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Richiesta di preghiere

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Le intenzioni saranno oggetto della preghiera comunitaria durante l'incontro del
Gruppo di Preghiera Regina della Pace ogni Giovedì.

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lunedì 20 novembre 2017

Omelia della santa Messa serale Medjugorje, 16 novembre 2017


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore


Fratelli e sorelle, questa settimana leggiamo il libro della Sapienza. E’ una bellissima testimonianza di come lo scrittore sacro era immerso nel mistero della perfezione di Dio e della sua lontananza dalla nostra vita terrena. Egli era vicino agli uomini che aprono il loro cuore a Dio.
Ogni uomo che apre il cuore a Dio porta in sé una parte della Sua Sapienza divina. Non si tratta di una sapienza umana, cioè basata su quanto una persona sia intelligente, anche se questo è un dono, ma si tratta di una scintilla divina donata da Dio alla creazione del mondo.
Questo dono viene dato ad ogni uomo al momento della sua concezione. Si tratta della possibilità di riconoscere Dio in tutto attorno a noi, negli altri e in se stessi, perchè siamo creati ad Immagine di Dio. Tutti siamo figli dello stesso Padre Celeste e quindi fratelli e sorelle tra di noi. Anche la natura è un bellissimo dono di Dio.
Possiamo vivere questa Sapienza di Dio nonostante tutte le difficoltà e tentazioni della vita. Così potremo vivere secondo le Sue regole godendo il Suo Amore che ci dona in abbondanza ogni giorno.
Questa bellissima Sapienza divina, di cui una parte portiamo dentro di noi, è descritta oggi nella prima lettura dal sacro scrittore.
La Sapienza è il Soffio di Dio stesso, è il Riflesso della Luce perenne.
Questo significa che proprio nella Sapienza si può rispecchiare l’opera di Dio, sopratutto la Sua bontà verso gli uomini.
La Sapienza divina si può riconoscere sia nel macrocosmo che nel microcosmo. Quando vediamo l’universo ordinato in modo perfetto ci è chiaro che esso poteva esistere ed essere tale solamente grazie all’opera e all’idea di un Dio perfetto.
Mi piace guardare le trasmissioni sull’universo. Qualche volta veramente offende il tentativo di coloro che lavorano per le tv atee di spiegare che tutto ciò si è creato da se stesso, perchè Dio non c’è. Non è possibile immaginare che una tale perfezione possa crearsi ed esistere da se stessa. Nulla può essere creato da se stesso.
Queste persone vengono ammonite dal libro della Sapienza nella lettura di domani. Si dice che bisogna perdonarle. Queste persone hanno avuto la grande capacità di investigare l’universo e quindi potevano scoprire anche il Signore di tutto ciò.
L’opera di Dio non è soltanto nell’universo. La Sapienza opera anche nell’anima dei santi e rende amici e profeti tutti coloro che sono degni di Dio.
Anche noi possiamo verificare noi stessi. Permettiamo che la Sapienza di Dio operi in noi? Siamo amici di Dio? Oppure tutto è più importante di Dio? Siamo Suoi profeti nel mondo in cui viviamo? Testimoniamo con le parole e con la vita che apparteniamo a Dio? Viviamo i Suoi Comandamenti, andiamo in Chiesa, riceviamo i Sacramenti? Oppure stiamo zitti nella compagnia che attacca Dio? Oppure confermiamo le bugie che sentiamo? Oppure ridiamo sulle storie atee sui cristiani?
Oggi nessuno osa offendere il profeta Maometto, perchè abbiamo paura dei terroristi. Per questo nessuno lo deride.
Il santo scrittore, autore del libro della Sapienza, dice: “Dio non ama nessuno tranne colui che è in compagnia della Sapienza”.
Amare la Sapienza divina significa amare il Figlio di Dio Gesù Cristo. Gli scrittori cristiani e i santi hanno riconosciuto in Lui quella Sapienza di cui parla l’Antico Testamento.
Così la Sapienza non la scriviamo più con la s minuscola, ma con la S maiuscola, perchè questo è un altro nome di Gesù Cristo. Egli è Figlio di Dio, la seconda Persona della Santissima Trinità. Per mezzo di Lui è stato creato l’universo intero. Per mezzo di Lui il mondo esiste. Per mezzo di Lui noi uomini entriamo in cielo.
Proprio Lui ha annunciato il Regno dei cieli in cui vivono coloro che amano Dio. Si tratta di un mondo ricco di tutto ciò che abbiamo atteso: amore, felicità perfetta. Un mondo che però costruiamo già qui sulla terra.
Questo Regno di Dio, come Gesù insegna nel Vangelo di oggi, non significa regnare sugli altri e non è un evento esteriore, ma è interiore; significa saper governare e amministrare se stessi.
Il Regno dei cieli è iniziato con la venuta di Cristo nel mondo, con la Sua Opera di salvezza e non è ancora terminato.
Il compito di noi fedeli è quello di lavorare per diffondere il Regno di Dio già qui sulla terra. Il cristiano vive sempre in una tensione tra ciò che è già qui e ciò che non è ancora apparso.
La Chiesa vive tra diverse aspettative: tra avere e sperare, tra la gioia e la paura. Sempre felice nella speranza come dice san Paolo.
Cosa è già stato compiuto? Cosa ci aspettiamo?
Ciò che è stato compiuto è ciò che ha fatto il nostro Maestro che ci ha redenti con il Suo Sangue versato per noi sull’albero della croce. Così ci ha resi figli di Dio.
Aspettiamo la Sua seconda venuta, la resurrezione del corpo e il godimento perfetto nella contemplazione di Dio, Faccia a faccia per tutta l’eternità.
Ma in questo tempo di attesa non ci ha abbandonati a noi stessi, ci ha lasciato la Sua Parola. Egli si dona a noi quotidianamente nel pane e nel vino nel Sacramento dell’Eucaristia. Ci ha donato lo Spirito Santo che guida alla Verità tutti coloro che Gli aprono i propri cuori.
Ci dona Sua Madre che con insistenza ci trasmette i progetti di Dio su di noi, le ammonizioni di Dio e il Suo Amore immenso verso ogni uomo che è il massimo della creazione. L’uomo è stato creato a Sua Immagine.
Quest’anno è il centenario delle apparizioni mariane a Fatima, in Portogallo. Un nostro confratello francescano ha scritto su quel messaggio un libro quasi profetico.
Ma pare che Dio ci tenga a mandare al mondo il messaggio della salvezza proprio da questo luogo santo in cui ci troviamo, cioè Medjugorje. In nessun altro posto del mondo si è trasmesso il messaggio di Dio attraverso la Madonna come è successo qui in questi 36 anni. Qui siamo legati al cielo in un modo diretto.
Qui possiamo verificare se noi accettiamo la Sapienza di Dio di cui si parla nella prima Lettura di oggi.
Proprio qui possiamo verificare se abbiamo compreso il Regno di Dio di cui parla Gesù nel Vangelo di oggi. Possiamo verificare se abbiamo la disponibilità per diffondere il Regno di Dio con la parola e con la vita in questo mondo che è sempre meno di Dio.
Questo compito dobbiamo svolgerlo in qualsiasi ambiente ci troviamo, in qualsiasi luogo e con qualsiasi persona.
In questo compito ci aiuti la Sapienza divina, Gesù Cristo e Sua Madre Maria che ci educa in modo meraviglioso e ci guida verso Suo Figlio.
Amen.

Registrazione di Flavio Deagostini – Trascrizione A. Bianco

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