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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 29 febbraio 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 26 febbraio 2016

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Parola del Signore

Fratelli e sorelle, ci troviamo nel santo tempo di Quaresima. Tempo in cui ci prepariamo alla festa della Resurrezione di Cristo. Questo è un tempo sacro. Quest'anno è un anno particolare: è un anno santo. E' l'anno di Misericordia proclamato dal Santo Padre Francesco. E' proprio il tempo ideale per la nostra crescita spirituale e umana. Quando il Papa parla della Misericordia dice esplicitamente che è fonte di gioia, di pace e di tranquillità e che la nostra salvezza dipende da essa. La Misericordia è la parola che ci fa scoprire il mistero della Santissima Trinità. La Misericordia è l'atto più sublime col quale Dio viene incontro a noi uomini. E' il ponte che lega l'uomo a Dio, aprendo il nostro cuore alla speranza che, sebbene siamo peccatori, siamo sempre amati. La Misericordia sarà sempre più grande di qualsiasi peccato. Nessuno può porre limiti all'Amore di Dio che è sempre disposto a perdonare noi uomini. Questi pensieri del Santo Padre sono un'ispirazione, affinchè anche noi in quest'anno possiamo approfittare per il nostro bene, affinchè possiamo chiedere perdono a Dio nel Sacramento della Confessione e ci avviciniamo a Lui. E' Dio che perdona. Egli ha compassione per gli uomini anche quando essi peccano o sono deboli.
Questo è testimoniato nella Sacra Scrittura già dalle prime pagine. Prendiamo Abramo, nostro padre nella fede. Dio l'ha provato e l'ha trovato fedele. E' stato disposto a ubbidire a Dio indipendentemente da ciò che Egli gli avrebbe chiesto. Addirittura gli aveva chiesto di sacrificare il proprio figlio. Quando Dio ha visto che Abramo era fedele, saldo, stabile, allora gli ha promesso che la sua discendenza sarebbe stata più numerosa delle stelle del cielo. Ad un certo momento Dio gli ha fatto vedere cosa sarebbe successo di Sodoma, una città conosciuta per il peccato. Ad Abramo dispiace per quelle persone, ma anche per i giusti che vivono in quella città. Poi entra in un dibattito con Dio per capire quanto Egli è disposto a calmarsi, a non agire. Abramo chiede se esistono 50 giusti se Dio è disposto a salvare quella città. E Dio è disposto. Abramo, pian pianino, comincia a far scendere il numero e arriva fino a 5. Anche qui Dio è disposto a salvare quelle persone innocenti.
Così leggendo la Sacra Scrittura troviamo la pazienza di Dio con noi uomini e anche la Misericordia divina. Misericordia: così si definisce Dio. Il Suo Amore si manifesta soprattutto nel perdono e nella Misericordia. Dio si aspetta che l'uomo approfitti di questo tempo per lasciare il male e il peccato e compia la Volontà di Dio e torni ai Suoi Comandamenti. Coloro che colgono il momento giusto saranno salvati.
Un uomo ha raccontato la sua esperienza e ha detto: "Sono caduto profondamente nel peccato. Avevo disprezzo di me stesso. La mia famiglia, moglie e figli, si vergognavano di me. Ad un certo momento sono scoppiato, perchè non ce la facevo più ad andare avanti così e sono andato a confessarmi. Sono andato a inginocchiarmi davanti ad un sacerdote e gli ho detto: 'Padre, ho fatto tutti i peccati'. Il sacerdote mi ha detto: 'Tutti meno uno'. Io gli ripeto: 'Tutti! Non c'è peccato che non abbia commesso'. Il sacerdote ha ribadito: 'Ti ripeto che ti manca un peccato'. Arrabbiato gli ho chiesto: 'Quale?' 'Quello di aver dubitato della Misericordia divina. Per questo sei venuto a confessarti. Può essere che hai commesso peccati di tutti i generi, ma, siccome non hai dubitato della bontà divina, Dio te li perdona tutti'." Dopo quella Confessione quell'uomo ha detto: "Sono diventato una persona nuova, migliore e mi sono sforzato di vivere i Comandamenti. Grazie a Dio sono riuscito a lasciare il peccato". Lui stesso è arrivato alla conclusione che la Misericordia divina è quella forza che ci risveglia ad una vita nuova e ci da il coraggio di guardare al futuro con speranza.
Il Vangelo che abbiamo sentito questa sera va proprio in questa direzione. Ci parla di quelli che uccidevano i messaggeri: i vignaioli omicidi. Se lo leggiamo bene possiamo chiamarlo "il Vangelo della pazienza divina". Quanti servi Dio ha mandato a quella gente per convertirsi, per far capire che non sono padroni di quella vigna, ma servi. Ma essi rinunciano a tutte le occasioni. Alla fine Dio manda Suo Figlio. Essi non lo riconoscono come padrone, ma decidono di uccidere pure Lui. La pazienza di Dio è massima: Dio fa di tutto e di più, ma quei vignaioli non l'accettano. Loro hanno tolto Dio dalla loro vita e sono disposti anche ad ucciderLo. Gesù è deluso mentre racconta questa parabola, perchè è consapevole che purtroppo esistono persone così. E' deluso da questi vignaioli, perchè, nonostante tanti inviti alla conversione e tanti tentativi, non Lo accettano. La conclusione è che quei vignaioli non meritano altro che la morte. Sarà tolta loro la vigna e sarà data ad altri. Questa è una verità tragica che purtroppo si ripete nella storia. Quando guardiamo il nostro tempo, quando guardiamo il mondo di oggi, vediamo che c'è tanto male e tanto peccato. L'uomo si chiede: "Allora dov'è Dio? Fino a quando questo può durare?"Dio vuole dirci che è paziente e che è misericordioso. Egli offre tante possibilità al mondo e all'uomo per convertirsi, per lasciare il male e salvarsi. Dio ci sopporta perchè è paziente, misericordioso e vuole salvarci. Colui che è intelligente capirà questo messaggio e approfitterà della Misericordia divina per la conversione personale e tornare a Dio. In questo modo Dio lo salverà.
Nel Vangelo abbiamo sentito che la vigna sarà loro tolta e data ad altri. Guardando la storia del Cristianesimo vediamo quanto queste parole di Gesù sono vere. Il tempo e la storia le hanno confermate. Il Cristianesimo è iniziato a Gerusalemme. Si è divulgato in Israele, Medio Oriente, Asia Minore e Africa del nord. Per un periodo il Cristianesimo fioriva proprio lì. C'erano Cristiani. Hanno vissuto con Dio. Hanno vissuto i Suoi Comandamenti. Nel momento che hanno cessato di viverli semplicemente è sparito il Cristianesimo. Non c'era più la fede. Così il Cristianesimo si è divulgato nelle altre zone del mondo. Questo avviene anche oggi. Se guardiamo l'Europa di oggi vediamo che il Cristianesimo sta per scomparire. Se guardiamo la nostra patria vediamo che in questi 25 anni più del 50% dei Cristiani sono scomparsi. Non ci siamo più. Il motivo è che abbiamo dimenticato Dio. Non abbiamo accettato l'invito alla conversione. Non ascoltiamo i consigli del Signore e della Madonna. Noi pensiamo: "Possiamo fare senza Dio. Senza di Lui sarà più facile. Dio ci da fastidio. Da fastidio nella nostra vita". La conseguenza di questa logica è che stiamo scomparendo. Scompariremo completamente se non accettiamo l'invito alla conversione, se non ascoltiamo Dio. Se Dio sarà con noi allora noi vivremo, sennò il Cristianesimo qui scomparirà e si divulgherà nelle altre zone del mondo. Crescerà perchè la gente accetterà quello che Dio offre, accetteranno la salvezza eterna. Perciò, cari fedeli, prendiamo sul serio il Vangelo di questa sera. Facciamo il possibile per essere quelli che accettano Dio e che vivono i Suoi Comandamenti in questa vita per il bene eterno.
Amen.

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