Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

Richiesta di preghiere

* * * * *

Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

* * * * *

sabato 9 luglio 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 7 luglio 2016


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore


Ave Maria…
Maria Regina della Misericordia,
prega per noi.
Cari fratelli e sorelle, cari ascoltatori, in questi giorni a Medjugorje, riflettendo assieme ai sacerdoti e ai seminaristi sulla bellezza della Misericordia di Dio, ho spesso utilizzato degli esempi della mia infanzia, quando da bambino ho custodito le pecore con i bambini del mio paese. Ho testimoniato questa cosa davanti ai sacerdoti e ora lo farò davanti a voi. La testimonianza di un pastore di pecore che mi aiuta oggi nella mia vita sacerdotale.
Questa sera vi presenterò un’immagine della vita da pastore. Gesù faceva anche così:prendeva le immagini della vita di ogni giorno, in modo che ognuno potesse capire.
Quando custodite le pecore capita che una cada in un rovo. Per esempio in uno di more. Le more sono zuccherate e succulente, ma in mezzo ai cespugli ci sono tante spine. Ci sono dei rami lunghi e spinosi. Quando la pecora entra nel cespuglio di more vede i frutti e le foglie che vuole mangiare, ma entra in questi rami spinosi. Si comincia a girare e rigirare e più vuole togliersi da questi rami e più ne rimane impigliata. Spesso mi è capitato di dover salvare delle pecore in queste condizioni.
Ti spiace di quello che capita a questa pecora. Quando la vedi ti accorgi che ha paura. E’ terrorizzata. La sua paura cresce, perchè non sa che tu sei là per liberarla, per risolvere il suo problema. Allora devi farla un pò soffrire. Devi spingerla, perchè lei vuole liberarsi da sola. Ma quando la liberi da questo rovo è molto contenta e ritorna verso il resto del gregge. Ma questa pecora è ferita.
Mi è capitato una volta che una pecora ha passato tutta la notte nel cespuglio spinoso. Quando l’ho scoperta era quasi morta. Non riusciva neanche più a dimenarsi. Aveva delle ferite profonde dappertutto.
Mi ricordo che mia madre faceva un balsamo con delle erbe che metteva sulle sue piaghe, affinchè guarisse il più presto possibile.
Cari fratelli e sorelle, questa è l’immagine dell’uomo che si è inviischiato nel peccato alla ricerca di cibo saporito ed è rimasto imprigionato. E’ necessario allora che qualcuno lo liberi. Gesù lo libera attraverso i suoi sacerdoti.
Ed è per questo che durante questi giorni noi riflettiamo su quanto sia importante l’opera di Misericordia, quando salvi un’anima ferita dal peccato, quando pensi a lei e guarisci le sue ferite, quando te ne curi.
Ricordatevi della parabola del buon samaritano che ha trovato quell’uomo ferito. E che cosa fa? Si mette lì a curare le sue ferite versando olio e vino. E’ l’immagine della santa Messa, l’immagine dell’Unzione dei malati, l’immagine della preghiera quando il sacerdote prega per l’anima ferita e la libera dal potere del maligno e dal potere del peccato.
Fratelli e sorelle, qualche giorno fa ero seduto qui, davanti all’altare e mi sono accorto che c’è un’immagine di Maria dove c’è scritto “Madre di Misericordia”. Riflettevo su quest’immagine durante questi giorni e nei miei pensieri emergeva il testo del Magnificat.
Ve lo dirò in latino e dopo vi dirò perchè. C’è scritto: “Et Misericordia Eius…” Non so perchè in croato l’abbiamo tradotto come “bontà”. Non si parla di bontà, ma così è stata fatta la traduzione croata. La Sua Bontà… Ma è stato scritto: “La Sua Misericordia si stende su coloro che Lo temono di generazione in generazione”.
Ci sono due cose che desidero dire.
Durante questi giorni noi meditiamo sul mistero della Misericordia di Dio: quanto Dio sia grande, quanto Dio è Amore. Abbiamo sentito nella prima lettura tratta dal profeta Osea come c’è scritto come il nostro Dio sia pieno di Amore e di Misericordia. Si dice che Dio si abbassa sulla miseria dell’uomo e desidera liberarlo, prenderlo per mano. Sono parole di consolazione. Che bella lezione! Il nostro Dio è veramente misericordioso e buono. E’ Amore.
Detto questo, che cosa ha dimenticato l’uomo di oggi? E’ una cosa molto importante. Nel Magnificat sta scritto: “La Sua Misericordia si stende su quelli che Lo temono”. Ma col timore di Dio.
Perchè gli uomini fanno così tanti peccati oggi? Perchè fanno queste cose continuamente? Perchè mancano del timore di Dio.
La Bibbia dice che l’inizio della Sapienza è il timor di Dio.
Per questo ho detto ai sacerdoti che prego per un’intenzione particolare, cioè che il Papa dopo l’anno della Misericordia nella chiesa apra un anno del timore di Dio. Perchè oggi il mondo non ha più timore di Dio.
I padri e le mamme che uccidono i loro figli oggi temono Dio?
Noi sacerdoti temiamo Dio quando non annunciamo Gesù crocifisso, morto e risorto?
I nostri politici che dicono di essere cristiani hanno timore quando votano per delle leggi che sono contro natura e contro la Volontà di Dio?
C’è timore di Dio? Tutti vogliamo la Misericordia.
Un santo ha detto che desideriamo la Misericordia a buon mercato. Vogliamo che Dio abbia pietà di noi, che sia misericordioso, ma al tempo stesso che possiamo continuare a fare quello che vogliamo.
Questa non è la Misericordia di Gesù. Questa è una falsa misericordia. E’ una misericordia diversa da quella di Dio, perchè la Sua Misericordia e il Suo Amore si estendono su quelli che Lo temono.
Dio da la Misericordia soltanto a quelli che Lo temono, perchè gli altri hanno messo loro stessi dei limiti a questa Misericordia.
Cari credenti, preghiamo durante questa santa Messa Per questo doppio dono: che noi possiamo sentire come san Francesco nella nostra vita la bellezza della Misericordia, dell’Amore di Dio, ma preghiamo per il dono del timore di Dio. San Francesco sentiva la bellezza della Misericordia, lui che temeva Dio. Ma non si trattava di una paura umana. Era un timore figliale, nobile, bello. Dio mi ha dato tutto e mi ama, come non temerLo? E’ come un bambino che ha dei genitori tanto buoni e ha paura di ferirli, non perchè ha paura dei genitori, ma per non offendere il loro amore, perchè gli hanno dato tutto.
E’ un tale timore che l’uomo d’oggi dovrebbe avere. E’ quello di cui l’uomo di oggi ha bisogno.
Preghiamo per questa intenzione in questo santuario della Vergine Maria in cui invochiamo la Regina della Pace e della Misericordia.
Ella preghi, affinchè noi riceviamo questo dono. La grazia di ricevere nei nostri cuori la Misericordia di Dio e al tempo stesso di temere il nostro Dio.
Amen.
Siano lodati Gesù e Maria.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

Nessun commento: