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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 9 novembre 2013

Commento di Padre Livio al Messaggio del 2 novembre 2013 a Mirjana

"Cari figli, vi invito di nuovo maternamente ad  amare, a pregare senza sosta per il dono dell’amore, ad amare il Padre Celeste al di sopra di tutto. Quando amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate. Il Padre Celeste è in ogni uomo, ama ogni uomo e chiama ogni uomo col proprio nome. Perciò, figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste. Parlate con Lui. Abbiate un rapporto personale col Padre, che renderà ancora più profondo il rapporto tra voi, comunità dei miei figli, dei miei apostoli. Come Madre desidero che, attraverso l’amore verso il Padre Celeste, vi eleviate al di sopra della vanità di questa terra ed aiutiate gli altri a conoscere e ad avvicinarsi gradualmente al Padre Celeste. Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è mio Figlio. Pregate per i vostri pastori, affinché abbiano sempre amore per voi, come l’ha avuto e l’ha mostrato mio Figlio dando la sua vita per la vostra salvezza. Vi ringrazio!"


Commento di Padre Livio al messaggio del 2 novembre 2013

Questo messaggio meraviglioso, come tanti messaggi della Regina della Pace, dati attraverso la veggente Mirjana, ci richiama alla figura del Padre Celeste che deve essere nel cuore della nostra preghiera, perché questa è la preghiera che ci ha insegnato Gesù, il Padre Nostro.

La prima parte del messaggio è in un certo senso il commento al Padre Nostro e la Madonna ci invita a rivolgerci al Padre Celeste chiedendo il dono dell’amore.

Gesù ci insegna a pregare e ci dona in parte la sua preghiera, è una preghiera che va ben aldilà della nostra preghiera di poveri peccatori, di creature. Gesù è il figlio eternamente generato dal Padre, fatto uomo, la sua è la preghiera filiale, del figlio di Dio e Lui vuole unirci alla sua preghiera e con Lui chiamare Dio con il nome di Padre. Questo riferimento che la Madonna fa al Padre Celeste non esclude, ma include la presenza di Gesù, perché attraverso Gesù noi possiamo rivolgerci a Dio con il nome di Padre, non possiamo rivolgerci al Padre senza la mediazione del Figlio.

Quando diciamo “venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà”, questo “venga il Tuo regnoè il dono dell’amore, il regno dell’amore, “sia fatta la Tua volontà”, come dice la Madonna, “attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste”.

Questo è il punto centrale del messaggio: con Gesù chiedere al Padre il

dono dell’amore in modo tale da poter amare Dio sopra ogni cosa.

Quando noi amiamo Dio sopra ogni cosa, noi ameremo noi stessi, ma non in senso egoistico, ci amiamo come Dio ci ama, ci accettiamo, abbiamo una vera autostima che è quella di saperci amati, di essere figli di Dio e quindi come Dio ci perdona così perdoniamo noi stessi ed usciamo dai nostri sensi di colpa che non hanno ragione di essere quando ci siamo pentiti, quando ci siamo confessati.

Possiamo guardarci serenamente: la nostra piccolezza, ma anche la nostra grandezza, così come Dio ci guarda e come Dio ci ama.

Nello stesso tempo, quando si ama Dio è inevitabile amare noi stessi e il prossimo, perché Dio è presente in noi stessi, siamo Sua immagine, perché Dio è presente nel prossimo, è Sua immagine. Proprio perché Dio è presente in noi stessi ed è presente nel prossimo, l’amore per Dio, per noi stessi e per il prossimo non possono essere separati.

Papa Francesco quasi in ogni sua catechesi ripete che l’amore di Dio e del prossimo non possono essere separati e la Madonna tiene a ribadire questa realtà che è molto importante anche sotto il profilo sociale, perché l’amore del prossimo è quello che cambia la società.

La Madonna dà anche la spiegazione: “il Padre Celeste è in ogni uomo”, in noi e negli altri, “ama ogni uomo”, ama noi e ama gli altri, “chiama ogni uomo con il proprio nome”, poche volte la Madonna ha usato questa espressione.

D’altra parte chiama i veggenti con il loro nome. Quando si rivolge alle persone la Madonna ha sempre fatto riferimento al nome, ci conosce tutti per nome.

La Madonna ha fatto questa sottolineatura sabato due novembre; il Papa domenica ha detto esattamente quello che ha detto la Madonna il giorno prima, credo senza conoscere il messaggio della Regina della Pace, riferendosi a Gesù che chiama Zaccheo per nome, non lo conosceva prima, ha detto che Dio ci conosce tutti a uno a uno e che chiama ognuno con il proprio nome.

Nella seconda parte del messaggio, la Madonna ci invita attraverso la preghiera ad ascoltare la volontà del Padre Celeste, a parlare con Lui e ad avere un rapporto personale con Lui e fra noi.

Dice la Madonna: “Perciò, figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste. Parlate con Lui. Abbiate un rapporto personale col Padre, che renderà ancora più profondo il rapporto tra voi, comunità dei miei figli, dei miei apostoli”.

Qui la Madonna ci richiama alla preghiera a tu per tu con Dio così come ci richiama Papa Francesco. Ovviamente c’è sempre una consonanza, ma qui proprio le medesime espressioni. Papa Francesco ci invita ad avere un rapporto personale con Gesù e attraverso Gesù con il Padre, parlare a tu per tu con amicizia, esporre i nostri desideri a Dio, i nostri problemi a Dio, non aver paura di Dio, ma presentare tutto ciò che abbiamo nel cuore.

La Madonna ci dice che dobbiamo coltivare questo dialogo con il Padre Celeste e con Gesù dobbiamo rivolgerci al Padre e parlare con il Padre e chiedere il permesso di Gesù al Padre, Lui è mediatore. Una persona di Medjugorje che ci ha inviato il messaggio ha detto che è incredibile come la Madonna e Papa Francesco dicano le medesime cose.

“Perciò, figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste”, cioè nella preghiera Dio ci mostra la Sua volontà, ci dice giorno per giorno quello che dobbiamo fare. Ce lo dice attraverso la coscienza, attraverso la voce che parla al cuore, l’ispirazione dello Spirito Santo, le emozioni interiori. “Parlate con Lui”, la preghiera è proprio questo, ascoltare Dio perché ci dica qual è la Sua volontà, parlare con Dio, avere un rapporto personale con Dio di fiducia, di amicizia, di frequentazione, perché più si parla e si frequenta un persona e più si approfondisce il rapporto.

Dice la Madonna “se voi avete nella preghiera un rapporto personale con

il Padre, questo rapporto diventerà più profondo, più profonda la vostra amicizia”. Se tutti noi abbiamo un rapporto con Dio, fra noi si rafforza il vincolo dell’amore, fra noi che siamo suoi figli e apostoli di Maria.

Poi la Madonna esprime il Suo desiderio materno: “attraverso l’amore verso il Padre Celeste, vi eleviate al di sopra delle vanità di questa terra”. La Madonna ci esorta al movimento di conversione, non solo lasciare il peccato, ma lasciare la pesantezza della terra, il modo carnale di vedere e di vivere, l’attaccamento ai beni della terra, i calcoli e tutto ciò che in qualche modo tarpa le ali all’amore.

Attraverso l’amore la Madonna vuole che voliamo in alto, al di sopra delle vanità della terra, e nella misura in cui il Padre Celeste fiammeggia in noi con il Suo amore, traspare in noi la Sua luce, noi possiamo aiutare gli altri ad avvicinarsi gradualmente al Padre Celeste.

Attenzione, le conversioni non avvengono da un momento all’altro, con un colpo di bacchetta magica, ma attraverso la testimonianza continua, la luce e l’amore si effondono e piano piano i cuori si aprono.

Nell’ultima parte del messaggio la Madonna ci invita: “pregate, pregate, pregate per il dono dell’amore”. È nella preghiera che noi conosciamo l’amore di Dio, che accogliamo l’amore di Dio, nella preghiera noi vediamo quanto Dio ci ama e quanto Dio ama gli altri,

vediamo l’immagine di Dio in noi, vediamo l’immagine di Dio negli altri, vediamo quello che Lui ci chiede di fare ogni giorno, “perché l’amore è mio Figlio”, l’amore di Dio noi lo conosciamo attraverso Gesù. Quando diciamo che Dio è amore vuol dire che Dio è in comunione di amore, ma l’amore si predica diversamente per ognuna delle tre Persone Divine.

È amore il Padre, è amore il Figlio, è amore lo Spirito Santo, il Padre è l’amore che dona il Figlio, il Figlio è l’amore che sacrifica la sua vita per noi, lo Spirito Santo è l’amore che ci purifica e ci santifica e ci porta alla comunione di amore con Dio. Noi vediamo l’amore del Padre nel dono del Figlio, noi vediamo l’amore del Figlio attraverso la croce, noi vediamo l’amore dello Spirito Santo attraverso il perdono dei peccati e la grazia santificante che ci viene attraverso i Sacramenti.

L’amore del Padre e dello Spirito Santo li vediamo attraverso il Figlio, è per questo che la Madonna ci dice di “pregare per il dono dell’amore, perché l’amore è mio Figlio”, cioè l’amore che voi conoscete, l’amore che vi ha rivelato l’amore, l’amore che vi ha salvato è il Figlio.

La Madonna da due anni ci invita ad essere uniti ai pastori, a pregare per

i pastori ad avere fiducia nei pastori a sostenere i pastori, lo fa perché vede che satana vuole separare le pecore dai pastori, creare lacerazioni nella Chiesa, vuol seminare zizzania. La Madonna previene tutto questo con la preghiera, “pregate per i vostri pastori”; d’altra parte anche Gesù ha pregato per gli apostoli tutti, “affinché abbiano sempre amore per voi come l’ha avuto e lo ha mostrato mio Figlio dando la sua vita per la vostra salvezza”. La Madonna vede sempre una continuità fra Cristo e i pastori che Lui ci ha dato. Di loro Gesù ha detto “chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me”.

Perciò ci invita a pregare affinché i nostri pastori arrivino a quel grado di amore per le loro pecorelle che ha condotto Cristo, buon pastore, a dare la Sua vita per la salvezza delle pecorelle.

Font: Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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