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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 17 settembre 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 6 settembre 2016


Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola del Signore.


Stimati pellegrini, cari fratelli e sorelle, voi che venerate la beata Vergine Maria, “Gesù andò sul monte per pregare e passò la notte in preghiera”. Con queste parole l’evangelista Luca inizia questo brano del Vangelo che abbiamo letto nella santa Messa di oggi.
Gesù passò in preghiera tutta la notte cercando da Dio l’aiuto necessario per poter compiere la Sua missione che questa volta consisteva nella scelta dei dodici apostoli.
Cari fratelli, non possiamo fare altro che porci una domanda puramente umana. Una domanda che ci viene posta anche da altri: Cosa doveva cercare da Dio Colui che è Figlio di Dio? Il Padrone del sabato. Colui che poteva perdonare i peccati. Aveva paura di sbagliare nella scelta degli apostoli? Davvero doveva cercare consiglio presso Suo Padre?
In realtà questo momento è la base della Sua missione, perchè scegliere i dodici voleva dire porre le fondamenta della Chiesa.
La preghiera di Gesù in quel momento è la preghiera di unione col Padre. Gesù si ritira completamente solo per incontrare il Padre Celeste.
L’evangelista Luca sottolinea spesso questa abitudine di Gesù di ritirarsi solo in preghiera prima di qualche decisione importante. Questa è la miglior testimonianza dell’unità tra Gesù e Suo Padre.
La preghiera di Gesù, cari fratelli e sorelle, non è cercare qualcosa, ma contemplazione del Padre. E’ l’espressione della gioia del Suo Amore di Figlio.
Seguiamo l’esempio di Gesù. Indipendentemente dalla debolezza della nostra preghiera impariamo a ritirarci in preghiera per imparare ad ascoltare, per avere la gioia di essere figli del Padre Celeste. Assieme a Gesù dimostriamo il nostro amore verso il Padre. La preghiera di Gesù sarà anche la nostra preghiera.
Siamo troppo presi dalle preoccupazioni terrene, dai problemi. Il ritmo dei nostri doveri quotidiani non ci lascia tanto tempo da dedicare a noi stessi e a Dio, in modo da ritirarci nella solitudine ed essere in unione col Padre Celeste.
Anche la preghiera classica e quella familiare scompaiono sempre più. E’ difficile trovare tempo. E’ difficile radunare la famiglia.
Papa Francesco, che più volte ha parlato della preghiera familiare, è consapevole di questo problema nelle famiglie cristiane moderne. Una volta parlando di questa problematica, parlando di tutte le difficoltà che la vita moderna reca alle famiglie e alle persone singole, ha citato la preghiera comune come una cosa molto importante per la vita cristiana. Il Papa ha detto: “Nonostante tutte le difficoltà della vita e dei doveri che ci schiacciano possiamo e dobbiamo trovare il tempo per la preghiera. Se non troviamo altro tempo almeno a pranzo e a cena, quando la famiglia si trova assieme. Insieme preghi almeno il Padre Nostro”.
Questa sarà una forte espressione del loro legame e della loro unione con Dio. Questo lo possiamo fare tutti. Ci vuole solo un pò di buona volontà. Questo dura mezzo minuto, forse un minuto. La famiglia tutta assieme preghi questa preghiera, piano, raccolta. Padre Nostro.
Questo crea unione in famiglia e unione con Dio.
Tutte le opere fatte in Nome di Gesù Cristo sono un frutto di un continuo legame con Dio. Questo legame è la preghiera.
Questa è un cibo. E’ il punto di partenza di tutte le opere buone. Un grande esempio è Madre Teresa che è stata canonizzata due giorni fa. Lei, assieme alle consorelle, ha realizzato immense opere di amore e cura per i più poveri. Non esiste un uomo che non abbia sentito parlare di Madre Teresa e delle sue opere d’amore. Tutto il mondo le ammira.
Tutto questo, fratelli e sorelle, è nato dalla preghiera, dalla meditazione, dall’adorazione Eucaristica. Ore e ore tutti i giorni. Continuamente nella solitudine con il suo Signore. Anche quando le cose non andavano come avrebbero voluto e per cui si erano impegnate.
Dio, attraverso la preghiera, sempre era cibo, forza, consolazione e garanzia del futuro. Per questo è diventata quello che è. Per questa ragione tutto il mondo ammira e celebra le sue opere d’amore.
Fratelli e sorelle, ora torniamo a Gesù. Dopo che ha passato la notte in preghiera Gesù sceglie dodici apostoli. E’ Dio che invita al servizio. Questi dodici sono venuti da soli. Nessuno li ha raccomandati. Nessuno ha chiesto loro di mostrare certe virtù. Semplicemente Gesù li ha scelti e chiamati.
A differenza dell’Antico Testamento dove Dio invita persone singole - Abramo, Mosè, certi profeti - qui Gesù ne invita dodici e poi altri 72 discepoli. Nell’Antico Testamento una persona singola operava da sola per gli altri. Nel Nuovo Testamento le persone devono operare in perfetta unione per compiere la propria missione. Compito dei chiamati nell’Antico Testamento era quello di portare un popolo a Dio. Invece compito degli apostoli e dei 72 è quello di condurre tutti i popoli, tutte le tribù e tutte le nazioni al porto della salvezza. Una persona singola non serve a nulla. Serve un immenso numero di operai per compiere quel lavoro affidato a loro.
Gesù ne sceglie dodici. Pietro diventa il fondamento della Chiesa, nonostante tutte le sue mancanze. Quando doveva pregare si è addormentato. Quando doveva testimoniare ha giurato che non conosceva Gesù.
Andrea, fratello di Pietro, lo ha portato da Gesù.
Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, hanno chiesto a Gesù di punire un paese di Samaria e per questo sono stati chiamati “figli del tuono”. La loro madre ha chiesto che possano stare alla sinistra e alla destra di Gesù nel Regno di Dio. Giovanni era l’unico sotto la croce di Gesù, ma nemmeno lui ha osato dire una parola contro quelli che Lo uccidevano. Tutti e due alla fine hanno bevuto il calice della Passione e Morte di Gesù.
Filippo e Bartolomeo hanno discusso se fosse possibile che il Messia venisse da un luogo come Nazaret.
Tommaso, con il suo dubbio, è diventato noto in tutti i tempi.
Matteo era un pubblicano, categoria che a quell’epoca non era accettata da nessuno. Siamo grati a Matteo, perchè si è ricordato di tutte le parole e i miracoli di Gesù e li ha scritti nel suo Vangelo.
Giuda sappiamo come è finito. Avremmo preferito vederlo sotto la croce piuttosto che sapere come è finito.
Fratelli e sorelle, è facile capire che gli apostoli erano uomini simili a noi, con virtù e difetti.
Perchè Gesù ha chiamato proprio loro? Questo non lo sappiamo. Gesù non ha trasformato gli apostoli in esseri soprannaturali. Sono rimasti uomini come prima, con virtù, difficoltà e difetti. Ma hanno ricevuto il compito che supera le forze umane. Dovevano annunciare il Regno di Dio ed essere i Suoi testimoni.
(…)

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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