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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 17 settembre 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 15 settembre 2016

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
Parola del Signore.


Carissimi fratelli e sorelle, cari fedeli, ogni uomo nella propria vita ha sperimentato tanti momenti belli e gioiosi che ha vissuto nella propria famiglia, con i vicini di casa, nel proprio paese, sul posto di lavoro. Ma ha vissuto anche momenti tristi che fanno parte della vita e l’uomo non può evitare, non li può fuggire.
Maria, la Madre di Gesù, è stata preservata dal peccato, ma non dal dolore e dalla tristezza nella Sua vita terrena.
Oggi, che è la memoria di Maria Addolorata, riflettiamo su questi eventi della Sua vita che incarnano dolore e tristezza. Questo dolore è iniziato con le parole del vecchio Simeone: “Anche a Te una spada trafiggerà l’Anima, perchè siano rivelati i pensieri di molti cuori”.
E’ continuato durante la fuga in Egitto e quando il Bambino è sparito a Gerusalemme.
Maria ha sentito un forte dolore mentre Suo Figlio portava la croce al Calvario. L’incontro tra la Madre e il Figlio sul cammino è stato un grande dolore. Il culmine della sofferenza è stato il momento in cui ha preso tra le Braccia il Corpo morto di Suo Figlio.
Questa esperienza del dolore la viviamo in modo particolare quando seppelliamo i nostri cari.
Oltre ai momenti tristi ci sono stati anche momenti di gioia nella vita della Madonna. All’Annunciazione, alla nascita del Figlio, alla Sua Resurrezione, Ascensione e alla discesa dello Spirito Santo durante la Pentecoste. E’ stata fedele a Dio sia nella tristezza che nella gioia.
Se abbiamo ascoltato il Vangelo abbiamo potuto sentire le parole che Gesù ha pronunciato sulla croce, il testamento che ha lasciato a tutti noi: “Ecco tua Madre”. E’ un atto di fiducia. Mettendo l’umanità sotto la protezione di Maria Ella diventa Madre di ogni uomo. Nessuno è privo della Sua protezione. Maria è sempre qui per guidare a Gesù.
Dio non pronuncia mai parole invano o per disturbare il silenzio. Egli fa crescere ciò che è stato seminato. Gesù sulla croce afferma la maternità di Maria che Lei ha accettato pronunciando il Suo “fiat”: “Sia fatto di Me secondo la Tua parola”.
Tra l’apostolo prediletto di Gesù, che rappresenta tutti gli uomini, e Maria Madre di Cristo nasce una comunione, un rapporto che c’è in ogni famiglia e lega la madre con il proprio figlio.
Noi cristiani passiamo per la via della sofferenza. Così anche Maria, nuova Eva, con Gesù, nuovo Adamo, passa per la sofferenza sul cammino che porta alla redenzione.
Papa Giovanni Paolo II insegnava che la sofferenza intensa di Maria sul Calvario è un contributo alla redenzione dell’umanità. Il Magistero della Chiesa chiama Maria “Corredentrice”.
Possiamo dire che Maria ha aiutato Gesù come nessun altro. Lei Lo ha generato e accompagnato sul cammino della salvezza del mondo fino alla croce, condividendo con Lui l’agonia della morte.
Madre Teresa di Calcutta ricopre un posto importante in questo gruppo di persone. In una lettera del 1993 dice: “Maria ha sofferto con Gesù sotto la croce. Lei intercede per noi per tutte le grazie. Ha dato Gesù per tutti noi e come Madre intercede per noi. E’ nostra Avvocata e prega Gesù per noi. Soltanto per mezzo del Cuore di Maria possiamo arrivare al Cuore Eucaristico di Gesù”.
Carissimi fratelli e sorelle, cari fedeli, nel mondo in cui viviamo c’è tanto dolore, tanta tristezza. Ci sono tante madri tristi per il cammino di vita dei loro figli. Tante madri tristi che hanno perso i figli e non trovano consolazione. In tante parti del mondo ci sono guerre e persone innocenti vengono uccise. Ci sono tante persone provate da terremoti, incendi. Come è successo in Italia poco fa. Hanno perso i loro cari, le loro case.
Nei momenti difficili della vita e nelle calamità con cui sono stati colpiti hanno rivolto il loro sguardo a Gesù e a Maria che sono l’unico sostegno e l’unica consolazione nelle situazioni senza via d’uscita.
