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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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martedì 1 marzo 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 29 febbraio 2016 - presieduta da fra Marinko Šakota

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Parola del Signore

Cari fratelli e sorelle, voi che organizzate i pellegrinaggi, voi dei gruppi di preghiera e di carità ispirati a Medjugorje, abbiamo sentito questa parola. Entriamo in quella sinagoga con lo spirito e con i pensieri. Gesù è lì. Egli ha aperto il libro del profeta Isaia. Sentiamo: “Oggi si sono adempiute queste parole”. E cosa succede? La reazione del popolo qual’è? Con entusiasmo ammiravano le parole di Gesù. Erano entusiasti.

Dopo le parole seguenti di Gesù la reazione è completamente diversa. Opposta. Al punto tale che Lo hanno condotto fuori dalla sinagoga e dalla città e volevano buttarLo giù dal monte.

Allora ci chiediamo: che cosa ha provocato questa reazione piena di sdegno e di odio e rabbia in quella gente? Cosa è successo? Cosa ha detto Gesù che li ha colpiti così tanto?

Ricordiamoci dell’affermazione di quelle persone che dopo aver ammirato Gesù dicevano: “Ma quello non è forse figlio di Giuseppe?” E Gesù risponde: “Nessun profeta è ben accetto nella propria patria”.

Poi cita due esempi di persone al di fuori di Israele: Naman il siro e quella donna di Sarepta di Sidone. A questo punto la gente ha agito con tanta rabbia. Ma perchè? Cosa voleva dire Gesù con queste parole? La gente si sente provocata perchè sono citate persone che non appartengono al popolo di Israele. Egli le cita come esempio. Esempio di cosa? Esempio di ciò che Gesù ha capito che loro non hanno: la fede.

Naman il siro ha creduto ed è venuto fino dal profeta. Ha avuto anche certi dubbi. Qual’è la sua prima reazione? “Potevo fare il bagno in altre acque”. Ma và oltre. Non si è fermato a quei dubbi, ma ha creduto. E’ entrato nell’acqua con fede ed è stato purificato.

Così anche la vedova: ha ricevuto il profeta Elia e poi sappiamo cosa è successo. Lei lo ha accolto nella sua casa anche se non aveva nulla.

Gesù cita delle persone che hanno creduto alla parola dei profeti Elia ed Eliseo. E poi dice: “Voi non avete quella fede!” Questo per loro era una cosa terribile. Ma Gesù voleva che i loro occhi si aprissero, per capire, per vedere.

Vedere è una cosa importantissima. Dio come guarda l’uomo?

L’appartenenza al popolo di Israele non è garanzia di salvezza, ma lo è la fede. I credenti esistono anche al di fuori del popolo di Israele. E’ la fede che Dio guarda. E’ la fede la cosa più importante. Possiamo appartenere al popolo di Israele e non credere.

Allora, fratelli e sorelle, concludiamo dicendo che non è garanzia di salvezza il fatto che io sia Cristiano, ma la fede. Io posso essere Cristiano senza credere.

Ecco fratelli e sorelle, adesso siamo noi sfidati. Noi siamo davanti a quelle parole di Gesù. Noi conosciamo la reazione dei giudei di Nazaret che non potevano sopportare quella verità e quelle parole. E noi? Guardiamo noi stessi.

Gesù ci dice che la fede è importante e non l’appartenenza ad un certo popolo o il fatto che siamo Cristiani. Dobbiamo credere.

Credo al Signore? Sono pronto come Naman il siro ad ascoltare la Sua Parola? Credo alla Sua Parola? 

Ecco, fratelli e sorelle, questa è la domanda fondamentale che ci viene posta. Da questa possiamo giungere a diverse conclusioni.

Queste persone a Nazaret sono coloro che escludono gli altri: altre nazioni e religioni. Si considerano gli unici scelti.

