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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 6 marzo 2012

La Congregazione per la Dottrina della Fede (1998)

 

In una lettera alla rivista francese Famille Chretienne il vescovo di Mostar Ratko Peric afferma: "La mia convinzione e la mia posizione è non soltanto Non constat de supernaturalitate, ma anche Constat de non supernaturalitate in merito alle apparizioni e rivelazioni di Medjugorje.”
A questo punto, in seguito ad una richiesta di chiarimento, la Congregazione della Dottrina della Fede in una lettera a mons. Gilbert Aubry, vescovo di La Rèunion, ha fatto con chiarezza il punto su Medjugorje. Il vescovo l'ha ricevuta il 24 giugno 1998 e l'ha resa al clero e ai religiosi della sua diocesi il 25 giugno perché vengano a conoscenza dell'ultima posizione di Roma e, se necessario
farla conoscere anche ai fedeli (lettera circolare n. C003).

Ecco il testo integrale della lettera, firmata dal segretario della Congregazione, monsignor Tarcisio Bertone:


CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI
Prot. N. 154/81-06419
Città del Vaticano, Palazzo del Sant'Uffizio,
26 maggio 1998


A Sua Eccellenza monsignor Gilbert Aubry,
vescovo di Saint-Denis de la Réunion

Eccellenza, con la lettera del 1° gennaio 1998 voi sottoponete a questo dicastero diverse questioni concernenti la posizione della Santa Sede e del vescovo di Mostar, in riferimento alle cosiddette «apparizioni» di Medjugorje, ai pellegrinaggi privati o alla cura pastorale dei fedeli che si recano in quel luogo. Al riguardo, considerando impossibile rispondere a ciascuna delle domande fatte da vostra Eccellenza, tengo anzitutto a precisare che non è norma della Santa Sede assumere, in prima istanza, una posizione propria diretta su supposti fenomeni soprannaturali. Questo dicastero, per ciò che concerne la credibilità delle «apparizioni» in questione, si attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della ex-Jugoslavia nella Dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991: «Sulla base delle indagini finora condotto, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali».
Dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni.
Quello che monsignor Peric ha affermato in una lettera al segretario generale di Famille Chrétienne, cioè che «la mia convinzione e posizione non è solo "non consta della soprannaturalità", ma ugualmente quella di "consta della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje"», deve essere considerata espressione di una convinzione personale del vescovo di Mostar il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tutti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale.
Infine, per quanto concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, questa Congregazione ritiene che sono permessi, a condizione che non siano considerati come una autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa.


Monsignor Tarcisio Bertone
(segretario della Congregazione per la dottrina della fede)

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