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Richiesta di preghiere

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Per la Richiesta di Preghiere è possibile da oggi utilizzare il MODULO che si trova qui a sinistra.

Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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sabato 17 settembre 2016

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 7 settembre 2016


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, cerchiamo di meditare il Vangelo di oggi nel quale l’evangelista Luca riporta le parole di Gesù.
La prima cosa che notiamo è che il testo delle Beatitudini di Luca è più breve di quello di Matteo, perchè tutti noi abbiamo imparato a catechismo 8 Beatitudini, invece Luca ne riporta solo 4.
Luca riporta anche 4 “guai”, ossia minacce.
Il discorso di Luca è in seconda persona.
Egli guarda alle situazioni concrete che vivono i Cristiani in quel tempo. In tali situazioni annuncia il cambiamento di vita nel tempo escatologico, nel Regno di Dio che viene.
La prima frase, o prima Beatitudine, è: “Beati voi poveri, perchè vostro è il Regno di Dio”. In Matteo questo è stato detto ai poveri in spirito. Perciò qualche volta ci sembra che la prima Beatitudine di Luca volga al cambiamento dello stato sociale in cui si trova l’uomo. Non è così.
Luca pensa alle cose bibliche. Si riferisce non ai poveri della società, ma ai poveri nel Signore. Questi nella lingua ebraica vengono detti “coloro che mettono la fiducia in Dio”, perchè non possono fidarsi dell’uomo.
Sono beati coloro che hanno il cuore affranto e fra loro gli zoppi e i ciechi, ai quali Gesù è venuto ad annunciare l’anno della Misericordia del Signore. Gesù non li ha lasciati senza aiuto. Ha avuto compassione di loro e ha dato loro quello che loro volevano. Sono coloro che anche Dio ama in modo particolare, perchè non mettevano la loro speranza negli uomini, ma ponevano la fiducia solo in Dio. Dio per loro era tutto.
Essi sono aperti a ricevere il Regno di Dio. Non hanno trovato altro amico se non Dio.
Non sono beati perchè sono poveri, ma lo sono perchè sono aperti alla grazia del Signore, perchè si fidano solo del Signore e aspettano il Regno di Dio.
Così possiamo guardare in questa maniera anche altre Beatitudini del Vangelo di oggi.
Viene detto: “Beati voi che adesso avete fame, perchè sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perchè riderete”.
Per capire meglio questo è sufficiente ricordarsi di una parabola di Gesù, quandoparla di un ricco del quale non cita neanche il nome, perchè non è scritto nel libro della vita e del povero Lazzaro che ha sofferto nel mondo, ma nel Regno di Dio ha ricevuto cento volte ciò che gli è mancato qui sulla terra.
Questa storia spiega bene le parole del Signore.
Luca ammonisce che non è quello che si ha sulla terra che ha valore. Con le cose di passaggio dobbiamo accumulare quello che è eterno. Questo non può essere distrutto.
Quante volte ascoltiamo queste parole di Gesù, ma ci rimangono lontane. Le persone si ingannano guardando quello che è attraente in questo mondo e luccica. Ma un detto recita: “Non è tutto oro quel che luccica”.
La quarta beatitudine in un certo modo è una profezia.
“Beati voi quando gli uomini vi odieranno, vi metteranno al bando, vi insulteranno e disprezzeranno e il vostro nome sarà infame”.
Tanti esperti che studiano la Sacra Scrittura qui vedono la situazione della prima Chiesa, quella chiesa nata dopo la Morte e Resurrezione di Cristo.
Luca vede come i fedeli giudei maltrattano i giudei che sono diventati Cristiani. Loro letteralmente li cacciavano dalle sinagoghe, prendevano le loro terre, li escludevano dal servizio sociale e li trattavano come traditori.