Gesù, invece, faceva tutto per aprire gli occhi alle persone, affinchè esse capissero che Dio guarda con una prospettiva più ampia. Dio guarda diversamente l’uomo.

Gesù cita l’esempio del samaritano. Quella era una critica e una grande provocazione. Gesù nell’esempio dice che le persone più importanti - sacerdoti e leviti - erano cieche. Invece l’uomo che viene lodato è un samaritano, nemico del popolo di Israele. Questa era una grandissima, terribile provocazione per il popolo di Israele.

Invece Gesù vuole che noi vediamo la verità. Vuole che noi verifichiamo noi stessi, perchè il grande errore di quelle persone di Nazaret è stato quello di non mettere in pratica le parole di Gesù. Non hanno pensato: “Ma forse quelle parole parlano a noi e ci dicono qualcosa”. Ma forse noi siamo senza fede, mentre gli altri credono. Forse noi non crediamo. Forse noi siamo ciechi. Se loro si fossero posti queste domande avrebbero attirato la loro attenzione su se stessi. Avrebbero guardato se stessi e forse avrebbero fatto un esame di coscienza e avrebbero fatto un cambiamento. Invece hanno visto nell’altro un nemico, in Gesù un avversario, un provocatore e volevano allontanarLo.

Cari fratelli e sorelle, questo avviene sempre quando l’uomo ha il cuore chiuso. Questo accade quando l’uomo ha un metro ideologico, perchè elimina gli altri e si considera l’unico giusto. Non sopporta un’opinione diversa, la diversità, le altre religioni. Non vede l’uomo. Lo guarda attraverso la propria ideologia. Lo guarda attraverso le proprie opinioni personali.

Questo è un invito per noi ad analizzare il nostro modo di vedere. Quando Gesù è andato da Zaccheo Gli hanno detto: “Sei andato da un peccatore”. Invece Gesù risponde: “No. Anche lui è figlio di Abramo”. Gesù allarga il loro sguardo e il loro cuore, così che possono vedere l’uomo.

Come reagiscono i discepoli di Gesù quando qualcuno la pensa diversamente? Giovanni e Giacomo, figli di Zebedeo: “Quello guarisce le persone, ma non viene con noi. Vuoi che lo colpisca un fulmine?” E Gesù risponde: “No. Chi non è contro di noi è per noi!” Volevano allontanare l’altro, eliminarlo, ucciderlo, perchè non era d’accordo con loro. Quello non aveva la loro stessa opinione.

Questo, fratelli e sorelle, è duro. Ricordiamoci delle persone che si allontanano da Gesù quando Lui parla di Sè, del Suo Corpo, del fatto che bisogna nutrirsi di Lui, Pane di Vita. Esse dicono: “Questo è un discorso duro. Non possiamo sentirlo”. E se ne vanno via.

Non è un discorso duro, ma è duro il cuore. Non può accogliere quella Parola.

Lo sbaglio è proprio quello. Non perchè non capiscono, perchè questo non è un problema. Il problema è che essi si sono allontanati da Lui. Questi se ne sono andati, quelli di Nazaret Lo vogliono eliminare. Nè gli uni nè gli altri hanno analizzato il proprio cuore.

Fratelli e sorelle, Questo è lo sbaglio. Non hanno controllato e verificato se stessi. Perciò oggi proprio questo vogliamo fare. Verificare noi stessi per vedere noi stessi. Noi come Cristiani siamo simili a loro. Anche nella storia. Chi non la pensa come me devo eliminarlo. Guardo attraverso l’ideologia, ma non vedo l’uomo.

Gandhi era sulla via di diventare cristiano. Gli piaceva tanto Gesù. Lo amava. Gli piacevano i Vangeli e il Suo discorso sul monte. Si dice che sia andato in una chiesa e davanti alla porta sia stato fermato. Gli hanno detto: “No. Qui per te non c’è posto. Cerca la chiesa nella quale possono entrare i negri, ma qui per te non c’è posto”.

Cristiani… E’ il modo di vedere errato.

Fratelli e sorelle, non dobbiamo andare lontano. Esaminiamo il nostro modo di vedere, il nostro modo di essere. Perchè non sopportiamo quando qualcuno ha un’opinione diversa dalla nostra? Non siamo d’accordo. Andiamo via. Non vogliamo neppure parlare con lui, invece di porsi la domanda: “Ma forse lì c’è un pò di verità. Possiamo vedere di cosa si tratta?”

Ma vogliamo vedere? Questa è la domanda giusta: noi vogliamo vedere la verità?

Un uomo ricco che ha tanti beni vuole vedere quel povero? Vuole vedere in lui l’uomo? Vuole vedere in lui una persona bisognosa? No, non vuole. Quello del partito di sinistra vuole capire quello del partito di destra, o viceversa? No, non vuole.

Non sono disposto a sentire qualcosa di diverso, perchè questo distrugge il mio programma, il mio sistema, perchè sta toccando il mio ego.

Allora, fratelli e sorelle, qui a Medjugorje abbiamo veramente la chiamata della Madonna ad uscire dal nostro mondo stretto, per vedere meglio e guardare in maniera diversa. L’invito quando si viene a Medjugorje è quello di uscire e salire sul monte e poi seguire la via nell’interiore. Entrare nel cuore. Questa è l’uscita, l’esodo.  

Pregare col cuore. Operare sul proprio cuore. Esaminare il proprio cuore. Porsi la domanda: “Ma forse io non vedo bene. Forse io non vedo in maniera giusta. Forse in quell’uomo che non accetto c’è qualcosa di positivo. Forse adesso non lo vedo ancora, ma qualcosa c’è”.

Fratelli e sorelle, adesso arriviamo alla preghiera. Il senso della preghiera. Perchè la preghiera è così importante? Perchè può essere così importante per noi? Non deve avvenire nulla. Sappiamo anche gli esempi di chi prega e non avviene nulla. Il senso della preghiera è quello di verificare noi stessi.

La preghiera, fratelli e sorelle, la Messa, l’Adorazione, è un’ottima occasione per imparare a guardare. Allora dico: “Gesù, io vengo a Te. C’è una persona che non amo, che non sopporto. C’è una persona che odio e che non riesco a perdonare. Io la vedo così!” Questo è umano. Ma adesso segue un passo importante: non rimanere solo con la tua opinione, col tuo modo di pensare, col tuo modo di vedere, ma chiedi aiuto a Gesù.

Fratelli e sorelle, questo è quello che è determinante: “Gesù aiutami a guardare. Insegnami a vedere”. “Senza di Me non potete fare nulla”. “Gesù aiutami a vedere. Non vedo bene”.

Quando preghi Gesù Lui aprirà i tuoi occhi. Imparerai come Gesù guarda. Attraverso la lettura della Parola di Dio capirai come Lui guarda l’uomo.

Questa sarà una scuola. Scuola di Gesù. Una bellissima scuola nella quale tu cambi, nella quale tu esci diverso dalla chiesa. Esci con un’opinione diversa, con un cuore diverso.

Ecco, fratelli e sorelle, questo è quello che è importante. E’ tutto semplice. Semplicissimo.

Ricordiamoci di Naman il siro. Il profeta gli ha detto: “Lavati 7 volte”. “Ma questo è troppo semplice! E’ troppo semplice prendere l’acqua. Potevo farlo anche dove ero io”.

Tutto è semplice. Ma avviene la purificazione dalla lebbra e dell’interno se io credo.

Perciò ricordiamoci: il primo invito della Madonna è alla fede. Questo è quello che è determinante. Credete. Credete fortemente.

Preghiamo per questo dono: il dono della fede.

Quando avremo questo dono guarderemo diversamente tutti gli uomini e tutte le cose.

Amen.

Fonte: IdM (A. Bianco)

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