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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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mercoledì 4 dicembre 2013

Commento di Padre Livio al Messaggio a Marija del 25 novembre 2013

"Cari figli, oggi vi invito tutti alla preghiera. Aprite profondamente la porta del cuore, figlioli, alla preghiera, alla preghiera del cuore e allora l’Altissimo potrà operare sulla vostra libertà e inizierà la vostra conversione. La fede diventerà forte così che potrete dire con tutto il cuore: ‘Mio Dio e mio tutto’. Comprenderete, figlioli, che qui sulla Terra tutto è passeggero. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 novembre

Come vedete, in questi ultimi messaggi che la Madonna ha rivolto alla Parrocchia, al primo posto c’è sempre l’invito alla preghiera.

Certamente il messaggio più importante che la Madonna ha dato a Medjugorje è il messaggio della conversione.

Ma la conversione non è possibile se non si prega. Cioè la preghiera rende possibile la conversione, potremmo anche dire: incominciare a pregare vuol dire incominciare a convertirsi.

Perché? Perché quando siamo in una situazione di incredulità o di peccato, non siamo in grado di fare il bene, non siamo neanche in grado di convertirci. Però Dio non ci abbandona nel male, non ci abbandona nelle mani del maligno, non ci abbandona quando siamo nel peccato, quando prendiamo la via della perversione, la via della rovina, come la chiama la Madonna, Dio non ci abbandona e ci viene a cercare con la sua Grazia e ci segue quando noi andiamo sulle vie del male.

Lo fa col rimorso della coscienza, ma poi, anche quando noi abbiamo soffocato la coscienza, Dio non ci abbandona, con la sua Grazia semina in noi, cerca uno spiraglio per entrare nel nostro cuore, perseminare inquietudine dentro di noi, per farci capire che stiamo distruggendo noi stessi, per farci capire che inseguiamo false luci, false promesse di felicità, ma che in realtà seguendo le vie del male siamo stati ingannati, siamo infelici, invece di dare la vita l'abbiamo distrutta.

La grazia di Dio dentro di noi opera anche quando siamo sulla via del male, sicché pian piano in noi nasce l'inquietudine, nasce lo scontento di noi stessi, incominciamo pian piano ad avere quel minimo di luce per aprire gli occhi, vedere la miseria della nostra vita, di una vita di peccato, vedere la miseria di una vita sprecata fino ad arrivare alla grazia che Dio opera nei cuori.

Dio opera nei cuori con la sua Grazia che ci è stata ottenuta dai meriti di Gesù Cristo, dalla Sua passione, dalle preghiere di Maria, dalle preghiere della Chiesa, dalle preghiere dei nostri cari che hanno ottenuto questa grazia, che opera perché arriviamo a capire che su quella strada andiamo verso la rovina eterna.

Allora ecco il punto che tocca a noi: quando in noi c'è questa inquietudine

c'è questo scontento di noi stessi, c'è questa angoscia, c'è questa disperazione per cui malediciamo la vita, ecco quella è una situazione che può essere una situazione di grazia, come quando noi, percorrendo una strada che non ci porta da nessuna parte, ad un certo momento ci accorgiamo che andiamo non si sa dove, non si sa neanche se la strada finirà o col pericolo che la strada finisca in un burrone, cosa facciamo? Freniamo, giriamo la macchina e torniamo indietro.

Questo frenare la macchina e tornare indietro, in qualche modo mette in discussione la vita che si è fatta fino a quel momento, aprire gli occhi sulla sua miseria e a questo punto cari amici cosa si fa?

A questo punto si incomincia a pregare: “Signore, ho capito che Ti ho girato le spalle, ho capito che mi sono allontanato da Te, ho capito che sono stato ingannato, che mi sono lasciato sedurre dalle false luci e dalle false gioie” e così pian piano incomincia ad aprirsi il cuore, incomincia ad aprirsi il cuore alla Grazia, questa è la preghiera del cuore.

Allora la Grazia, che prima aveva operato perché noi aprissimo il cuore, adesso può entrare nel cuore, può “operare sulla nostra libertà”.

Non è che Dio ci toglie la libertà, però la grazia può operare sulla nostra libertà, può sostenerla nel fare i passi verso la strada giusta, nel frenare la nostra corsa verso l'abisso, per fermarci, per esaminare la situazione, per prendere la decisione, la decisione di cambiare strada, di cambiare vita, in concreto la decisione di tornare a Dio!

E allora nel momento in cui Dio avrà lavorato nel nostro cuore, ci ha fatto capire che siamo in una strada sbagliata, nel momento in cui noi incominciamo a dire: “Signore aiutami, perdonami, dove sono andato a finire è colpa mia, ti chiedo perdono, aiutami ad uscire fuori da questa palude nella quale sto affogando”, allora in quel momento: “l'Altissimo può operare sulla vostra libertà”.

Perché? Perché quando pecchiamo, siamo schiavi del peccato, allora la Sua grazia ci aiuta piano piano a rinvigorire il nostro libero arbitrio che è in uno stato comatoso, come dice Gesù: “Chi fa il peccato è schiavo del peccato”. Piano piano la Grazia rafforza la nostra libertà, ci aiuta a fare i primi passi sulla via giusta, sulla via della salvezza e così inizia la nostra conversione.

Bellissimo, cari amici, vedete in poche parole la Madonna ha descritto quel processo che molti di noi hanno sperimentato nel loro cuore.

Dice: “Aprite profondamente la porta del cuore, figlioli, alla preghiera, alla preghiera del cuore e allora l’Altissimo potrà operare sulla vostra libertà e inizierà la vostra conversione”.

E così perseverando su questa strada, la nostra fede, che prima era un lumicino che si stava spegnendo, diventa più forte e ci aiuterà a uscire fuori dalla vanità di questo mondo, dalle trappole di questo mondo, dalle false luci di questo mondo, dalle false sicurezze, dalle false ricchezze, dalle false gioie e capiremo che solo in Dio c'è la forza, c'è la luce, c'è la grazia, c'è la fortezza, c'è la sicurezza e c'è la felicità e diremo anche noi, la Madonna cita San Francesco, “Mio Dio e mio tutto”.

Cioè dovremo arrivare a dire “Mio Dio”, cioè siamo tornati a Dio, “mio tutto”, “ho lasciato la zavorra, mi sono attaccato solo a Te, ho lasciato le creature, mi sono ancorato al Creatore” e così capiremo che quella rete nella quale eravamo rimasti impigliati e cose passeggere ci impedivano di volare in alto. Eravamo come zanzare, come uccelli che erano intrappolati in una rete, come zanzare che erano state fermate dalla ragnatela del ragno, adesso, cari amici, abbiamo spiccato il volo verso l'alto, vediamo la terra da lontano e diciamo “tutto è passeggero”.

”Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Questo messaggio è un capolavoro di vita spirituale!

Fonte: “Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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