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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 16 aprile 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 14 aprile 2016, presieduta da fra Ivan

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Parola del Signore


Ci si può avvicinare a Gesù Cristo in vari modi. Nel capitolo 6 del Vangelo di san Giovanni, nel brano di oggi, vediamo tre modi di avvicinare Gesù completamente diversi: esserne scandalizzati e mormorare; credere in Gesù; usarLo per i propri desideri e immaginarLo come si desidera, spiegarLo secondo le proprie immaginazioni.
Questa sera rifletteremo su questi tre modi di pensare che in qualche maniera mi riguardano e toccano la mia vita personale.
La mormorazione che incontriamo oggi è un comportamento molto pericoloso. Noi non protestiamo pubblicamente contro di Lui. Non facciamo alcuna discussione seria. Si tratta di mormorare sotto voce rifiutando Gesù. Una persona ha riassunto questo atteggiamento in una breve frase: “Non ho nulla contro Gesù, ma da lui non posso accettare quasi niente”. Gli scribi e i farisei dicono chiaramente che Gesù non è conforme alla loro immagine di Dio. Ai loro occhi Gesù si prende il diritto di ciò a cui non ha diritto. Loro non possono accettare ciò senza opporsi. Essi sanno che viene da Maria e Giuseppe e allora come può dire che viene dal cielo?
I discepoli di Gesù avevano grandi difficoltà a comprendere il Suo modo di parlare, ad esempio quando dice: “Io sono il Pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno”.
Non comprendono Gesù. Mormorano.
In questo luogo, in questa parrocchia, nella quale Dio ci invita attraverso la Madonna alla conversione, al digiuno, alla preghiera, alla riconciliazione, Possiamo dire: “Non ho nulla contro di questo. Tutto questo è bello, ma per me, dopo 35 anni, io accetto solo le cose più importanti”. E la gente accetta solo le cose che ritiene più importanti.
Usare Gesù per i propri bisogni e i propri desideri. Questo modo di comportarsi verso Gesù è la tentazione classica di tutti i tempi e di tutti i popoli. E’ facile caderci. Essa passa per i secoli fino ai tempi nostri.
In cosa consiste questa tentazione? Deriva dal fatto che da Gesù posso accettare soltanto ciò che corrisponde ai miei bisogni e ai miei desideri. Deve essere conforme al mio sistema che soddisfa la mia immagine del mondo e dell’uomo. Si crea un’immagine di Gesù secondo la propria immagine.
Tutto ciò che si oppone alla nostra immagine non attira la nostra attenzione. Non ha valore. Quando leggiamo la Bibbia saltiamo quelle parti o si stravolge il significato.
Alcuni vedono in Gesù soltanto un uomo buono: un uomo che amava le persone. Altri vedono un ribelle contro i potenti e i ricchi. Altri ancora vedono in Gesù qualcuno che emana energia e potenza. Per alcuni è un fondatore di una religione e non va bene come tutti gli altri fondatori.
Ci sono tanti libri e tante opinioni che inquadrano Gesù nei propri sistemi e nei propri desideri o Lo adattano ai propri interessi. Non lo fanno solamente quelli che non credono in Lui. Anche noi fedeli possiamo cadere in questa tentazione di prendere le Parole di Gesù quando confermano il nostro parere e tacerLe quando sono contrarie al nostro parere e mettono in questione il nostro comportamento. Corriamo il rischio di essere Cristiani secondo la nostra opinione: decidiamo quanto ci sta bene la Parola di Gesù.
Privatizzare Gesù in questo modo è poco serio.
Molte religioni false erano basate sull’accettazione di una sola parte di Gesù e della Sua opera. Senza accettare Gesù Cristo intero facilmente si entra in un campo insicuro e non chiaro. Questo diventa pericoloso.
Credere in Gesù. Questo è il terzo modo di avvicinarLo. Questo modo supera le nostre forze umane. Gesù dice nel Vangelo: “Nessuno può venire a Me se non lo attira il Padre che Mi ha mandato”. In Gesù possiamo credere soltanto se siamo pronti ad essere discepoli di Dio. Nell’umiltà permettiamo che il Padre ci insegni. Gesù dice: “Chiunque ascolta il Padre viene a Me e chi crede ha la vita eterna”. Soltanto colui che permette di essere istruito dal Padre e crede in Gesù può ricevere la promessa: “Io sono il Pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno”.
Alla fine di questo lungo discorso del Pane il Vangelo ci dice che molti discepoli abbandonano Gesù. Egli domanda agli apostoli: “Anche voi volete andarvene?” Pietro risponde: “Da chi andremo, Signore? Tu hai parole di vita eterna”.
Giovanni nel suo Vangelo sottolinea qualcosa di molto particolare di Gesù: la gente prima imparava dagli uomini che cosa voleva Dio; adesso lo impara attraverso il Figlio di Dio e lo Spirito Santo. Questa è una novità decisiva della rivelazione di Dio all’umanità.
Questo Pane disceso dal cielo è il Pane con il quale ci nutriamo. Non è soltanto immagine del Corpo del Signore, ma Gesù dice chiaramente “questo è il Mio Corpo”.
Sant’Agostino scrive: “Il fedele riconosce il Corpo di Cristo se si impegna a diventare lui stesso Corpo di Cristo. Diventa Corpo di Cristo se desidera vivere nello Spirito di Cristo”. Il Corpo di Cristo vive soltanto tramite lo Spirito di Cristo. In Gesù Cristo il divino e l’umano sono uniti. Non sono opposti, bensì uniti.
Per questo Gesù è per noi la porta, la vite, il buon pastore, la via, la verità e la vita. Il Pane celeste.
Fratelli e sorelle, Gesù Cristo è il bisogno vero della nostra anima. La nostra anima ha nostalgia di eternità. Perciò non inganniamo le nostre anime con il pane degli altri. Questo offende e velena l’anima.
La Madonna, con un linguaggio molto semplice, ci dice qual è il cibo per la nostra anima: Se seguiamo la Parola di Dio l’anima non andrà persa, ma avrà la vita eterna. Negli Atti degli Apostoli l’etiope guidato dalla Parola di Dio viene a conoscere Gesù Cristo, la sua salvezza e comprende ciò che hanno preannunciato i profeti. La Parola di Dio, perciò, è una sicurezza.
Se seguiamo la Parola di Dio non ci sarà bisogno di ingannare la nostra anima e di trascurare i suoi bisogni.
Amen.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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