mi’ Signore, per sor aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’ mi Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’ mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’ mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare.
guai a cquelli ke morrano ne le peccata mortali,
beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore' et ringratiate
et serviateli cun grande humilitate.

 

Preghiera Semplice

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:
Sì è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Amen.

Preghiera di San Francesco a Maria


Ave, Signora, santa regina,
santa Madre di Dio, Maria,

che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
Tu in cui fu ed è ogni pienezza
di grazia e ogni bene.

Ave, suo palazzo.
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.

E saluto voi tutte, sante virtù, 
che per grazia e illuminazione
dello Spirito Santo 
venite infuse nel cuore dei fedeli, 
per farli diventare da infedeli fedeli di Dio.
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

Video Apparizione a Mirjana 2 Ottobre 2011 a Medjugorje

 
Momenti PRIMA dell'Apparizione a Mirjana 2 Ottobre 2011 a Medjugorje
 
 
Apparizione a Mirjana 2 Ottobre 2011 a Medjugorje
 
 
Momenti DOPO l'Apparizione a Mirjana 2 Ottobre 2011 a Medjugorje
 

 
 
Altro filmato dell’Apparizione a Mirjana
 
 
Fonte: Radio Maria

lunedì 3 ottobre 2011

Messaggio a Mirjana del 2 ottobre 2011: Riflessione

 

“Cari figli, anche oggi il mio Cuore materno vi invita alla preghiera, ad un vostro rapporto personale con Dio Padre, alla gioia della preghiera in Lui. Dio Padre non vi è lontano e non vi è sconosciuto. Egli vi si è mostrato per mezzo di mio Figlio e vi ha donato la vita, che è mio Figlio. Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre. Pregate! Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui. Pregate! Pregate affinché la bontà che viene solo da mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori. Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre. Io continuerò a guidarvi. In modo particolare vi prego di non giudicare i vostri pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati? Pregate! Vi ringrazio”.


Cari amici,
oggi la Mamma Celeste ci ha donato un messaggio molto importante e desidera correggerci interiormente. Vediamo di fare una breve riflessione su questo messaggio in modo da imprimere nei nostri cuori ciò che Lei desidera per noi.


Cari figli, anche oggi il mio Cuore materno vi invita alla preghiera, ad un vostro rapporto personale con Dio Padre, alla gioia della preghiera in Lui.

Il Cuore Immacolato ci parla. Ci parla da vera Mamma dei nostri cuori e ci invita a pregare: la preghiera del cuore!
Attraverso la preghiera del cuore si instaura un rapporto di unione con Dio Padre. Lei ci sottolinea una cosa importante, cioè che il rapporto deve essere “personale”. Sì, perché la fede è personale! Io credo non perché ci credono gli amici o i gruppi che frequento ma perché ho incontrato Dio personalmente. A partire da una vita di fede personale che si inizia a servire il Signore e il prossimo. Solo così possiamo comprendere cosa significhi la “gioia della preghiera in Lui”.
Dio Padre non vi è lontano e non vi è sconosciuto. Egli vi si è mostrato per mezzo di mio Figlio e vi ha donato la vita, che è mio Figlio.


“Chi vede me vede il Padre” così ci ha insegnato Gesù. Per conoscere il Padre bisogna conoscere il Figlio perché Lui è la rivelazione del Padre. Così comprendiamo anche quanto il Padre ci ama: per mezzo del Figlio è stato in mezzo a noi e non ci lascia soli. Meditando i misteri della Luce scopriamo due momenti importanti in cui il Padre si rivela attraverso il Figlio: nel momento in cui Gesù si fece battezzare da Giovanni Battista (“ Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”) e nella Trasfigurazione (“Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo”). ”Ascoltatelo”! Il Padre ci indica Gesù, suo Figlio, come Via, Verità e Vita! Per conoscere il Padre dobbiamo scoprire Gesù e ascoltarLo. Ascoltare significa imparare da Lui e imitare Lui.

Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre. Pregate!

Questa è la seconda intenzione di preghiera: Non separarci mai da Dio Padre. Il maligno tenta in tutti i modi di farci credere che il nostro amore per Dio non sia corrisposto. Non è così! Questo tipo di pensiero nasce quando abbiamo delle pretese nei Suoi confronti. Se abbiamo ricevuto il dono della fede vuol dire che abbiamo in noi il dono più prezioso che il Signore ci possa offrire ed è segno del Suo immenso amore. Amiamo il Signore senza pretendere nulla da Lui perché tutto ci ha donato per la nostra salvezza! Gesù ci ha insegnato che Dio conosce ogni cosa di noi e ci cura amorevolmente. Crediamo in ciò che ci dice rinnegando ogni pensiero negativo che possono portarci lontano dall’amore di Dio. Attraverso la preghiera riceveremo l’amore, la forza e la fedeltà.

Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui. Pregate!

Ecco la terza intenzione di preghiera: non mettere da parte Dio nella nostra vita. Stiamo già vedendo i risultati dell’assenza di Dio nel mondo causato da noi uomini. Come fedeli abbiamo bisogno di un bell’esame di coscienza! Cosa vuol dire avere famiglie senza Dio? Ricordiamoci che il matrimonio è un Sacramento ed è l’inizio di un nuovo progetto di famiglia con il Signore. Cosa vuol dire creare società senza Dio? Ricordiamoci che siamo battezzati e abbiamo la vocazione della missione, cioè ovunque siamo testimoniamo il Signore e il Suo amore. Ogni scelta che prendiamo o ogni cosa che facciamo li compiamo perché il Suo regno venga in mezzo a noi!

Pregate affinché la bontà che viene solo da mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori. Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre.

La quarta intenzione di preghiera: i nostri cuori siano l’imitazione della bontà di Gesù. Qui la Mamma Celeste ci sottolinea una cosa importante: “Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre”. L’imitazione della bontà di Gesù deve essere la base del nostro cammino di fede perché se non lo imitiamo non saremmo mai in grado di comprendere Dio ed accoglierLo nella nostra vita. Per comprendere la bontà di Gesù (che non è la bontà che noi immaginiamo) bisogna conoscere il senso della giustizia e dell’amore.
Io continuerò a guidarvi.
E’ un dono immenso e dobbiamo comprenderne la sua grandezza e desiderare di essere guidati da Lei con totale abbandono a Lei. Ecco perché abbiamo proposto la consacrazione di 33 giorni al Cuore Immacolato per il mese di ottobre!

In modo particolare vi prego di non giudicare i vostri pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati? Pregate!

La quinta intenzione di preghiera è rivolta al giudizio verso i sacerdoti. Purtroppo siamo di facile giudizio... Dobbiamo stare molto attenti perché come noi giudichiamo il prossimo così saremmo giudicati dal Signore. Gesù ci dice “Non giudicare”. Dobbiamo correggerci! I sacerdoti rappresentano Gesù, dobbiamo avere massimo rispetto nei loro confronti. La Mamma Celeste è addolorata per questo nostro atteggiamento e lo comprendiamo da “In modo particolare vi prego di non...”. I sacerdoti vanno sostenuti con le opere e con le preghiere.

Vi ringrazio”.

Grazie Madre per la tua bontà e per tanto amore! Rendici umili e semplici per mezzo del Tuo Cuore. Desideriamo essere Tuoi e operare per le Tue intenzioni. Fa che possiamo abbandonarci completamente a Te e alla grazia che ci viene donato dal Signore. Rendici vivi nella fede con un nuovo ardore!


Fonte: Innamorati di Maria © 1997 - 2011

Commento di Padre Livio al Messaggio del 2 ottobre 2011 a Mirjana


Commento di Padre Livio al Messaggio del 2 ottobre 2011 a Mirjana.




Fonte: Radio Maria

domenica 2 ottobre 2011

Newsletter Radio Maria–Mese di Ottobre 2011

Cari amici,

in questo mese di Ottobre rinnoviamo la preghiera del Rosario, al quale la Regina della pace annette una grande importanza.

"Cari figli, mi avete aiutato con la vostra preghiera a realizzare i miei progetti. Continuate a pregare, perchè questi progetti si realizzino pienamente. Chiedo alle famiglie della parrocchia di recitare il Rosario in famiglia".

"Cari figli, oggi vi invito a cominciare a pregare il Rosario con fede viva, così io potrò aiutarvi...Il Rosario sia per voi un impegno da eseguire con gioia, così comprenderete perchè sono da così tanto tempo con voi".

"Cari figli, rivestitevi dell'armatura contro satana  e vincetelo con il Rosario in mano".

" Cari figli, se pregate, satana non può intralciarvi minimamente. La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per satana che appartenete a me".

"Cari figli, afferrate il Rosario. Solo il Rosario può fare miracoli nel mondo e nella vostra vita".

"Cari figli, quando siete stanchi e malati e non sapete il senso della vostra vita, prendete il Rosario e pregate".

Vostro Padre Livio

Messaggio a Mirjana del 2 ottobre 2011

“Cari figli, anche oggi il mio Cuore materno vi invita alla preghiera, ad un vostro rapporto personale con Dio Padre, alla gioia della preghiera in Lui. Dio Padre non vi è lontano e non vi è sconosciuto. Egli vi si è mostrato per mezzo di mio Figlio e vi ha donato la vita, che è mio Figlio. Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre. Pregate! Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui. Pregate! Pregate affinché la bontà che viene solo da mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori. Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre. Io continuerò a guidarvi. In modo particolare vi prego di non giudicare i vostri pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati? Pregate! Vi ringrazio”.

Mirjana ha aggiunto: “In precedenza non ho mai detto nulla. Ma siete consci, fratelli e sorelle, che la Madre di Dio è stata con noi? Ognuno di noi si chieda: ne siamo degni? Dico questo perché per me è difficile vedere la Madonna nel dolore, perché ciascuno di noi chiede un miracolo ma non vuole fare un miracolo dentro di sé”.

 
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                                         Apparizione a Mirjana 2 Ottobre 2011 a Medjugorje

Fonte: Radio Maria

Supplica alla Madonna di Pompei

 

Madonna pompei


I - O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.
Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.

Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo noi esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

II - È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l'ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.

Salve Regina

III - Che vi costa, o Maria, l'esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all'inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.
Voi siete l'Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.
Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c'ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.

Salve Regina

Chiediamo la benedizione a Maria.

Un'ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l'amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna benedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.
Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.

Salve Regina

Video Canti dopo l’Adorazione del 1 ottobre 2011 a Medjugorje

 

Canti: Gospa, Maiko moja - Zdravo Kraljice mira
 
 
 
Gospa, Maiko moja
 

Gospa, Majka moja,
Kraljica mira
Gospa, Majka moja,
Kraljica mira
Gospa, Majka moja, Gospa, Majka moja, Ti
Gospa, Majka moja, Gospa, Majka moja, Ti


Zdravo Kraljice mira

Zdravo Kraljice mira,
zdravo, Majko Ljubavi,
zdravo Kraljice mira,
zdravo, Majko Ljubavi,
zdravo, zdravo, zdravo Marijo!
zdravo, zdravo, zdravo Marijo!

 

Fonte: Radio Maria

sabato 1 ottobre 2011

Leggete e vivete la Sacra Scrittura


“Cari figli,
Ascoltate: io desidero parlarvi ed invitarvi ad avere più fede e più fiducia in Dio, che vi ama senza misura.
Figlioli, voi non sapete vivere nella grazia di Dio, perciò vi invito tutti di nuovo a portare la paro­la di Dio nel vostro cuore e nei vostri pensieri.
Figlioli, mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nella vostra famiglia: leggetela e vivetela. Istruite i vostri figli, perché, se voi non siete loro di esempio, i figli si allontanano verso l'ateismo.
Riflettete e pregate, così Dio nascerà nel vostro cuore e il vostro cuore sarà nella gioia.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

Messaggio del 25 agosto 1996

Ascoltate …perché vuole parlarci.

Questa parola viene ripetuta 1100 volte nella Bibbia e 480 nel Nuovo Testamento. Nel rito religioso ebraico c'è una pre­ghiera molto famosa che veniva ripetuta quattro volte al giorno, e che diceva: "Ascolta, Israele! Il Signore Iddio nostro, è l'unico Dio! Amerai dun­que il Signore, Iddio tuo, con tutto il cuore, e con tutta l'anima e con tutte le tue forze. E questi comandamenti che oggi ti dono rimangano ben impres­si nel tuo cuore, insegnali ai tuoi figli, parlane loro e quando te ne stai a casa tua e quando cammini per la via, e quando ti corichi e quando ti alzi. Legali come segnale alla tua mano e ti siano come frontali fra i tuoi occhi; scrivili sugli stipiti della tua casa e sopra le tue porte" (Deut. 6, 4-9). L'appello all'ascolto ci fa capire che Dio ci sta parlando e che si aspetta che noi siamo capaci di ascoltare. La prima parola di Dio è stata la creazione della natura, in seguito ha condiviso la sua paro­la con noi attraverso la rivelazione biblica.

E, più in particolare, Gesù è la parola di Dio Padre fattasi uomo. Dio esprime il desiderio che la sua parola trovi orecchie e cuori aperti, affinché possano nascere buoni frutti. Ma spesso i Profeti dicono che la gente non vuole ascoltare ed è un'accusa molto forte. Sentendo Maria ripeterci la stessa cosa, dovremmo riconoscere la volontà di Dio di farsi conoscere.

Io desidero parlarvi ed invitarvi ad avere più fede e più fiducia in Dio, che vi ama senza misura.

Solo l'amore è credibile e quindi infonde fiducia. Sapere che Dio ama dona pace e fiducia al cuore umano e allora l'uomo potrà vivere come un bambino, aperto all'amore del Padre.

Dobbiamo chiederci allora come mai tanti cristiani continuano a vivere nella paura e nella diffidenza invece che nella pace e nella gioia. La rispo­sta è semplice: non stiamo più ascoltando la Buona Novella che ci viene dal Dio d'Amore, altrimenti avremmo la pace e la fiducia.

In un messaggio, la Madonna ha detto: "Se sapeste quanto vi amo pian­gereste di gioia!". E se Lei può parlare del suo amore in questi termini, com'è allora l'amore di Dio? Ecco perché Maria ci dice...

Vi invito tutti di nuovo a portare la Parola di Dio nel vostro cuore e nei vostri pensieri .

Maria ci insegna quello che Lei stessa ha vissuto.

Certamente pregava ogni giorno, invocando: "Ascolta, Israele..." e la parola di Dio è stata la sua luce e la sua vita, il suo nutrimento e la sua gioia. San Luca ci dice che Maria conservava la parola di Dio nel suo cuore, cioè l'aveva meditata e aveva modellato la sua vita su di essa. Per accrescere il nostro amore nei confronti della parola di Dio e per rafforzare la nostra volontà di ascoltare, Maria ci dà ancora una volta dei consigli pratici.

Mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nella vostra famiglia.

E c'è una ragione molto pratica per farlo. In questo modo, infatti, le fami­glie ricorderanno più facilmente ciò che devono fare...

LeggeteLa e viveteLa

Questo desiderio di Maria ci rammenta anche l'invocazione: "Ascolta, Israele...", perché Israele dovrebbe imprimere la Parola sulle porte delle case e alle porte della città. L'amore per la Parola di Dio, e quindi per Dio stesso, si vedrà dalla consacrazione delle famiglie a questo desiderio della Madonna. Maria assegna alle famiglie un grande compito e una grande responsabilità.

Istruite i vostri figli, perché, se voi non siete loro di esempio, i figli si allontanano verso l’ateismo.

E’ questo il cammino della fede dei genitori. Se non fornissero ai figli il buon esempio, l'ateismo diventerebbe una grave minaccia. Ogni giorno sentiamo molte lamentele sui figli e sui giovani, su quello che fanno e su come si com­portano. Può anche essere vero, ma lamentandoci di loro non li aiuteremo di certo. L'unica soluzione è condurre una vita coscienziosa con la parola di Dio nel cuore e nella mente e conformando la nostra vita ad essa: è proprio que­sto che dobbiamo offrire ai nostri figli. Maria è con noi e ci aiuta.

Riflettete e pregate, così Dio nascerà nel vostro cuore e il vostro cuore sarà nella gioia.

Non poteva farci una promessa più bella!

Lasciare che Dio nasca in noi vale più di ogni altra cosa, Dove c'è Dio, ci sono luce e vita, verità e gioia, amicizia ed amore. E il cuore dell'uomo riceve la pace e la gioia!

Dio, Padre nostro, Ti ringraziamo perché Tu ci stai parlando. Assieme a Maria, noi Ti chiediamo in nome di Gesù Cristo di darci la grazia di credere in Te, di avere fiducia in Te e di amarTi con tutto il cuore. Allontana da noi tutto ciò che ci rende sordi e ciechi, che ci impedisce di portarTi nel cuore e nella mente. Inviaci il Tuo Spirito e proteggi noi, le nostre famiglie, special­mente i nostri figli, dalla minaccia dell'ateismo. Donaci la pace e la gioia. Benedici le nostre famiglie, le madri e i padri e benedici tutti i sacerdoti e i catechisti, tutti i responsabili della stampa, del cinema, della radio e della televisione, così che ognuno si renda conto di dover dare il buon esempio, e così che ciascuno possa trovare la strada che porta a Te. O Padre, guarisci coloro che, a causa del cattivo esempio nella loro famiglia, hanno perso la fiducia in Te. Guarisci chi si è indurito a causa delle sofferenze e che ha per­so la fede. Riempici delle Tue grazie e conservaci nella grazia, affinché essa non vada perduta, ma ossa moltiplicarsi giorno dopo giorno, attraverso Gesù Cristo. Amen.

Fonte: IdM
P. Slavko Barbaric
Tratto da: Messaggi della Madonna di Medjugorje del 1996 commentati da fra
Slavko Barbaric, Ofm

Video Kumbaya Medjugorje 2011