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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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venerdì 10 giugno 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 8 giugno 2016


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Parola del Signore.


Carissimi fratelli e sorelle, cari pellegrini, le letture di oggi ci invitano a riesaminare la nostra fede e la legge d’Amore che siamo invitati a vivere nella nostra quotidianità. Il Profeta Elia è un santo. La sua vita sembra essere composta da due realtà opposte. Da una parte vive la contemplazione profonda, è tutto abbandonato a Dio, e dall’altra parte si impegna attivamente contro la religione pagana.
Il re del tempo di Elia cercava di eliminare i credenti.
Quel tempo è tanto vicino al nostro. Elia ci può essere modello nel modo di lottare per proteggere i veri valori e la nostra fede, sapendo che il Signore mostra la Sua potenza quando vuole e come vuole.
Per paura anche il popolo, guidato dal re e dalla regina, ha voltato le spalle al Signore. Ha dimenticato che il Signore lo ha liberato dalla schiavitù in Egitto. Ha dimenticato che aveva giurato di servire solo Lui e come gli antenati ha cominciato ad adorare Baal e gli altri dei.
Elia, con il suo modo di vivere la fede, nonostante la persecuzione del re rimane fedele e con tutte le sue forze si impegna a dare gloria a Dio.
Dio, attraverso Elia, rivolge la Sua chiamata anche a noi questa sera.
Domandiamoci: quanto lottiamo per Dio e per le Sue cose nella nostra quotidianità? Vogliamo avere successo ad ogni costo? Piacere agli altri anche adorando i Baal moderni?
Perciò Elia viene davanti al re e lo rimprovera apertamente dicendogli che lui e la sua famiglia stanno distruggendo Israele, perchè hanno abbandonato la loro fede e gli propone di dargli sul monte Carmelo la possibilità di opporsi da solo ai sacerdoti di Baal per dimostrare al re e a tutto il popolo che il Signore è Dio. Propone che i sacerdoti di Baal prendano un giovenco come olocausto senza accendere il fuoco e che invochino Baal che lo inviasse lui per bruciarlo. Elia avrebbe fatto lo stesso invocando il suo Dio. L’olocausto che prenderà fuoco indicherà quale Dio è autentico. Il re ha accettato la proposta.
I sacerdoti di Baal hanno invocato tutto il giorno il loro Dio, ma non è successo nulla. Elia ha riparato l’altare del Signore che era distrutto. Vi ha messo sopra il giovenco. Ha scavato attorno un canale e ha ordinato che l’animale fosse bagnato con l’acqua finchè il canaletto non fosse pieno. Poi ha invocato il Signore ed è venuto dal cielo il fuoco che ha consumato l’olocausto, la legna, le pietre e ha prosciugato l’acqua del canaletto. I profeti di Baal sono stati tutti uccisi.
In quel momento il popolo ha capito chi è il Signore e ha riconosciuto il proprio errore.
Domandiamoci questa sera, cari fratelli e sorelle, in chi ci riconosciamo noi? Nella fede di Elia oppure siamo affaticati nella nostra vita a seguire altre religioni false?
Dio, tramite Elia, ci invita questa sera a riaprire i nostri occhi.
Nel Vangelo, invece, Gesù Cristo ci invita a vivere i precetti di Dio nella nostra quotidianità seguendo la Parola di Dio. Se vivremo la Parola di Dio saremo grandi nel Regno dei Cieli.
La Bibbia dice “l’occhio non ha visto, l’orecchio non ha sentito, il cuore non ha desiderato ciò che il Signore ha preparato per coloro che Lo amano”.
Forse questo non è strano per l’occhio e l’orecchio rivolti a questo mondo, ma sorprende quando lo si dice per il cuore che può aspirare alla bontà, alla bellezza di una vita migliore. Eppure nemmeno in lui è entrato ciò che ci aspetta un giorno se amiamo Dio.
Ecco perchè l’Amore è il comandamento più grande. L’uomo nella sua vita và incontro a Dio, ma non perde la propria umanità. Così è anche per la legge. Essa và sempre verso l’Amore e non perde nulla della sua integrità, perchè - come dice Gesù - non passerà un solo trattino della legge. Perchè l’Amore non distrugge nulla. Anzi: riunisce tutto. Non passa mai e supera tutto arrivando a Dio e in Dio non ci sono più limiti.
Gesù dice: “Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli. Al contrario, chi li osserverà e insegnerà sarà considerato grande nel Regno dei Cieli”. Perchè è possibile vivere i precetti e insegnarli alla luce del precetto più importante che è quello dell’Amore. Siamo grandi quando facciamo le cose per Amore, perchè l’Amore è grande.
Per quanto le cose siano piccole se le facciamo per Amore ci guidano a ciò che Dio ci ha preparato. Solitamente non ne siamo coscienti.
Avendo la fede di Elia nella nostra quotidianità, nella famiglia, nel posto di lavoro, tra gli amici, ovunque vivremo la nostra vita con la speranza che ci farà vedere tutto in modo positivo. Così siamo in Dio che è Amore e speranza.
Il Signore ci aiuti. Trasformi i nostri cuori in questa Eucaristia questa sera. Ci trasformi in Nome dell’Amore e della speranza, perchè crediamo nella Sua onnipotenza e nella Sua bontà.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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