Secondo Luca a questi Gesù dice: “Gioite quel giorno perchè la vostra ricompensa è grande in cielo”. Lo dice Gesù, Colui che ricompensa l’uomo per la sua fedeltà.
Questo Gesù lo dice oggi anche a noi.
Le parole di Gesù sono la Verità, fratelli e sorelle. Gesù innalza i nostri pensieri verso l’ultimo incontro con Lui, il giorno della venuta del Regno di Dio nella gloria, dove ci aspetta la grande ricompensa dei testimoni che sono stati perseguitati.
Ma Gesù dice: “Guai a voi ricchi, perchè guardate solo ai beni di questo mondo e non avete desiderio del Regno di Dio. Voi pensate di avere tutto, ma quando vi incontrerete con Dio tutto ciò che avete non potete portarlo con voi”.
Guai a voi che siete sazi, perchè avrete fame. Guai a voi che adesso ridete, perchè piangerete. Guai a voi quando tutti vi loderanno, quando l’opinione pubblica sarà a vostro favore, quando gli altri vi applaudono. Dio vi guarderà in maniera diversa.,
In queste beatitudini non dobbbiamo vedere assicurata la salvezza, come non dobbiamo vedere la condanna nelle minacce. Questo è un esame di coscenza.
E’ un forte invito alla conversione.
Dio ci giudicherà al momento del Suo incontro con noi. Finchè l’uomo è sul cammino ha la possibilità di cambiare opinione.
Ricordiamoci di quel ladrone sulla croce che all’ultimo momento dice: “Gesù ricordaTi di me quando entrerai nel Tuo Regno”. E Gesù lo proclama santo: “Già oggi sarai con Me in Paradiso”.
Sant’Agostino dice: “Beato ladrone. Lui ha rubato tutta la vita e all’ultimo momento ha rubato il Paradiso. Ma Lo ha rubato con l’aiuto e la grazia del Signore”.
Fratelli e sorelle, anche per noi esiste sempre l’occasione, la possibilità di indirizzare i nostri passi verso Gesù Cristo.
Le Beatitudini rispondono agli schemi dell’Antico Testamento, cioè del doveredell’Alleanza, quando Dio doveva venire tra gli uomini per realizzare le proprie promesse.
Lui ha chiamato sempre tutti a servire. Coloro che servono l’Alleanza del Signore non devono temere nulla. Dio nello stesso momento minacciava con maledizioni coloro che trasgredivano l’Alleanza.
Gesù, compiendo la Nuova Alleanza, sottolinea l’Alleanza del Signore con il Suo Sangue. Lui presenta nelle Beatitudini cosa spetta a coloro che accettano o rifiutano Cristo stesso.
Gesù rispetta la libertà, perchè il Regno di Dio non impoverisce la libertà dell’uomo, ma nel contempo presenta ciò che aspetta a coloro che cercano in Dio la ricchezza, la potenza e non nelle cose di passaggio.
Fratelli e sorelle, la nostra sicurezza sia Dio.
Dio ci da la consolazione. Dio ci attira a Sè.
Il nostro cuore sia disposto ad ascoltare la Parola di Dio.
Non permettiamo che gli uomini ci lodino come hanno fatto con i falsi profeti. Davanti a noi ci sia sempre la Parola del Signore.
Se non ci convertiamo ci aspetta la punizione eterna.
Solo l’apertura verso il Regno di Cristo, l’amore verso Dio e verso il prossimo - come Gesù vero Dio e vero uomo ci insegna - ci fa felici e beati già qui adesso nel mondo e anche quando ci incontreremo con Cristo.
Perciò, fratelli e sorelle, anche noi questa sera scriviamo nel cuore questi inviti di Cristo, affinchè il Signore ci dia forza per confidare in Dio in tutte le angosce e in tutti i bisogni. Abbiamo fiducia in Lui, sapendo che la fedeltà ci porta tra le Sue Braccia e l’infedeltà ci allontana dalla felicità eterna.
Amen.

Fonte: IdM (registrazione audio di Flavio Deagostini – trascrizione A cura di Andrea Bianco )

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