Ascoltiamo adesso una testimonianza che ho trovato su un sito internet. Il dottor Nobilo parla di una donna in Siria che era vestita tutta di nero e si trovava ad un incrocio. Stava cercando di vendere alle persone che passavano dei biscotti al cocco. Era lì tutti i giorni. Sette giorni alla settimana. Pioveva, il sole picchiava e lei vendeva questi biscotti per 25 denari, nemmeno un euro. Ogni mattina, uscendo dall’ospedale, questo dottore si fermava per darle dei soldi e rivolgerle qualche parola di consolazione.
“Una volta mi sono fermato e le ho fatto una domanda che avevo dentro: ‘Perchè lo fai? Per chi?” Mi ha raccontato la sua vita: ‘Mio marito era pasticcere. Avevamo tre figli. Due maschi e una femmina. Vivevamo in periferia di Aleppo. Eravamo felici. Quando nel luglio del 2012 i militari hanno attaccato la città siamo fuggiti e abbiamo lasciato tutto. Siamo andati come profughi in una scuola che era sotto il governo. Alcuni mesi dopo mio marito è stato colpito da un cecchino ed è rimasto paralizzato. Poi mio figlio minore è stato ucciso dai militari. Da allora mi prendo cura di sua moglie e dei tre figli. Un altro mio figlio è stato ferito. I suoi reni non funzionavano più. Gli è stato trapiantato un rene e grazie a Dio sta meglio. Deve sempre prendere medicine costose. Abbiamo dovuto abbandonare la scuola e ho affittato una stanza in una cantina. Mi prendo cura di 7 persone. Questa è la mia storia. Grazie a Dio mia figlia non ancora sposata si prende cura di tutti quando io lavoro. Ho comprato questi biscotti per 15 denari e li vendo per 25. In questo modo e con gli aiuti umanitari riesco a sopravvivere e a prendermi cura di 7 persone. La sera torno a casa molto stanca, perchè sto in piedi 8 ore a vendere i biscotti sulla strada. Ma devo tornare con il sorriso, perchè la mia famiglia non sia giù di morale. Non avevo mai lavorato nella mia vita. Ero felice di essere madre e donna. Ringrazio Dio per tutto e mi fido di Lui’. Mi ha raccontato la sua storia con tanta dignità, senza lacrime, senza rabbia. La storia del dolore suo e della sua famiglia mi ha commosso, ma ero commosso anche dalla sua fede, generosità e pace che aveva dentro, dal suo amore”.
Cari fedeli, ci sono tanti esempi anche nelle nostre zone.
Dopo la seconda guerra molti hanno vissuto situazioni simili. Non sono caduti nella disperazione , ma, guidati dalla fede, hanno camminato avanti sulla strada della vita. Le conseguenze della guerra sono presenti nelle nostre famiglie tramite le malattie fisiche e psichiche.
Altre sofferenze ci sono nelle famiglie. Genitori e nonni vecchi soffrono tantissimo a causa dei giovani che li hanno dimenticati, abbandonati e non vengono a trovarli. La fede in Dio e l’intercessione di Maria li aiuta a non cadere nella disperazione. Con la preghiera sulle labbra e incontrando Gesù nei Sacramenti trovano la forza per andare avanti.
Così si comportano i fedeli nei momenti difficili della tristezza e del dolore, perchè sanno che per loro non c’è altra via.
La fede è un dono di Dio e una grazia. Ringraziamo il Signore per questo dono.
Preghiamo Maria piena di grazia, affinchè ci ottenga questo dono da Suo Figlio, perchè possiamo portare le nostre croci quotidiane con amore.
Lei è la nostra Madre ed Avvocata.
Noi fedeli che veneriamo oggi la nostra Madre Maria possiamo essere sorgente di gioia o di tristezza per gli altri. Se siamo con Gesù siamo sorgenti di gioia, se siamo contro Gesù siamo sorgenti di tristezza.
Rimanere sul cammino significa essere forti come Maria. Questa forza si manifesta nella fede e nella speranza. La fede rialzava Maria nei momenti tristi della vita e Le donava la forza per andare avanti. Maria aveva sempre la speranza che la promessa sarebbe giunta a compimento. Questa è la scuola di cui abbiamo bisogno.
Se non c’è fede, amore e carità nella vita subentra la depressione e delusione.
Preghiamo il Signore, perchè ci rialzi nei momenti difficili della vita, attraverso l’intercessione di Maria. Chiediamo di poter andare avanti e vivere in questo mondo testimoniando la fede in Gesù Cristo.
Nella nostra mente risuonino sempre le parole di Gesù: “Ecco Tua Madre”.
Rivolgi, dunque, Avvocata nostra quegli Occhi Misericordiosi e mostraci dopo questo esilio Gesù, il Frutto benedetto del Seno Tuo. O dolce, o pia, o clemente Vergine Maria.
Amen.

 

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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