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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 30 giugno 2012

Il giorno del sole

 

ultimacena

 

Elezione dei diaconi



D. Cosa è dunque la santa Messa?

R. La santa Messa, come si è accennato, la commemorazione e la rinnovazione del sacrificio con cui Gesù offrì se stesso, vittima innocente e di infinito valore, alla maestà di Dio per la gloria divina e la redenzione degli uomini; offerta consumata con la morte sulla croce.


D - Chi istituì la santa Messa?

R. Gesù stesso istituì la Messa nell’ultima cena, alla vigilia della sua morte e chiaramente ne indicò la natura di sacrificio dicendo: « Questo è il mio corpo che viene offerto per voi; questo è il calice del mio sangue, che viene sparso in remissione dei peccati ».

Affidandone poi agli apostoli la celebrazione, indicò che doveva farsi in memoria sua, cioè ricordando la sua morte », come commenta s. Paolo nella prima lettera ai Corinti (Cap. XI):

23Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". 25Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me". 26Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga."


D. In qual modo la Chiesa attuò il comando di Gesù di rinnovare con la Eucarestia il sacrificio da lui offerto sulla croce?

R. La Chiesa, fin dall’epoca apostolica, inserì l’offerta del sacrificio eucaristico nell’adunanza dei fedeli, in quest’a adunanza, infatti, la Chiesa esplicava la sua missione; ovviamente il culto di Dio e quindi il sacrificio venne ad essere il centro e il momento essenziale dell’adunanza stessa.


D. In base a quali documenti potete asserire questo?

R. In base a tutti i documenti rimastici dalla prima antichità cristiana. Già s. Paolo nella lettera prima ai Corinti (Cap. XI) e s. Luca negli Atti degli Apostoli (Cap. XX: 7Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il pane e Paolo conversava con loro"), presentano la cena del Signore, o «lo spezzar del pane» — come allora si diceva per indicare l’Eucarestia — nell’adunanza dei fedeli; così la Didaché, che è documento antichissimo (metà del secolo II) e già introduce la parola Eucarestia; così più ampiamente s. Giustino martire, nella sua prima Apologia, scritta verso il 150 d.C.


D. Quando si teneva l’adunanza dei fedeli e che altro vi si faceva?

R. L’adunanza veniva tenuta il « primo giorno della settimana », come dicevano gli Ebrei, o il « giorno del sole » , come si esprimevano i pagani; cioè la domenica, come ben presto si chiamò, vale a dire il « giorno del Signore ».
Nell’adunanza si leggeva la S. Scrittura, che veniva commentata dalla parola viva dell’apostolo e più tardi del vescovo; si spezzava il pane a, cioè si consacrava l’Eucarestia e si distribuiva la Comunione; poiché la Chiesa è la famiglia dei figli di Dio, si raccoglieva anche, secondo l’uso consacrato da S. Paolo, la carità a favore dei bisognosi.


D. Potreste presentarci una descrizione di questa assemblea dei primi tempi cristiani?

R. Sì, dalla prima Apologia di s. Giustino martire, che così descrive la Messa celebrata a Roma verso il 150 d.C.:

« Il giorno detto del sole tutti dalla città e dalla campagna ci si raduna nello stesso luogo; e si leggono i Commentarij degli Apostoli e gli scritti dei Profeti, quando il tempo consente; quindi, appena il lettore ha terminato, il presidente tiene un discorso per ammonire ed esortare alla imitazione di cose tanto belle. Poi ci leviamo in piedi e facciamo preghiere; e, al termine della preghiera, si portano pane, vino e acqua; e il presidente fa con tutta la sua energia preghiere e rendimenti di grazie e il popolo esclama: Amen!
E delle cose sulle quali fu fatto il rendimento di grazie, si fa la distribuzione e comunione a ciascuno dei presenti e per mezzo dei diaconi se ne invia agli assenti
».

Quale poi fosse la preghiera che il presidente pronunciava sul pane, il vino e l’acqua offerti ha già detto s. Giustino precedentemente, descrivendo la riunione cristiana in occasione dell’accoglienza fatta ad un neofito:

« Colui che presiede ai fratelli, ricevuti il pane, il vino e l’acqua, rende lode e gloria al Padre di tutte le cose, per il nome del Figlio e dello Spirito Santo e a lungo pronuncia una eucaristia - ossia rendimento di grazie - per i doni da lui ricevuti».
«Per questa preghiera eucaristica » — soggiunge poi s Giustino — «il pane e il vino diventano il Corpo e il Sangue di Cristo; essa contiene infatti le parole di Gesù riferite dagli apostoli nei loro commentari detti evangeli: « Questo è il mio Corpo; questo è il mio Sangue ». « Perciò di quel pane e vino che chiamansi presso i cristiani « Eucarestia » — a nessuno è lecito partecipare, se non a chi ha ricevuto il battesimo e crede alla dottrina cristiana e vive come Cristo ha insegnato ».


D. Quali sono dunque gli elementi principali che emergono da questa descrizione?

R. Sono i seguenti: Una parte didattica con letture della sacra Scrittura dai Vecchio e dal Nuovo Testamento e con illustrazione a viva voce da parte del capo dell’assemblea. Un elemento eucologico con la preghiera di tutti, suggellata dal bacio di pace. Il sacrificio con un triplice momento: l’offerta dei fedeli; la grande preghiera consacratoria; e la comunione ai presenti e agli assenti:

« Il giorno detto del sole tutti ci si raduna nello stesso luogo; ... si leggono i Commentarii degli Apostoli e gli scritti dei Profeti; ... quindi il presidente tiene un discorso per ammonire ed esortare alla imitazione di cose tanto belle. Poi ci leviamo in piedi e facciamo preghiere; e, al termine della preghiera, si portano pane, vino e acqua; e il presidente fa con tutta la sua energia preghiere e rendimenti di grazie e il popolo esclama: Amen! » (S. Giustino, I Apologia)

Fonte: Card. Giacomo Lercaro - Il giorno del sole – Catechesi Liturgica sulla Santa Messa

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